“La capinera”, melodramma di Giovanni Verga tratto dal romanzo epistolare “Storia di una capinera” andrà in scena dal 9 al 18 dicembre al Teatro Bellini di Catania con musiche di Gianni Bella, liriche di Mogol, orchestrazione di Geoff Westley, libretto di Giuseppe Fulcheri, regia, scene e costumi di Dante Ferretti.
Stando al sovrintendente del Teatro Bellini, Roberto Grossi, l’iniziativa è stata presa per “Rivitalizzare il linguaggio del melodramma attraverso strade nuove” e “rinnovare la lirica, perché i teatri rischiano di diventare i ripetitori di autori del passo”.
Mogol, da parte sua, ha commentato il proprio coinvolgimento nel progetto con:
“Quando Gianni mi propose di scrivere le liriche delle romanze, gli chiesi se avesse mai acquisito una cultura operistica. Mi rispose di no e io logicamente non accettai. Ma il genio va al di là del pensiero logico e quindi ascoltando la sua musica, qualche mese dopo decisi di scrivere le liriche. Perché Gianni Bella è il genio di questa compagine”
Francesco Nicolosi, direttore artistico del Teatro Bellini, in merito a questa iniziativa ha voluto dire la propria:
“Se non si fanno cose nuove il teatro rischia di diventare un museo”
Grossi ha fatto sapere di aver già proposto questa nuova veste di “La capinera” a tutte le fondazioni liriche italiane, ai teatri di tradizione e a tutti maggiori teatri d’opera del mondo e che, quindi, la prima del 9 dicembre sarà fondamentale per vedere se l’opera sarà un successo anche dal punto di vista commerciale, oltre che artistico.
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