venerdì 30 novembre 2018

'Lo faremo crescere', il PIL- ha assicurato l'inaffidabile Conte da Buenos Aires, dopo l'uscita dei Dati Istat relativi al terzo trimestre di quest'anno, quando è diminuito dell'O,1% rispetto al trimestre precedente

Nel terzo trimestre del 2018 il Pil corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato è diminuito dello 0,1% rispetto al trimestre precedente e aumentato dello 0,7% rispetto allo stesso trimestre del 2017. Lo rileva l’Istat spiegando che è il primo dato negativo dopo 14 trimestri di crescita. Il dato è stato rivisto al ribasso rispetto ai dati provvisori (variazione nulla sul trimestre precedente e +0,8% la variazione tendenziale). La variazione acquisita per il 2018 è pari a +0,9% (+1% nei dati provvisori).

 L’Istat segnala che nel terzo trimestre del 2018 ci sono state due giornate lavorative in più rispetto al trimestre precedente e lo stesso numero di giornate lavorative rispetto al terzo trimestre 2017. Rispetto al trimestre precedente tutti i principali aggregati della domanda interna registrano diminuzioni con un calo dello 0,1% dei consumi finali nazionali e dell’1,1% per gli investimenti fissi lordi. Sono crescite invece le importazioni dello 0,8% e le importazioni dell’1,1%. La domanda nazionale al netto delle scorte ha sottratto 0,3 punti percentuali alla crescita del Pil. Dal lato dell’offerta per beni e servizi si registra un andamento congiunturale positivo soltanto per il valore aggiunto dell’agricoltura (+1,6%) mentre quello dell’industria e dei servizi è diminuito rispettivamente dello 0,1% e dello 0,2%.

                                               Conte: «Lo faremo crescere» 
A chi gli chiedeva un commento sulla revisione al ribasso da parte dell’Istat, primo calo congiunturale dal 201, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, a Buenos Aires per il G20, si è limitato a rispondere: «Lo faremo crescere».



 Intanto il tasso di disoccupazione a ottobre sale ancora toccando il 10,6% con una crescita di 0,2 punti su settembre, a seguito di un arrotondamento, e un calo di 0,5 punti su ottobre 2017. Il mese di settembre è stato rivisto al rialzo al 10,3%. Lo rileva l’Istat spiegando che i disoccupati nel mese erano 2.746.000, in crescita di 64.000 unità su settembre e in calo di 118.000 unità su ottobre 2017. Se si guarda al trimestre agosto-ottobre il tasso di disoccupazione è diminuito di 0,2 punti sul trimestre precedente. Il tasso di disoccupazione dei giovani sale rispetto a settembre arrivando al 32,5% (+0,1 punti ma il mese precedente è stato rivisto dal 31,6% al 32,4%)) ma resta in calo rispetto a ottobre 2017 (-1,6 punti).

 Il tasso di occupazione dei giovani tra i 15 e i 24 anni è al 17,6%, in lieve crescita sia sul mese (+0,1 punti) e sull’anno (+0,3 punti). Mentre il tasso di disoccupazione a ottobre sale ancora toccando il 10,6% con una crescita di 0,2 punti su settembre, a seguito di un arrotondamento, e un calo di 0,2 punti su ottobre 2017. Il mese di settembre è stato rivisto al rialzo al 10,3%. L’Istat spiega che i disoccupati nel mese erano 2.746.000, in crescita di 64.000 unità su settembre e in calo di 118.000 unità su ottobre 2017. Se si guarda al trimestre agosto-ottobre il tasso di disoccupazione è diminuito di 0,2 punti sul trimestre precedente.

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