sabato 3 novembre 2018

Governo del cambiamento. INTERLOCUZIONE per tutti

Nel presente governo, tutti interloquiscono: interloquisce Conte - con chi?; interloquisce Di Maio con Salvini, interloquisce  Bonafede; forse solo Tria non 'interloquisce', per lo meno non dichiara apertamente di farlo;  e Giorgetti? anche lui interloquisce, sebbene, dopo ogni 'interlocuzione', necessita che qualcuno parli per rimettere le cose a posto. Allora perchè interloquire?

Nell'ultima dichiarazione di Conte, dell'altro ieri, sull'Europa, un trionfo di interlocuzioni: " con Bruxelles interloquisco io, che sono il capo del governo; ed anche i toni dell'interlocuzione con la UE li stabilisco io, che sono il capo del governo - bene ribardirlo!". Più chiaro di così. E che lo faccia Conte che ha solidi studi giuridici è comprensibile - visto che il termine  proviene proprio da quell'ambiente linguistico:  Interlocuzione, si dice di un giudice che, prima di emettere una sentenza, cerca di interloquire con tutti, ma senza tirare conclusioni. Forse questo termine più di altri fotografa questo governo: parlano parlano -  come dicono di fare, ma nessuno gli crede - e concludono poco.

Ma allora, se il capo del Governo è Conte e con l'Europa interloquisce solo lui, e solo lui stabilisce anche i toni delle interlocuzioni, con chi interloquisce Di Maio che, fra tutti, è quello che 'interloquisce' di più, stando a quello che dice lui stesso?

Da Lucia Annunziata  e da Massimo Giletti, tutto un florilegio linguistico, declinando il sostantivo, interlocuzione,  e coniugando il relativo verbo. Dalla Annunziata, in mezzora di intervista almeno una decina di citazioni sia del verbo che del sostantivo, e nella stessa misura più o meno, ha ricorso a quel sostantivo, nella intervista da Giletti.

A quel termine è affezionato anche l'azzeccagarbugli del  governo, il ministro Bonafede, il quale l'altra sera, dalla Gruber, non ha mancato di accennare alle sue interlocuzioni con il resto del mondo, tranne che con i giornali che scrivono falsità sul governo (sono la maggioranza con l'eccezione del Fatto di Travaglio, e per questo nessuno più li compra- rivolgendosi a Massimo Giannini, con riferimento a Repubblica.

Se c'è qualcuno che  pare non interloquire con nessuno - e se interloquisce, non lo dice, ma lo fa con la manovra che, per quanto muta, dal ministro si fa capire - o che aspetta che Conte lo chiami ad interloquire con lui, dopo che i due vice premier hanno interloquito fra loro e subito dopo con Conte, questi è il ministro Tria, il quale, pur stando zitto, accompagnerà necessariamente Conte a Bruxelles, per la necessaria interlocuzione con la UE sulla manovra.

 Uno solo non interloquisce con nessuno, ed è Salvini, il quale parla direttamente, senza interloquire, con gli Italiani, semplicemente per comunicargli  le decisioni già prese.

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