Lo aveva anticipato quell'intellettuale di Casalino: a gennaio - dopo la Finanziaria - il Governo farà un repulisti nei ministeri e nelle istituzioni pubbliche, mandando a casa di tutti coloro - i manager al vertice - che si fossero messi di traverso al Governo del cambiamento.
Evidentemente Casalino non era ben informato, perché il repulisti è cominciato ben prima, già qualche settimana dopo l'insediamento del Governo. Forse l'uomo-comunicazione del governo Conte voleva dire che a gennaio il repulisti avrebbe avuto una accelerazione, portandolo al compimento.
In effetti i cambi al vertice operati dal 'Governo del cambiamento' sono già a buon punto. Appena insediatosi ha mandato a casa i vertici di Ferrovie sostituendoli con amici, stesso discorso per Cassa Depositi e Prestiti, ci hanno provato più volte con Boeri all'Inps, ma lui ancora sta lì ed è deciso a restarci fin quando non termini il suo mandato - dunque niente dimissioni ( è uno dei pochi vertici che non possono sostituire se l'attuale non si dimette); hanno proceduto a sostituire il vertice dell'Istat - e d'ora in avanti non sapremo più se il monitoraggio regolare che l'Istituto fa sul paese sia affidabile o no.
Fra gli altri cambi al vertice l'ultimo, in ordine di tempo, dopo quello in Rai, è stato all'Agenzia spaziale, dove hanno mandato via uno scienziato e messo al suo posto un generale dell'Aeronautica. E Salvini che dice? Non ne sa nulla, se ne è occupato Bassetti, lui non c'entra. Povero!
Circola una barzelletta che riguarda quel macchietta di Toninelli: non ditegli che anche gli obelischi hanno un vertice, sarebbe capace di cambiarli tutti, magari arrotondandoli con l'applicazione di una palla anzi di un pallone gonfiato su in cima. E così almeno quel vertice non dovrà esser cambiato, perché eliminato una volta per tutte. E finalmente Toninelli potrà dormire sonni tranquilli.
Nessun commento:
Posta un commento