lunedì 30 novembre 2020

C'è chi vuole scomunicare il Papa e accusare di apostasia la Chiesa cattolica

  Ormai Papa Bergoglio, il gesuita, è per i più reazionari  della stessa Chiesa, un comunista. Una parte, poi, di credenti ritiene di poterlo giudicare in base ai propri limitati orizzonti umani e religiosi. Tale atteggiamento fortemente, ma ingiustificatamente, critico, nei confronti del Pontefice e del suo magistero, scaturisce dalle sue posizioni 'umane' ed 'umanitarie' che, forse, la Chiesa nella sua  catechesi  ha, nei secoli, dimenticato o sottovalutato.

Ora, poi, dopo che Bergoglio ha detto che 'la dottrina della proprietà privata può essere ridiscussa' gli accusatori del Papa manifesteranno,  con  forza ancora maggiore, il loro disaccordo, anche platealmente, ignorando che tale dottrina compare in alcuni importanti 'padri della chiesa' dei primi secoli, che affermavano: 'la terra essere di tutti'.

Gli avversari di Bergoglio e della Chiesa si ergono ora anche a difensori della tradizione liturgica, come nel caso della Messa di Natale che l'epidemia consiglia di anticipare per rispettare il cosiddetto 'coprifuoco'. 

Che problema pone l'anticipare ad orario compatibile con le attuali norme sanitarie la Messa cosiddetta 'di mezzanotte'? Tale usanza liturgica, certo antica, non è un dogma, spostarla temporalmente, seppure tolga quell'aura di mistero a tale liturgia, non tocca nessun 'fondamentale' della dottrina e della vita della Chiesa. E, del resto, non è che momentanea, causa pandemia.

 Nè si può mettere altra croce sulle spalle già 'traballanti' del vecchio Pontefice,  per la sua mancata preghiera in Piazza di Spagna nella festa dell'Immacolata. Il Papa ha accolto l'invito dei medici ad evitare assembramenti che potrebbero protrarre, con nuovi contagi, gli esiti già negativi dell'epidemia.

Se osserveremo tutto ciò che ci viene imposto o raccomandato dalle autorità sanitarie,  ben presto torneremo alla celebrazione della Messa di Natale, a mezzanotte, e vedremo il Pontefice recarsi a Piazza di Spagna per rendere omaggio alla Madonna, nel giorno della festa dell'Immacolata Concezione, come da consolidata tradizione.

 Ma prima deve finire l'emergenza Coronavirus.


------------------------------------------------------------------------------------Il tema dell'uso della ricchezza e della proprietà di mezzi economici è stato sempre presente nel magistero della Chiesa. Paolo VI:

Nella sua lettera Octogesima adveniens al signor cardi­nale Maurizio Roy, in occasione dell’80° anniversario dell’enci­clica Rerum novarum, il santo padre Paolo VI, nel riprendere il tema della giustizia sociale, scrive : nella crescita disordinata della città «nascono nuovi pro­letariati. Essi si installano nel cuore delle città, talora abbando­nate dai ricchi, si accampano nelle periferie, cintura di miseria che già assedia in una protesta ancor silenziosa il lusso troppo sfacciato delle città consumistiche» ; «sviluppa la discri­minazione e anche l’indifferenza; fomenta nuove forme di sfruttamento e di dominio dove certuni, speculando sulle necessità degli altri, traggono profitti inammissibili». «Sono in realtà i più deboli le vittime delle condizioni di vita disumanizzanti, che degradano le coscienze e nuocciono all’istituzione familiare: la promiscuità degli alloggi popolari rende impossibile un minimo di intimità; i giovani focolari attendono invano un’abitazione decente e a prezzo accessibile, si demoralizzano e la loro unità può anche trovarsi compromessa; i giovani fuggono da una casa troppo piccola e cercano nella strada delle compensazioni e delle compagnie incontrollabili» . Conseguenze: «delinquenza, criminalità, droga, erotismo».


Il mondo in grave pericolo per la pandemia. L'ONU chiede uno stanziamento straordinario di 30 miliardi ( Rai News)

 Le Nazioni Unite hanno lanciato un appello umanitario record per 35 miliardi di dollari (29 miliardi di euro) di aiuti nel 2021, con la pandemia di covid-19 che ha fatto precipitare centinaia di milioni di persone nella povertà e per l'incombenza di carestie. Con lo shock provocato dal nuovo coronavirus, il numero di persone bisognose di aiuti umanitari nel mondo raggiungerà un nuovo record: 235 milioni.

 "Un numero record di 235 milioni di persone avranno bisogno di assistenza umanitaria e protezione il prossimo anno, in aumento di quasi il 40% rispetto al 2020. Una cifra che è quasi interamente dovuto a COVID-19", ha spiegato il capo del team dei soccorsi di emergenza delle Nazioni Unite Mark Lowcock.

 Per questo le Nazioni unite hanno lanciato un appello umanitario record per soddisfare le esigenze del prossimo anno, perché la crisi sanitaria globale ha avuto un impatto drammatico sulle persone già in difficoltà per il conflitto, livelli record di sfollati, shock del cambiamento climatico. La situazione è “disperata” per milioni di persone e ha lasciato “sopraffatti”, ha aggiunto. “Il quadro che stiamo presentando è la prospettiva più cupa e oscura sui bisogni umanitari nel periodo a venire che abbiamo mai stabilito. Questo è un riflesso del fatto che la pandemia Covid ha provocato una carneficina in tutti i paesi più fragili e vulnerabili del pianeta", ha concluso Lowcock.

CIDIM. Concorso di composizione'Francesco Agnello'

 l CIDIM - Comitato Nazionale Italiano Musica, per onorare la memoria del suo fondatore, di cui quest’anno ricorre il decimo anniversario della scomparsa, bandisce, con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo - Direzione Generale Spettacolo, la 5a edizione del Concorso Nazionale di Composizione Francesco Agnello.


'Otello' di Giuseppe Verdi da Firenze questa sera su Rai 5, ore 21.15

Comincia questa sera la serie di dirette OPERISTICHE, in streaming, dai teatri italiani: Otello da Firenze ( Rai 5); poi Traviata da Trieste; a seguire Barbiere di Siviglia da Roma (Rai 3, sabato 5 dicembre, ore 16.15), e gala lirico dalla Scala di Milano a Sant'Ambrogio, il 7 DICEMBRE che, invece, va su Rai 1. 

Ad eccezione della Scala che, come si sa, ha uno statuto speciale, gli altri teatri aderiscono alla iniziativa dell'ANFOLS che, sfruttando le tv delle istituzioni ed in accordo con l'Ansa, si è impegnata a trasmettere in streaming, talvolta in live-streaming, e per una sola serata, una rappresentazione lirica, senza pubblico in sala.

Chi ha fatto uscire maggiori notizie sulla particolare  operazione che consente al teatro di rappresentare un'opera, senza pubblico, è stata l'Opera di Roma che ha contrattualizzato per la direzione del capolavoro rossiniano Daniele Gatti, e il regista Mario Martone.

Prima dell'Opera di Roma, questa sera, dal Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, viene trasmesso Otello, direttore Zubin Mehta, regista Valerio Binasco. Sia Firenze che Roma hanno registrato con Rai Cultura, trasmessi su Rai 5 e Rai 3.

Pereira ha dichiarato che dopo Otello il teatro chiude con l'opera, in ragione degli alti costi  di una rappresentazione, che la trasmissione in streaming, ma senza pubblico, non può certo sostenere.

Curiosità desta il fatto che proprio due fra le Fondazioni liriche italiane più indebitate: Teatro dell'Opera di Roma e Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, abbiano soldi per mettere in scena un'opera, senza pubblico, benché trasmessa in streaming, e per le quali forse si farà poi un film. Strano no?

La Scala, proprio per il fatto che una messinscena è costosa - ma i cui costi  negli anni passati erano ampiamente coperti dai biglietti venduti - non potendo ora avere pubblico in sala, ha deciso di rinunciare alla Lucia di Donizetti per questo Sant'Ambrogio, ripiegando sul gala lirico che certamente avrà dei costi ma che non possono mai arrivare a quelli di una messinscena. 

Quelli che per anni hanno criticato il Concerto di Capodanno dalla Fenice( Rai 1 in diretta), al cui programma noi abbiamo collaborato per oltre dieci anni, avranno da ridire ora che un analogo concerto si svolge alla Scala, oppure taceranno vigliaccamente? 

 E la Scala vanta uno storico contratto che impegna la Rai ad una ripresa della serata inaugurale, immaginiamo non gratuita, nel quale è compreso anche il Concerto di Natale - interamente mozartiano - che quest'anno sarà diretto da Michele Mariotti, che ogni anno offre al pubblico televisivo un programma bislacco ed inadatto - e i risultati in termini di audience si vedono.

Tornando all'Otello di Firenze, nel quale canta Luca Salsi (Jago), ci ha colpito una sua dichiarazione  a Repubblica di alcuni giorni fa. Il noto baritono lamentava  la situazione attuale e i riflessi di essa  sulle sue finanze. Come possiamo credergli quando dice di aver chiesto un prestito bancario per andare avanti? Scherza naturalmente, perché se prestito bancario ha chiesto questo gli  sarà servito non per vivere, ancor meno per sopravvivere, bensì per mantenere il tenore di vita di un cantante di successo: Perciò quella sua dichiarazione  suona come un insulto per le persone che con la pandemia hanno perso un lavoro, magari precario.

  A Lui, basterà che per un periodo rifletta che si può vivere anche con meno agi, come capita a molti, per non lamentarsi. 


E TRAVIATA da Trieste il 3 dicembre

  Il Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste proporrà il prossimo 3 dicembre alle 17.30, in streaming e in assenza di pubblico, l'anteprima de La traviata di Giuseppe Verdi nell'allestimento con cui riscosse gran successo nel corso della tournée in Giappone svoltasi dal 25 ottobre al 10 novembre 2019. L'evento si inserisce nel palinsesto unico di produzioni in streaming che le dodici Fondazioni Liriche nazionali hanno deciso di realizzare per mantener vivo il legame con il pubblico grazie alla collaborazione tra Anfols (Associazione Nazionale Fondazioni Lirico Sinfoniche) e Agenzia ANSA nell'ambito del progetto ANSA per la Cultura. La proposta del Teatro Verdi di Trieste costituirà la prima opera in forma scenica di questo percorso e sarà trasmessa e condivisa attraverso gli strumenti digitali di tutte le Fondazioni. A dirigere Orchestra e Coro sarà il M° Michelangelo Mazza; la regia sarà curata da Mariano Bauduin, per lungo tempo assistente di Roberto De Simone, già a Trieste nell'allestimento di Falstaff. Nel cast, tra gli altri, ci saranno il soprano spagnolo Ruth Iniesta (Violetta Valéry), il tenore Marco Ciaponi (Alfredo Germont) e il baritono Angelo Veccia (Giorgio Germont). Il pubblico potrà assistere alla rappresentazione dell'opera collegandosi ai seguenti link www.anfols.it/webtv, http://www.teatroverdi-trieste.com/it/spettacoli/la-traviata-3 www.ansa.it e sui siti internet delle fondazioni liriche sinfoniche aderenti all'iniziativa. (ANSA).

Monaco di Baviera. 'Falstaff' di Giuseppe Verdi diretto da Michele Mariotti in live-streaming (ANSA)

 Michele Mariotti, per oltre dieci anni direttore principale e poi musicale del Teatro Comunale di Bologna e bolognese di adozione, è impegnato alla Bayerische Staatsoper di Monaco di Baviera nelle prove di Falstaff, l'ultimo capolavoro operistico di Giuseppe Verdi, che affronta per la prima volta. Lo spettacolo si terrà senza pubblico in sala e sarà trasmesso gratuitamente in live-streaming sul canale televisivo online del teatro, Staatsoper.TV, e visibile in tutto il mondo il 2 dicembre alle 19.

 "Ingegnarsi e trovare sempre nuove soluzioni per andare in scena e non fermare la musica e il teatro, ovviamente agendo con senso di responsabilità e nel massimo rispetto delle giuste regole anti-contagio - ha spiegato Mariotti -: è con questa mentalità che stiamo affrontando le prove del 'Falstaff', uniti da un grande senso di squadra e dall'entusiasmo di poter continuare a lavorare".

Il direttore pesarese, che torna a Monaco dopo il successo ne I masnadieri di Verdi, che andò in scena lo scorso 8 marzo immediatamente prima della chiusura dei teatri tedeschi, lavorerà con la regista slovena Mateja Koležnik, la quale ha ispirato la messa in scena al cinema italiano, e in particolare ai film di Paolo Sorrentino, ambientandola  in un casinò immaginario...

ROBERTO BOLLE. Viene il momento in cui occorre dire addio al palcoscenico. Io da aprile 2022 ( da un' intervista per Sky TG24)

... Roberto Bolle ha scherzato sul suo futuro di pensionato: "I ballerini vanno in pensione a 47 anni – spiega -. Io ne ho 45, quindi sto per andare in pensione, andrò in pensione ad aprile 2022. Secondo me è un buon compromesso: fa strano dire che a 47 anni qualcuno vada in pensione, come età umana si è giovani, ma come età tersicorea in realtà non si è più così giovani. Iniziamo a ballare a livello professionistico quando abbiamo 19 anni e entriamo in compagnia. Iniziamo la scuola quando abbiamo 11 anni, adesso sono trent’anni che faccio questo lavoro e che spingo il mio fisico al massimo, ad altissimi livelli, chiedendo ogni giorno di più. Ma finché il fisico me lo consentirà andrò avanti" assicura...

GIORNALISTI. Testo unico dei loro doveri,. In vigore dal 1 gennaio 2021

 Ordine dei Giornalisti - Consiglio Nazionale - Testo unico dei doveri del giornalista, sì al rispetto delle differenze di genere, alla recidiva e ai principi sull’informazione scientifica e sanitaria.


19/11/2020. Nella riunione del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti – che ha sciolto i nodi preliminari per pervenire alla formulazione di un regolamento sul voto telematico in aggiunta a quello che rimarrà possibile al seggio tradizionale – sono state apportate all’unanimità storiche modifiche al Testo unico dei doveri del giornalista che andranno in vigore dal 1° gennaio 2021 per consentire l’adeguata diffusione delle norme approvate.


“Sono tutte innovazioni di fondamentale importanza – sottolinea esprimendo grande soddisfazione il presidente del Cnog, Carlo Verna – dalla previsione in tema disciplinare di sanzioni più pesanti in caso di recidiva a indicazioni molto opportune riguardanti il giornalismo scientifico”. ((link al testo)


“Ma quello che ritengo il fiore all’occhiello di tutti noi e ringrazio la commissione pari opportunità e Paola Dalle Molle che l’ha presieduta con grande impegno e competenza, è costituito – continua Verna – dalle specifiche previsioni per il ‘Rispetto delle differenze di genere”. Anche se alcune cose erano evincibili dai principi generali del nostro testo deontologico, le puntualizzazioni fatte rendono ancora più chiare le prescrizioni irrinunciabili di un linguaggio rispettoso che eviti gli stereotipi di genere, e costituiscono un contributo di civiltà che il mondo del giornalismo italiano ha voluto dare in un tempo storico molto triste per il perpetuarsi inaccettabile e sempre ingiustificabile delle violenze sulle donne”.


Approvato dal CNOG il nuovo articolo del testo unico dei doveri dei giornalisti, proposto dalla CPO, sull’uso del linguaggio nei casi di violenza di genere


Evitare la spettacolarizzazione e usare un linguaggio rispettoso nei casi di violenze di genere, al di là dell’orientamento sessuale delle vittime. Oggi il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti ha votato all’unanimità il nuovo articolo 5 bis “Rispetto delle differenze di genere” del Testo Unico dei Doveri del Giornalista, elaborato dal Gruppo di Lavoro Pari Opportunità del CNOG. “L’approvazione dell’articolo rappresenta un momento storico – hanno sottolineato i componenti del gruppo composto da Lucio Bussi, Cristina Caccia, Michela Canova, Elisabetta Cosci, Alessandra Fava, Tamara Ferrari, Elide Giordani, Nadia Monetti, Luisella Seveso e Gianpaolo Boetti insieme alla coordinatrice Paola Dalle Molle. Un lavoro di squadra realizzato grazie all’impegno di tutte e tutti nonostante i tempi difficili a causa dell’emergenza Covid.” L’articolo pone l’accento sulla gravità dell’uso di narrazioni scorrette che sono ancora troppo diffuse e invita quindi a usare “un linguaggio rispettoso, corretto e consapevole”, ad “attenersi all’essenzialità della notizia e alla continenza” e ad evitare ogni tipo di spettacolarizzazione della violenza. Il 5 bis è stato votato all’unanimità dal Consiglio e sarà operativo dal 1 gennaio 2021. Il gruppo di lavoro Pari Opportunità, , a luglio aveva presentato anche il primo corso di formazione professionale on line, dalla stessa ideato e realizzato sul tema “Violenza contro le donne: le regole dell’informazione”.


URL pagina: https://www.odg.it/testo-unico-dei-doveri-del-giornalista-si-al-rispetto-delle-differenze-di-genere-alla-recidiva-e-ai-principi-sullinformazione-scientifica-e-sanitaria/38641


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MODIFICHE AL TESTO UNICO DEI DOVERI DEL GIORNALISTA


(Approvate dal Consiglio Nazionale il 19 novembre 2020)


1) Aggiungere all’art. 2 il secondo comma dell’art. 2:



  1. Il giornalista si riconosce nei principi del presente Testo unico ed è


incolpabile a titolo di manifesto disconoscimento dei principi deontologici


che regolano l’esercizio della professione, quando sia stato sanzionato


con una decisione non più impugnabile e sia nuovamente incolpato,


nell’arco di un quinquennio dal precedente provvedimento disciplinare,


per aver violato il medesimo principio con il proprio comportamento. Se


ricorrono tali condizioni, l’accertamento della reiterazione della stessa


violazione disciplinare comporta l’applicazione almeno della sanzione


immediatamente più grave.


********


2) Aggiungere dopo l’art. 5:


Art. 5 - bis


Rispetto delle differenze di genere


Nei casi di femminicidio, violenza, molestie, discriminazioni e fatti di cronaca, che coinvolgono aspetti legati all’orientamento e all’identità sessuale, il giornalista:



  1. a) presta attenzione a evitare stereotipi di genere, espressioni e immagini lesive della dignità della persona;

  2. b) si attiene a un linguaggio rispettoso, corretto e consapevole. Si attiene all’essenzialità della notizia e alla continenza. Presta attenzione a non alimentare la spettacolarizzazione della violenza. Non usa espressioni, termini e immagini che sminuiscano la gravità del fatto commesso;

  3. c) assicura, valutato l’interesse pubblico alla notizia, una narrazione rispettosa anche dei familiari delle persone coinvolte.


3) Inserire nell’art. 6 le parole in corsivo


Art. 6 - Doveri nei confronti dei soggetti deboli. Informazione scientifica e sanitaria


Il giornalista:



  1. a) rispetta i diritti e la dignità delle persone malate o con disabilità siano esse portatrici di menomazioni fisiche, mentali, intellettive o sensoriali, in analogia con quanto già sancito per i minori dalla «Carta di Treviso»;

  2. b) evita nella pubblicazione di notizie su argomenti scientifici un sensazionalismo che potrebbe far sorgere timori o speranze infondate avendo cura di segnalare i tempi necessari per ulteriori ricerche e sperimentazioni; dà conto, inoltre, se non v’è certezza relativamente ad un argomento, delle diverse posizioni in campo e delle diverse analisi nel rispetto del principio di completezza della notizia;

  3. c) diffonde notizie sanitarie e scientifiche solo se verificate con fonti qualificate sia di carattere nazionale che internazionale nonché con enti di ricerca italiani e internazionali provvedendo a evidenziare eventuali notizie rivelatesi non veritiere;

  4. d) non cita il nome commerciale di farmaci e di prodotti in un contesto che possa favorirne il consumo e fornisce tempestivamente notizie su quelli ritirati o sospesi perché nocivi alla salute.


 


Le modifiche andranno in vigore il 1° gennaio 21


domenica 29 novembre 2020

Teatri d'opera italiani in streaming. Aperti al MONDO, nonostante tutto

  122.896 contatti con utenti collegati da 57 Paesi del mondo e migliaia di collegamenti (tra piattaforme internet, web tv e social media dedicati) dal 6 al 26 novembre. Sono questi i primi numeri che testimoniano il grande successo dell'iniziativa "APERTI, NONOSTANTE TUTTO", promossa dall'ANFOLS - Associazione Nazionale Fondazioni Lirico Sinfoniche in collaborazione con l'ANSA. 

Un palinsesto unico di produzioni in live-streaming realizzate ad hoc, in assenza di pubblico ma con gli artisti in presenza all'interno dei teatri, che da inizio novembre propone il meglio delle produzioni delle 12 Fondazioni lirico-sinfoniche aderenti all'Associazione.

 "Le cifre che abbiamo registrato - commentano Francesco Giambrone e Fulvio Macciardi, rispettivamente presidente e vicepresidente dell'ANFOLS - ci sorprendono positivamente e testimoniano non solo l'importanza della nostra iniziativa in questo momento particolare, ma quanto il pubblico (non solo italiano) abbia a cuore i nostri teatri che, anche in questo momento difficile, hanno dimostrato coraggio e notevoli capacità di riformulare creativamente l'offerta intraprendendo un percorso innovativo e accogliendo le nuove sfide che comporta il tempo che stiamo attraversando". 

"Aperti, nonostante tutto - concludono Giambrone e Macciardi - è un progetto che testimonia la nostra volontà di restare vicini al nostro pubblico che, seppur non in sala, sta fruendo in questi giorni delle nostre attività. È anche un segno tangibile di attenzione nei confronti dei tanti artisti che continuano a soffrire per le ricadute della drammatica condizione che stiamo vivendo e per i lavoratori delle nostre Fondazioni rappresenta uno strumento importante di tutela dei livelli occupazionali e della qualità dei complessi artistici e tecnici". Il programma completo su: https://www.anfols.it/webtv/ (ANSA).

Il Centro Ricerche Musicali ( CRM) festeggia i suoi primi trent'anni, con Alvin Curran

 Il Centro Ricerche Musicali spegne le sue 30 candeline e celebra il traguardo importante nel campo della ricerca scientifico-musicale dedicando l'intera giornata del 4 dicembre a una serie di appuntamenti in live streaming dalla Sala Petrassi del Parco della Musica di Roma. Il clou del programma, alle 19, è il colloquio-performance in prima assoluta di The Containment Etudes di Alvin Curran. La festa, che coincide con la chiusura del festival ArteScienza Accelerazione-decelerazione che il Crm organizza ogni anno, potrà essere seguita gratuitamente in diretta web dalla pagina facebook del festival.

 

"I trent'anni del Centro Ricerche Musicali si possono riassumere in tre parole: Invenzione, Creazione, Ricerca - spiegano i fondatori e direttori Michelangelo Lupone e Laura Bianchini . ll nostro lavoro è sempre rivolto all'innovazione del linguaggio musicale. Abbiamo realizzato computer per la composizione e performance musicale, sistemi di diffusione del suono come Olofoni, Planofoni, Guide del suono, strumenti aumentati, forme d'arte musicali innovative, installazioni musicali permanenti, opere scultoreo-musicali... Al centro delle nostre ricerche poniamo l'interazione del fruitore, per renderlo partecipe e attivo nell'esperienza artistica''. (ANSA).

Gli sfollati di Fukushima non vogliono tornare a casa,. dopo il disastro nucleare. Mica suicidi!

 Il 65% dei residenti di Fukushima, costretti ad evacuare a causa della catastrofe nucleare del marzo 2011, non hanno più intenzione di ritornare nella regione. E' quanto emerge da un'indagine della Università giapponese Kwansei Gakuin, condotta tramite questionari, che per la prima volta in tanti anni fa luce sulle reali intenzioni degli sfollati, e pone seri interrogativi sull'intero processo di ricostruzione dell'area a nord est dell'arcipelago.

 

Secondo i dati della prefettura di Fukushima, nel mese di ottobre ammontavano a circa 36.900 le persone forzate ad abbandonare le proprie abitazioni all'indomani del disastro. Tra le 552 intervistate che vivevano nei pressi dell'impianto di Fukushima Daiichi prima dell'incidente, 341 hanno escluso la possibilità di un loro ritorno, contro 138 che si sono dimostrate disposte a tornare nella prefettura. Nel questionario, a distanza di quasi 10 anni fa, il 46,1% dei residenti ha riferito di temere una contaminazione dell'ambiente malgrado le operazioni di bonifica del territorio ancora in corso, mentre il 44,8% ritiene di essersi adattato all'attuale posto di residenza. (ANSA).

Recovery Fund in sei MISSIONI, ciascuna con un commissario. Manca LA SETTIMA: la Missione missionaria AFRICANA...ad oggi gli esperti delGpverno superano diverse centinaia ( Rai News)

 Sei "commissari", uno per ogni missione in cui si articolerà il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, e un coordinamento affidato a Palazzo Chigi.

 Il premier Giuseppe Conte prova a definire la "governance" dei piani legati al Recovery e, dopo le tensioni legate a un'ipotesi di cabina di regia a palazzo Chigi, propone una "testa" politica a tre Conte-Gualtieri-Patuanelli, affiancati dal Comitato Interministeriale Ciae, e da sei manager che vigilerebbero sui sei cluster di progetti del Recovery, col potere di sostituirsi ai soggetti attuatori. 

 È l'ipotesi che emerge dalla riunione di governo con il premier Conte, i capi delegazione di maggioranza, i ministri dell'Economia, Roberto Gualtieri, e quello degli Affari Europei, Enzo Amendola. Quest'ultimo resterebbe il delegato ai rapporti con l'Ue. 

 Le sei missioni, a loro volta suddivise in cluster (insiemi) di progetti funzionali a realizzare gli obiettivi economico sociali, sono: digitalizzazione, innovazione e competitività del sistema produttivo; rivoluzione verde e transizione ecologica; infrastrutture per la mobilità; istruzione, formazione, ricerca e cultura; equità sociale, di genere e territoriale; salute. 

 Secondo quanto si apprende da altre fonti, tra le ipotesi in campo ci sarebbe anche quella di permettere ai 6 esperti di avvalersi fino a circa 300 persone per collaborare al raggiungimento dell'obiettivo prefissato. 


sabato 28 novembre 2020

Scala a Sant'Ambrogio. Un racconto lungo 24 star. In diretta tv presentazione e chiusura di Vespa e Milly Carlucci. In passato si è visto tanto altro. Ma se solo all'inizio e alla fine ok!

 Non un concerto "normale", non un gala, non un seguito di arie celebri, ma uno spettacolo/ racconto in cui l'opera è la protagonista indiscussa, amata, interpretata, ballata da 24 star della lirica mondiale e da ballerini celebri, a partire dall'étoile Roberto Bolle.

 Si intitola "A riveder le stelle", come gli ultimi versi di Dante che esce dall'Inferno, ed è la "prima virtuale" con cui il Teatro alla Scala si appresta il 7 dicembre ad aprire la nuova stagione. Una prima a porte chiuse causa Covid. «Aprire la Scala con un'opera lirica era il mio sogno il sogno del maestro Riccardo Chailly, il sogno di tutti noi, ma non possiamo comportarci come bimbi capricciosi che vogliono il regalo di Natale. La salute innanzitutto», ha spiegato il sovrintendente Dominique Meyer. 

La musica sarà quella di Verdi, Rossini, Giordano, Puccini con anche tre grandi stranieri: Wagner, Bizet, Massenet. E un cast stellare, dunque, che vede interpreti da Placido Domingo a Roberto Alagna (che tornerà al Piermarini per la prima volta da quando abbandonò il palco per i fischi in Aida nel 2006), da Jonas Kaufmann a Vittorio Grigolo, a Lisette Oropesa, Rosa Feola, Sonya Yoncheva, Luca Salsi. Ci sarà anche il ballo, a partire dall'ètoile Roberto Bolle, con coreografie del direttore uscente Frédéric Olivieri e dall’entrante Manuel Legris. E ci saranno i grandi stilisti italiani a cui è stato chiesto di vestire le artiste. La serata sarà in diretta sulla Rai e in streaming.

 Sarà uno spettacolo articolato nel quale filo conduttore saranno le parole. Parole originali o brani conosciuti, presi dalle lettere di Giuseppe Verdi, di Victor Hugo ma anche da testi di canzoni come Fragile di Sting. A declamarle protagonisti della prosa italiana perché il 7 dicembre «rappresenta il momento in cui la cultura italiana si celebra» ha spiegato il regista Davide Livermore, che, reduce dal successo delle due ultime inaugurazioni di Sant'Ambrogio, con Attila e Tosca, è stato chiamato «d'urgenza». La Scala infatti aveva in programma di mettere in scena, pur senza pubblico, Lucia di Lammermoor ma il focolaio Covid tra i musicisti ha cancellato tutto. Sarà comunque «qualcosa di mai visto, un viaggio fra i grandi della lirica» ha spiegato il direttore musicale Riccardo Chailly che sarà sul podio a dirigere un'orchestra per la prima volta nella sua vita senza artisti. E quindi sarà una prima.

Cento anni dalla nascita di Piero Farulli. Convegno a Firenze

 Formazione 2020: musica e conoscenza inevitabile tornare a parlarne per onorare i cento anni dalla nascita di Piero Farulli, il violista del Quartetto Italiano ma soprattutto il fondatore della Scuola di Musica di Fiesole, l'apostolo più entusiasta e tenace del vangelo della musica per tutti e come elemento fondamentale della formazione della persona, e anche di un'idea solidale e armoniosa di società . Lo fa il comitato nazionale che promuove le celebrazioni  “Farulli 100”, con tre giornate di interventi e confronti on line il 2, 3, 4 dicembre a cui è possibile aderire on line dal sito www.Farulli100.com.

Tre giornate che saranno aperte dal saluto del presidente del comitato, Gianni Letta, e avranno come focus, rispettivamente, “Musica e Neuroscienze”, “Musica e formazione”,  “Musica e società”.  I relatori della prima giornata, dedicata all’impatto della musica sullo sviluppo cognitivo ed affettivo e come strumento terapeutico, sono i neuroscienziati Katrin Amunts, Jean-Pierre Changeux,  Maria Majno e Giuliano Avanzini.

Alexander Lonquich, da poco eletto direttore della Scuola di Musica di Fiesole, aprirà la seconda giornata (3/12) sul tema “Musica e formazione”; tra i relatori, due grandi concertisti che sono anche formidabili formatori di allievi eccellenti, Salvatore Accardo e Pavel Vernikov. Dopo il focus scientifico e didattico, quello sociale, con la  giornata finale su “Musica e società”, in cui si riferirà e si dibatterà su cosa può  fare la musica anche in luoghi di deprivazione come le carceri e le periferie difficili, e come strumento di pace, attraverso l’esperienza condotta  da Ramzi Aburedwan, musicista che pratica nei suoi gruppi e progetti incroci fra musica classica, araba, palestinese, sufi, ma è anche animatore di un progetto per i bambini palestinesi a a Ramallah.

Luigi Berlinguer, presidente del comitato nazionale per l’apprendimento pratico della musica per tutti gli studenti, rievocherà  quarant’anni di battaglie perché la pratica musicale si estenda a tutte le scuole dalla materna in poi. Il convegno si chiuderà con il messaggio conclusivo del Maestro Riccardo Muti

COP: Chi Odia Paga. La startup che combatte l'odio in rete, si aggiudica un importante premio di Sisal

 COP (ChiOdiaPaga), la startup che combatte l'odio in rete ad aggiudicarsi i 50mila euro del primo premio della quarta edizione di GoBeyond, la call for ideas promossa da Sisal in collaborazione con CVC Capital Partners che si è conclusa in occasione dell'evento "Innovatori 2021" promosso da RCS al Museo della Scienza e della Tecnica di Milano.

COP, la prima startup Legal Tech italiana pensata per fornire agli utenti della rete tutti gli strumenti tecnici e legali per contrastare gli hater, ha superato tutte le selezioni fino ad arrivare vincere distinguendosi tra le 160 idee raccolte nei quattro mesi di contest, grazie alla sua capacità di combattere concretamente uno dei fenomeni sociali più allarmanti di oggi: l'odio in rete. Il premio è stato consegnato da Giovanni Emilio Maggi, Chief Institutional Affairs and Communication officer di Sisal.


Coronavirus. Bollettino dal fronte dei contagi aggiornato a sabato 28 novembre 2020

 In Italia ci sono 26.323 nuovi casi di coronavirus a fronte di 225.940 tamponi effettuati (mentre venerdì l'incremento di positivi era stato di 28.352 su 222.803 tamponi). Nelle ultime 24 ore sono stati registrati altri 686 decessi (contro gli 827 del giorno precedente) per un totale, da inizio emergenza, che arriva a 54.363. Sono 1.415 gli attuali positivi al Covid-19 registrati nelle ultime 24 ore, per un totale che arriva a 789.308.

Terapie intensive in calo - In terapia intensiva sono ricoverati 3.762 (-20 rispetto a venerdì). I ricoveri in reparti ordinari registrano un saldo negativo di 385 unità, facendo così scendere il numero dei pazienti a 33.299. Sono 24.214 i guariti delle ultime 24 ore. Sono oltre 11mila in meno di ieri, quando ne erano stati registrati 35.647. Il dato complessivo è di 720.861 dimessi e guariti dallo scorso febbraio. E' quanto emerge dal bollettino del ministero della Salute. 

venerdì 27 novembre 2020

Musica e Covid: in Italia si fa di necessità virtù

 Continuiamo a leggere di come le difficoltà causate dal Covid, anche alla musica, si siano rivelate in taluni casi e per alcuni delle opportunità. Al binomio 'crisi-opportunità', rigorosamente in inglese, è stata intitolata una società che prospera sul mercato - altrimenti perchè fondarla? - avviata da Giulia Minoli, sposata Salvo Nastasi.

Abbiamo scritto, qualche settimana fa, di una assai curiosa  dichiarazione di Antonio Pappano, a proposito del 'distanziamento' da osservare in orchestra.

 Il tema della compattezza del suono orchestrale, per famiglie, da sempre motivo di vanto delle orchestre che si rispettano, nel suo discorso è andato a farsi benedire, anzi è stato messo sul banco degli imputati. Perchè con i leggi distanziati il suono è più chiaro, una specie di suono 'cameristico-sinfonico', che per il noto direttore è stato una vera scoperta. Boh!

Ieri abbiamo letto di un altro concerto di questi giorni sempre a Santa Cecilia. Direttore Misiani, un violinista molto attivo all'estero anche come direttore, sul podio dell'Accademia per uno dei concerti in streaming.

 Anche lui ha trovato che la disgrazia del Covid, che  ha avuto come conseguenza l'assenza del pubblico in sala, ha prodotto  un effetto benefico sul direttore: gli ha cancellato l'ansia che la presenza del pubblico alle spalle genera.


Chissà che non si scopra, nel prossimo futuro, che fare musica senza strumentisti e senza pubblico è meglio che con strumentisti e pubblico. E, poi ancora, che non farla più è il massimo cui aspirare!

 Saremmo a cavallo, e sai che risparmio!

L'inarrestabile ascesa di Francesco Giambrone. Conte ha pensato di nominarlo 'commissario' per la sanità in Calabria (Giambrone ha una laurea in medecicina, anche se non ha mai esercitato, perchè troppo impegnato in politica)

 Francesco Giambrone, sovrintendente del Teatro Massimo di Palermo e Presidente dell'Anfols, l'Associazione Nazionale delle Fondazioni Lirico Sinfoniche italiane, è stato nominato membro del Board of directors di Opera Europa, l'organizzazione internazionale che ha sede a Bruxelles e che raccoglie tra i suoi associati più di 200 teatri d'opera europei. La nomina è avvenuta in occasione dell'assemblea generale straordinaria dei soci di Opera Europa e della conferenza annuale in cui il sovrintendente è stato invitato dal direttore Nicholas Payne a presentare una relazione sui programmi del Teatro Massimo e in particolare sulle attività sociali create negli ultimi anni per il territorio.

                                                                      (ANSA)


Ultimissime

-Giambrone ha rinunciato, per consiglio del sindaco di Palermo Orlando, suo patron, e il premier Conte ha nominato il prefetto Longo (P.A.)

Al teatro del Maggio Musicale Fiorentino, fermo causa Covid, fervono i lavori per l'0uditorium e per il completamento della sala del teatro ( montaggio dei quattro palcoscenici mobili) da La Nazione, di Paola Fichera

 Covid o non Covid al teatro del Maggio musicale fiorentino i lavori per la realizzazione dell’auditorium, la seconda grande sale per la musica sinfonica (e non solo) stanno andando avanti. E non potrebbe essere diversamente visti gli impegni che la Fondazione del Maggio ha già preso per i prossimi anni. E la grande novità è che – grazie a un minuzioso lavoro sull’acustica – la nuova sala potrà ospitare sia concerti di musica sinfonica che piccole produzioni liriche. 

"I lavori stanno procedendo a pieno ritmo – ha spiegato il sindaco Dario Nardella, presidente della Fondazione del Maggio musicale – e potremo completare nei tempi stabiliti un progetto che doterà tra l’altro Firenze di un nuovo grande auditorium, una sala estremamente flessibile, adatta a ospitare concerti sinfonici, opere ma anche convegni e congressi". Una non banale trasformazione in corso d’opera. "In questo momento difficile per la cultura – ha aggiunto il sindaco – ci fa piacere sottolineare che il concerto in streaming del Maggio della scorsa settimana, la Creazione di Haydn con la direzione del maestro Zubin Mehta, ha ricevuto 22 mila visualizzazioni da oltre 44 paesi in tutto il mondo sui siti e social del Maggio, di Anfols (l’Associazione che riunisce le fondazioni lirico-sinfoniche) e dell’Ansa".

Insomma "la musica del Maggio non si ferma e continua ad emozionarci online – insiste l’assessore alla cultura Tommaso Sacchi – anche se non vediamo l’ora di poter di nuovo frequentare il teatro per assistere a un concerto o a un’opera dal vivo".

Una trasformazione che, lo sottolinea il direttore dei lavori, l’architetto Giorgio Caselli è avvenuta a costo zero. "Stavamo studiando una soluzione più flessibile per l’auditorium, abbiamo aggiunto una piccola fossa per l’orchestra e aumentato i tiri per dall’alto per le scene, oltre alla possibilità di montare fino a 14 maxi-schermi per spettacoli multimediali". 

Nel dicembre 2021 inizieranno i lavori sulla sala lirica grande da 1936 posti per montare i quattro palcoscenici mobili che. grazie anche a pedane compensatrici per l’altezza, consentiranno di moltiplicare il numero dei cambi scena, sia per ospitare produzioni complesse sia perchè il teatro possa ospitare contemporaneamente più spettacoli. La sala grande sarà completata nel settembre del 2022 e durante i lavori la Fondazione del Maggio potrà continuare a ospitare gli spettacoli, anche lirici, già programmati nell’auditorium da mille posti. 

A settembre 2022, con soli due mesi di ritardo dovuti al lockdown di primavera, il teatro del maggio sarà completato e danni da pandemia permettendo non dovrà rinunciare a nessuna delle produzioni di risalto mondiale che sono già state previste sia per il 2021 che per il 2022.

Coraggio e Passione, sono le parole d'ordine della programmazione, ora solo in streaming, del Teatro Regio di Torino. Parole, parole, parole (Ufficio Stampa)

 “Portiamo il cuore oltre l’ostacolo, con coraggio e passione”. Questo è il leitmotiv del Commissario straordinario del Teatro Regio Rosanna Purchia fin dai primi giorni del suo arrivo a settembre. L’ostacolo è evidentemente l’emergenza legata al Covid-19, che ha costretto tutti noi a misure restrittive nel tentativo di frenarne la crescita. Il Teatro è stato chiuso per molti mesi e ha potuto aprire le proprie porte solo a pochi spettatori durante l’estate, ma noi non ci siamo mai fermati: il Direttore artistico Sebastian F. Schwarz e tutti noi abbiamo continuato a lavorare, programmando e riprogrammando una Stagione in modo da essere pronti a ripartire non appena i Decreti legislativi ce lo avessero permesso.

Purtroppo non è ancora possibile aprire al pubblico la sala del Teatro e, quindi, abbiamo deciso di portare la nostra musica nelle case di tutti grazie a Regio ALive: a partire dal 27 novembre sul nostro sito www.teatroregio.torino.it 8 appuntamenti in streaming, di cui 3 in diretta, con 8 diversi ensemble composti e diretti esclusivamente da artisti del Teatro Regio. L’altro grande lavoro di questi mesi è stato quello legato alla creazione di un nuovo modello organizzativo e amministrativo del Teatro, iniziato dal commissario Rosanna Purchia e dal Direttore generale Guido Mulè che, con il supporto di tutta la struttura, ha lo scopo di portare il Regio a raggiungere nuovi obiettivi.

Finalmente, quindi, dopo mesi di stop forzato, le compagini artistiche sono rientrate al lavoro, potendo così tornare a fare musica e presto, speriamo, spettacoli.

Regio ALive è possibile grazie alla fondamentale partnership di Intesa Sanpaolo, al sostegno di Italgas per il concerto inaugurale del 27 novembre e agli Amici del Regio per il concerto del 4 dicembre.
Intesa Sanpaolo – Socio Fondatore del Teatro – è partner della rassegna Regio ALive, continuando così il proprio impegno con il Regio nel segno di una lunga collaborazione che vede la Banca al fianco del Teatro nella realizzazione delle sue produzioni. Italgas aggiunge: «Da Soci Fondatori del Regio, siamo da sempre fieri sostenitori delle sue iniziative. Lo siamo a maggior ragione in questo momento di difficoltà, in cui è fondamentale stare al fianco del ‘nostro’ Teatro per permettergli di continuare a essere un insostituibile riferimento culturale». Anche gli Amici del Regio continuano a essere con orgoglio al fianco del Teatro che, in particolare adesso con iniziative come Regio ALive, può allargare virtualmente all’infinito la platea del suo pubblico diventando ancora di più un “Teatro per tutti”.
Tutti gli streaming sono realizzati in collaborazione con il Consorzio TOP-IX, un internet exchange che è nostro streaming partner.

Regio ALive è un’operazione che richiede un complesso gioco di incastri per conciliare le esigenze artistiche e i protocolli Covid, che impediscono la presenza in teatro di compagini numerose. Sono stati quindi individuati diversi ensemble che rispecchiano le varie anime dell’Orchestra e del Coro, per portare nelle vostre case programmi musicali che spaziano dal Seicento al Novecento.
I programmi si concentrano su alcuni gioielli che inanellano una piacevole “collana” della storia musicale. A cominciare dalla celeberrima sfilata, piena di humour e delicatezza, del Carnevale degli animali di Saint-Saëns, eseguito dall’Orchestra del Teatro Regio e rinnovato drammaturgicamente da un testo scritto appositamente per il Regio da Paola Mastrocola e che sarà recitato dall’attrice Olivia Manescalchi. Il Coro sarà impegnato in due appuntamenti: uno con famosi cori tratti da opere di Donizetti, Ponchielli, Bellini, Verdi e Mascagni, l’altro con ricercate pagine romantiche di Schumann, Brahms e Fauré. Doppio impegno anche per l’Orchestra d’Archi, prima con due perle di Mozart (Divertimento K 136) e Dvořák (Serenata in mi maggiore), poi con toccanti composizioni di Mascagni (Intermezzo da Cavalleria rusticana), Mahler (Adagietto), Mendelssohn (Sinfonia per archi n. 10) ed Elgar (Sospiro op. 70). Molto accattivanti anche i due programmi dell’Ensemble Fiati e Percussioni, che esegue pagine virtuosistiche di Brahms e Richard Strauss, e poi la Prima Sinfonia di Beethoven – nel 250° anniversario della nascita – e le Ouverture delle ultime tre, immortali opere di Mozart: Così fan tutteLa clemenza di TitoIl flauto magico. Alla guida delle formazioni sono direttamente coinvolti, oltre al Direttore del coro Andrea Secchi, artisti del Teatro Regio, dal Primo violino Stefano Vagnarelli ai maestri collaboratori Giulio Laguzzi e Andrea Mauri.

Non ci sarà però solo musica nei concerti del Regio ALive, anzi, vi faremo partecipare alle nostre vite, seguendo tutte le fasi di un concerto, dalle prime prove al palcoscenico; dalla realizzazione di una scenografia al montaggio di uno spettacolo. Entrerete a far parte della “famiglia Regio” perché ci mancate molto, e ci auguriamo che accompagnarci nel nostro lavoro quotidiano vi renderà più partecipi di quel magico impasto che, lievitando a poco a poco, crea la vita di un grande teatro.

Regio ALive rientra nell’iniziativa #apertinonostantetutto, lanciata dall’Anfols e alla quale hanno aderito le Fondazioni lirico-sinfoniche italiane, che prevede una ricca Stagione in streaming dai siti web e dalle pagine Facebook dei Teatri, nonché sulla web tv dell’Anfols (anfols.it/webtv) e sul sito dell’Ansa (ansa.it).

A supporto di Regio ALive abbiamo anche organizzato una campagna di fundraising, #regioalive, che condivideremo sui social media, coinvolgendo personalità torinesi con diversi background, attenti alla cultura, all’arte, alla bellezza e con un profilo internazionale. I testimonial, che hanno generosamente aderito alla campagna, sono stati ritratti in abiti eleganti dal fotografo islandese Oddur Thorisson all’interno del Teatro. A partire da queste foto, lanciamo una challenge social agli spettatori da casa, invitandoli a donare e a prepararsi a guardare gli streaming vestiti come se dovessero venire al Regio, fotografandosi e taggando @teatroregiotorino.
Stiamo contemporaneamente lavorando alla Bohème di Puccini, per la quale vorremmo con tutto il cuore avervi seduti in platea per vedere il nuovo allestimento, creato dai registi Paolo Gavazzeni e Piero Maranghi a partire dalle scene originali di Hohenstein per la prima edizione assoluta del 1896. Se non ci sarà permesso aprire il Teatro, porteremo anche La bohème nelle vostre case.

Regio ALive è gratuito, grazie alla fondamentale partnership di Intesa Sanpaolo e al sostegno di Italgas per il concerto inaugurale del 27 novembre e agli Amici del Regio per il concerto del 4 dicembre, ma è noto a tutti che per la cultura, come per molti settori, è un momento molto arduo. Quindi, se vi piace l’idea di vedere i nostri streaming e se volete continuare a seguirli, potete darci anche il vostro prezioso supporto facendo una donazione libera o donando i voucher Covid. In entrambi i casi è possibile sfruttare i vantaggi dell’Art Bonus, che comportano una detrazione dalle imposte fino al 65% dell’importo erogato. Il Teatro Regio vi ringrazierà uno a uno.

Alle problematiche inerenti all’emergenza Covid-19, per il Regio se ne aggiungono purtroppo altre legate alle annose difficoltà economiche. Il Commissario straordinario Rosanna Purchia e il Direttore generale Guido Mulè stanno lavorando senza sosta alla creazione di un nuovo e più efficace modello organizzativo, e alla ricerca di soluzioni per la ristrutturazione del debito che grava sulla nostra Fondazione, sempre in stretto contatto con le Istituzioni e con i Soci Fondatori del Teatro Regio, che continuano a partecipare attivamente al suo processo di trasformazione. Non potranno mancare i sacrifici ma, nel corso di una storia che è iniziata nel 1740, non saranno purtroppo i primi: il Teatro Regio continua a essere ancora qui, dopo guerre, cambi di regime, incendi e ricostruzioni, e continua a voler essere il Teatro della Città e dei suoi cittadini, uno dei luoghi simbolo della cultura di una città e di una regione.
Quindi, anche questa volta, stringeremo i denti e, con coraggio e con passione, per amore del nostro lavoro e del nostro pubblico andremo oltre il consueto, il già fatto, il già detto e oseremo con la fantasia. In quest’ottica, ogni lavoratore del Teatro diventerà un #AmbasciatoreRegio, quindi non stupitevi, cari Abbonati, se riceverete una telefonata dal primo violino o dal tecnico di palcoscenico, dal commissario Purchia o dalla sarta, non siete su Scherzi a parte, siamo veramente noi, perché vogliamo in tutti i modi tornare ad avere un contatto diretto con il nostro pubblico.

In attesa degli sviluppi legati all’emergenza sanitaria, il Regio non si ferma e continua ad andare avanti con la programmazione artistica, nel rispetto delle regole e con la voglia di dare il meglio al proprio pubblico. Per questo, vogliamo già fissare un nuovo appuntamento entro il 10 dicembre per mantenere teso il filo rosso che ci lega.
Per seguire i nostri streaming, sarà sufficiente entrare nella home page del sito del Regio www.teatroregio.torino.it.
 
Calendario dei concerti in diretta e  registrati
27 novembre ore 18   live             Orchestra del Teatro Regio (Saint-Saëns)
 4 dicembre ore 18     live             Coro del Teatro Regio (Donizetti, Bellini, Verdi, Mascagni)
 5 dicembre ore 18      registrato      Ensemble di Fiati e Percussioni del Teatro Regio (Brahms, Strauss)
 6 dicembre ore 18      registrato      Concerto a sorpresa
11 dicembre ore 18    live              Orchestra d’Archi del Teatro Regio (Mozart, Dvořák)
12 dicembre ore 18     registrato      Coro del Teatro Regio (Fauré, Schumann, Brahms)
13 dicembre ore 18     registrato      Ensemble di Fiati e Percussioni del Teatro Regio (Beethoven, Mozart)
18 dicembre ore 18     registrato      Orchestra d’Archi del Teatro Regio (Mascagni, Mahler, Mendelssohn)

 
Torino, 27 novembre 2020

Monique Veaute presenta il primo del suoi Festival di Spoleto. Routine soltanto routine, senza l'inventiva del fondatore al quale Lei va dicendo di volersi ispirare

  Con due storici accordi di collaborazione quinquennale con la Budapest Festival Orchestra diretta da Iván Fischer e l'Orchestra dell'Accademia di Santa Cecilia guidata da Antonio Pappano, riparte dichiaratamente dalla musica il 64/o Festival dei due Mondi di Spoleto, il primo firmato dalla neo direttrice Monique Veaute, in programma dal 24 giugno all'11 luglio 2021. "La musica sarà il 60% del programma", racconta lei dopo aver presentato le sue linee d'intenti ieri al cda e ricordando l'intuizione visionaria dello storico fondatore della rassegna, Giancarlo Menotti. Entrambe le orchestre saranno in residenza al festival per cinque stagioni, "passo fondamentale per realizzare nuove e originali produzioni". In particolare, il Maestro Fischer, che a Menotti deve uno dei primi premi della sua carriera a Londra nel 1977, dirigerà la Budapest Festival Orchestra nel concerto inaugurale del 25 giugno con pagine di autori francesi come Milhaud, Satie e Ravel. Ma l'idea, dice il Maestro, "è riempire tutta Spoleto di musica durante la mia residenza" con piccoli gruppi di musicisti in cortili, piazze e spazi da riscoprire. Al direttore Antonio Pappano e a Santa Cecilia è affidato il gran finale dell'11 luglio, con le suggestioni da mille e una notte delle musiche di Rossini, Fazil Say e Rimsky-Korsakov. Ma i progetti, fa intuire il presidente Michele Dall'Ongaro, sono tanti e coinvolgeranno "tutta l'Accademia, compresi i 1.200 ragazzi dei cori e orchestre giovanili". "Avremo poi un'opera lirica e grande spazio al teatro musicale", aggiunge la Veaute, puntando "alle coproduzioni perché voglio far circolare il nome del Festival di Spoleto nel mondo. Dobbiamo diventare un grande partner internazionale cui affiancarsi". Il programma sarà presentato "a marzo al Mibact". Tra i progetti futuri, anche "un Museo del Festival". (ANSA).


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Lo aveva già annunciato in estate quando è passata la sua candidatura a direttore artistico, con l'Orchestra di Budapest e Santa cecilia;  in loro compagnia, s'era presentata ai suoi datori di lavoro spoletini, annunciando 'grandi cose'.

Da questo primo annuncio si capisce che Lei, che dichiara di voler riportare la musica al centro, di musica capisce assai poco, tanto che si illude (e pensa di illudere anche noi!) che portando due formazioni di prestigio per le serate inaugurale e di chiusura, ha fatto bingo. I programmi sono senza senso.

 Le diamo ancora qualche mese nella speranza di vedere nel dettaglio il resto del porgramma e di ripensare il nostro 'povero' ma 'preciso' giudizio negativo sulla partenza della sua gestione.

 Ci deve dire quali saranno le 'nuove e geniali produzioni che intende realizzare' abche co questi primi due partners.( P.A.)

Arena di Verona lancia Web TV

 Streaming live dal Teatro Filarmonico in diretta e WebTV on demand con progetti a sostegno della cultura musicale italiana a partire dal 28 novembre, con i Carmina Burana diretti da Ezio Bosso, sono il nuovo progetto della Fondazione Arena di Verona che potenzia la sua presenza virtuale in attesa di poter tornare finalmente con il pubblico in presenza.

 

Dopo la chiusura forzata per il Coronavirus, è stato potenziato al massimo il live streaming dal Filarmonico, che continua a produrre arte in stretto accordo con i complessi artistici; un accordo con il Gruppo Editoriale Athesis prevede l'utilizzo anche della televisione veronese TeleArena in chiaro, in collaborazione con Fondazione Cariverona, Aulss 9 Scaligera, l'Assessorato alle Politiche sociali del Comune di Verona e Banco Bpm.

Il 28 novembre alle ore 12.00 debutterà la versione on demand della webTV con un palinsesto che inaugura con la serata dei Carmina Burana del 2019, diretti da Ezio Bosso, con i solisti Ruth Iniesta, Raffaele Pe e Mario Cassi, che registrò il record sinfonico delle ultime sei stagioni con 13.555 spettatori, disponibile al costo di 9,90 euro per singolo accesso e disponibile almeno per un anno. I Carmina Burana saranno trasmessi anche in chiaro esclusivamente per il pubblico del territorio veronese.

 

I proventi derivanti dai diritti dovuti al Maestro Bosso, per volere della famiglia saranno devoluti ad Aiam (Associazione Italiana Attività Musicali), associazione che raccoglie cento fra le principali istituzioni italiane della concertistica, dei complessi strumentali, della loro formazione e promozione, al fine di poter sostenere il settore musicale in tutt'Italia.

Il palinsesto della nuova webTV, realizzata con il contributo di Unicredit, ogni mese sarà arricchito da un titolo del grande repertorio areniano. In programma, per il 2021, anche l'inserimento di nuovi contenuti: il dietro le quinte della straordinaria e complessa macchina areniana, i racconti dei protagonisti, le curiosità del palcoscenico. (ANSA).

giovedì 26 novembre 2020

Coronavirus, Bollettino dal fronte dei contagi aggiornato a giovedì 26 novembre 2020

 Questo in Italia, il bollettino di giovedì 26 novembre del Ministero della Salute. I nuovi positivi registrati nelle ultime 24 ore in Italia sono 29.003 con 232.711 tamponi (ieri erano stati 25.853 con 230.007 tamponi). 822 i morti (ieri erano stati 722), un altro dato altissimo, il terzo più alto dallo scorso 30 marzo. La percentuale di tamponi positivi sul totale è del 12,46%. Con 24.031 dimessi/guariti in più nelle ultime 24 ore, gli attualmente positivi risalgono leggermente a 795.845 (4.148 in più rispetto a ieri, quando c'era stato un calo di 6.689 unità). 

 Il totale dei morti da Covid-19 sale a 52.850. Il numero totale dei casi è di 1.509.875 dall'inizio della pandemia di Sars-CoV-2. Degli 822 morti di oggi 207 vengono dalla Lombardia, 72 da Piemonte, Toscana e Veneto e 69 dal Lazio. La Lombardia resta la regione più colpita con 5.697 nuovi positivi, seguita da Veneto (3.980), Campania (3.008), Piemonte (2.751), Lazio (2.260) e Emilia Romagna (2.157). Solo la Val d’Aosta (44) sotto i cento casi.

 LA SETTIMANA: CONTAGI IN CALO DEL 22,3% Lo scorso giovedì, 19 novembre, i nuovi positivi erano stati 36.176 (con 250.186 tamponi e 653 morti). Questa settimana (lunedì-giovedì) i casi in più sono dunque 101.018, quasi trentamila in meno rispetto alla scorsa settimana quando i nuovi positivi erano stati 130.004 (-22.3%). In calo però anche il numero dei tamponi, 800.322 questa settimana mentre la scorsa settimana erano stati 846.141 (-5,4%). 

Qualcosa si muove in Rai. Sospeso 'Detto fatto'

 "Non volevo certo insegnare alle donne a fare la spesa, voleva essere una risata in un momento difficile. Da tutto ciò si è scaturito un polverone, la cosa più brutta è proprio stata come è venuta fuori la mia persona", ha raccontato in un'intervista a FanPage Emily Angelillo, che spiega che la sua professione principale è quella di ballerina, insegnante e coreografa. Alcune allieve da lei formate hanno vinto competizioni importanti, hanno partecipato a programmi televisivi, tutto per ribadire che la pole dance è uno sport e lei è una professionista.


A Buenos Aires attesi oltre un milione di persone per rendere omaggio alla salma di Maradona. Distanziamento, mascherina...

 Alla camera ardente di Diego Armando Maradona, nel palazzo presidenziale della Casa Rosada a Buenos Aires, il governo argentino si aspetta una partecipazione "massiccia". Si prevede, infatti, che un milione di persone renderà omaggio alla stella del calcio mondiale.

 Fonti ufficiali argentine hanno confermato che la camera ardente sarà "aperta alla popolazione" giovedì, "probabilmente nel pomeriggio", e che sarà allestita nella sala d'ingresso della sede del governo attraverso l'entrata della calle Balcarce numero 50. 

 L'ultimo saluto alla stella del calcio mondiale, nel palazzo presidenziale argentino, potrebbe durare dai due ai tre giorni, a seconda del flusso dei partecipanti. 

 Diversi ministeri lavorano al coordinamento dell'evento, che avviene nel pieno della pandemia di Covid-19, con l'installazione di postazioni sanitarie e cordoni di sicurezza per gestire la folla. 

Trovato il motore che fa brillare le stelle. Lo fabbrica l'universo stesso

  Trovato il motore che fa brillare le stelle nell'universo, soprattutto quelle che hanno una massa maggiore rispetto a quella del Sole e che sono le più numerose. E' stato possibile grazie ai neutrini, le particelle capaci di attraversare la materia e che dal cuore del Sole hanno raggiunto il rivelatore dell'esperimento internazionale Borexino, nei Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn). Il risultato, che ha conquistato la copertina della rivista Nature "è di valore storico", rileva l'Infn.

 

"Per la prima volta sappiamo come e perché le stelle brillano", ha detto all'ANSA il 'papà' dell'esperimento Borexino, Gianpaolo Bellini, dell'Università di Milano e ricercatore dell'Infn. Borexino è un esperimento che parla italiano, con un contributo dell'università di Princeton e il cui principale finanziatore è l'Infn, con l'americana National Science Foundation (Nsf) e alcune agenzie tedesche.

Circa tre anni fa le misure dei neutrini solari avevano dato un quadro completo delle reazioni di fusione nucleare fra protoni che avvengono nel Sole e che producono il 99% dell'energia solare. "Sono le reazioni che producono nel Sole temperature fino a un milione mezzo di gradi e che impediscono alla nostra stella di implodere". Restava da scoprire l'origine del restante 1% dell'energia, generato da reazioni fra carbonio-azoto-ossigeno (Cno), ed è quello che è riuscito a vedere oggi l'esperimento. Se per il Sole questo ciclo ha un ruolo secondario, nelle stelle di grande massa è il più diffuso. (ANSA).


mercoledì 25 novembre 2020

Il senso del misura e della decenza. Da Maradona a 'Detto Fatto' di Rai 2

 Ieri è morto a Buenos Aires, Argentina, Diego Armando Maradona, il più grande calciatore di tutti i tempi. Strepitoso col pallone, un disastro nella vita. Pace all'anima sua!

 Giusto il dolore dei fans per il campione morto a soli 60 anni. L'Argentina espone il feretro alla Casa Rosada per tre giorni, durante i quali ha dichiarato anche il lutto nazionale.

 Sui giornali di oggi gli oltre 700 morti per Covid in Italia sono finiti a piè di pagina, mentre la foto, a grandezza naturale del fantasioso calciatore campeggia, accompagnato da didascalie del tipo: Maradios  ( Il Giornale) o L'Assoluto (Corriere dello Sport)

Si è perso il senso della misura.

E l'altro ieri, alla vigilia della 'Giornata mondiale  contro la violenza sulle donne'- la coincidenza ha reso quello scivolone inammissibile - in quella trasmissioncella di varia idiozia che è 'Detto Fatto' di Rai 2 (divertire  gli italiani, come dichiara la Rai, non vuol dire involgarirli), si è voluto mostrare ai telespettatori come una ragazza può essere sensuale anche quando fa la spesa al supermercato, spinge il carrello, si abbassa per raccogliere da terra un prodotto che le è caduto o si tende per prendere un altro prodotto in alto negli scaffali. Insomma come una mannequin si adopera per sembrare m... 

Quel video insulso e da censura è stato mostrato anche da altre trasmissioni, per sottolinearne non solo la inopportunità ma l'eccessiva volgarità, anzi l'indecenza. Ora si attende  qualche provvedimento Rai per dimostrare ai telespettatori che  il servizio pubblico non è finito nella m...


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                 ( da IL GIORNALE, di  Novella Toloni)

Un post completamente nero a corredo di un lungo messaggio di scuse. Bianca Guaccero ha deciso di rompere il silenzio così dopo la bufera mediatica delle ultime ore. Il tutorial sulla spesa sexy andato in onda a Detto Fatto su Rai2 ha travolto lei, gli autori e tutto l'entourage del trasmissione. La foto pubblicata sulla sua pagina Instagram è nera come la giornata vissuta da Bianca Guaccero e dal programma, che oggi non è andato in onda per vari motivi.

Una questione talmente scottante che la Rai ha deciso di rimuovere la puntata del 24 novembre di Detto Fatto dalla piattaforma on demand Raiplay. Il tutto mentre i vertici di viale Mazzini hanno aperto un'indagine interna per verificare responsabilità varie sull'ideazione e la messa in onda del tutorial incriminato. Così dopo le parole dell'amministratore delegato della Rai Fabrizio Salini - che ha parlato di "episodio gravissimo che nulla ha a che vedere con lo spirito del Servizio Pubblico e con la linea editoriale di questa Rai" - a parlare è stata Bianca Guaccero.

La conduttrice ha affidato al web un lungo messaggio di scuse dove ha cercato di fare chiarezza sull'intento degli autori: "Chiedendo scusa a tutti, per la superficialità con cui è stata gestita questa situazione da parte di tutta la nostra squadra. Sono certa della buona fede del gruppo autorale che lavora da mesi, cercando di confezionare, con grandissima fatica, un programma dignitoso e allegro nonostante tutte le difficoltà della situazione pandemica che stiamo vivendo".

Bianca Guaccero ha chiarito che il tutorial andato in onda avrebbe dovuto avere un taglio comico e surreale, ma che così non è stato recepito dal pubblico: "Il tutorial in questione doveva aderire a dei toni comici e surreali, da non prendere sul serio, ma che stavolta ci sono venuti male. Perciò mi scuso io a nome di tutta la mia squadra, con tutte quelle persone che si sono sentite colpite da questo triste siparietto. Come sempre ho fatto nella mia vita, mi adopererò affinché tutto questo non succeda mai più".

La conduttrice pugliese, pur confermando che in onda è andato un "triste siparietto", ha ribadito la sua assoluta buona fede di donna che da sempre si batte per la difesa della categoria femminile, cercando di abbattere muri di pregiudizii e stereotipi: "Ma sono la conduttrice di un programma e mi prendo parte della responsabilità di ciò che è accaduto".


L'informazione non può che essere LIBERA

 

Libertà dei media, il Parlamento Ue: «No a tentativi di soppressione di critica e pluralismo»

 

In una risoluzione non legislativa approvata con 553 voti favorevoli, l'Eurocamera esprime profonda preoccupazione per l'indipendenza dei mezzi di informazione del continente e denuncia le violenze, gli abusi e la pressione cui devono far fronte i giornalisti.
Magdalena Adamowicz, relatrice della risoluzione approvata dal Parlamento Ue
Foto: European Union 2020

Il Parlamento europeo esprime profonda preoccupazione per lo stato della libertà dei media nell'Ue e denuncia le violenze, gli abusi e la pressione cui devono far fronte i giornalisti. In una risoluzione non legislativa, approvata con 553 voti favorevoli, 54 contrari e 89 astensioni, l'Eurocamera «condanna i tentativi dei governi di alcuni Paesi dell'Unione di ridurre al silenzio i media critici e indipendenti e di compromettere la libertà e il pluralismo dei media». Gli eurodeputati sono particolarmente preoccupati per lo stato dei media di servizio pubblico in alcuni paesi, dove questi sono diventati «un esempio di propaganda filogovernativa».

Nel testo approvato si sottolinea che la libertà, il pluralismo e l'indipendenza dei media e la sicurezza dei giornalisti sono elementi fondamentali del diritto alla libertà di espressione e di informazione e sono essenziali per il funzionamento democratico dell'Unione europea. Il testo evidenzia che «la libertà dei media ha subito un deterioramento negli ultimi anni» e che «l'epidemia di Covid-19 ha aggravato tale deterioramento».

Infine si chiede una migliore protezione per i giornalisti, in particolare per le donne, ma anche di potenziare il quadro giuridico per prevenire e contrastare l'incitamento all'odio online. Non da ultimo si sottolinea che il denaro dell'Ue non può essere speso per i media controllati dallo Stato o per la propaganda politica. (Ansa)