Fogli d’album ( Music@ marzo
aprile 2008)
Compagnia
della buona radio
Un tempo, nella benedetta era
democristiana, profitti e ricavi radiofonici ( per diritto d’autore,
a seguito di trasmissione ) venivano spartiti fra editori secondo
percentuali che, seppur discutibili, assicuravano ad autori ed
editori il pane e ad alcuni anche il companatico.
Tale criterio di
distribuzione/divisione fra autori, a seconda del peso delle
rispettive case editrici, riguardava soprattutto la musica
contemporanea: dalle trasmissioni radio, più che da ogni altra
fonte, i compositori traevano mezzi di sussistenza, per via dei
diritti d’autore. Per una esemplificazione approssimativa (ma non
tanto), se a Casa Ricordi apparteneva il 50% delle musiche trasmesse,
alla Sonzogno il 20%, a tutti gli altri il restante 30% ( per essere
chiari: a Curci, Edipan, BMG ecc..). Poi le case editrici, a loro
volta, distribuivano i proventi fra i propri compositori, assicurando
a taluni solo il pane, ad altri anche caviale e champagne, anche se
caviale e champagne se lo potevano permettere pochissimi.
Certo non si andava tanto per il
sottile, nessuno stava lì a discutere quale opera trasmettere, ma
le percentuali grosso modo venivano rispettate; gli editori le
contrattavano direttamente con la Rai, e le eccezioni dovevano essere
compensate in breve tempo. Non era il migliore dei mondi possibili,
ma almeno i musicisti non venivano solitamente gettati sul lastrico.
Ora Radio Tre resta ancora l’unico
canale radiofonico pagatore, per il settore classico, ma di regole
sembra non ve ne siano più. Qualche editore è scomparso dalla scena
( Edipan), qualcun altro invece sì è fatto avanti ( come Rai Trade,
omonima casa editrice della consociata Rai); ma chi decide quale
autore trasmettere, lo fa seguendo criteri a dir poco ‘personali’,
comunque di pubblica inutilità. Ed un compositore, che per puro
caso, è il responsabile della programmazione musicale, primeggia su
tutti quanto a presenze. Leggete di un collegamento da un teatro di
periferia ( geografica, soltanto)? vi domandate il perché , la
risposta potrebbe essere che a breve, toccherà sorbirvi anche un
pezzo da concerto da quel teatro periferico del
compositore/programmatore; c’è un piccolo festival a Radio Tre?
quel festival programma anche un suo pezzo da camera; un grande
festival di musica contemporanea è gratificato da collegamenti
continui? c’è anche una ‘commissione’ per lui ; collegamenti
frequenti da un altro festival intitolato ad un grande nume del
passato che ha per guida un letterato? Ci tocca la sorpresa di una
quelle cose che chiamano ‘melologo’ od opera ‘à la manière
de…’ del nostro autore, su libretto del letterato suddetto; un
altro melologo ci tocca anche e per la medesima ragione, dall’arena
più grande del mondo; e il Prix Italia, ca va sans dire, poteva
sottrarsi al battesimo di un’opera, ‘radiofonica’
naturalmente. del nostro grande compositore? Anche in un Festival che
celebra Sinopoli, dove è accasata la ciurma di Radio Tre,
radiotrasmesso manco a dirlo, c’è lui, il grande compositore:
presenta un’azione scenica in coppia con un suo assiduo compagno di
giochi. Speriamo di essere stati completi, per lo meno per quel che
riguarda gli ultimi tempi; se non lo siamo stati non ce ne voglia il
grande compositore, rimedieremo in un’altra occasione. In tutti i
casi, è ovvio, si tratta di semplici coincidenze.
Ci sono, naturalmente, alcune
eccezioni. Per esempio, la musichetta di inizio e fine di quasi
tutte le rubriche di Radio Tre non è del nostro grande compositore,
bensì del defunto Luciano Berio ( più esattamente di Schubert). Ma
a Schubert non andrà una lira, mentre a Berio ed ai suoi eredi un
vitalizio, vita natural durante (degli eredi). A proposito perché
non toglie quella redditizia musichetta e ne mette una sua, il grande
compositore?
Titoli di coda. Abbiamo scritto del
Teatro di Cagliari, delle Settimane del Teatro Olimpico di Vicenza,
del Festival di Musica della Biennale, del Festival Pergolesi di
Jesi, dell’Arena di Verona, del Festival Sinopoli di Taormina;
Michele Dall’Ongaro è il nome del celebre compositore. ( P.A.)
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