1868,
14 novembre. Rossini
è morto ieri. Questo fu il grande e doloroso avvenimento della sera.
Egli non apparteneva al nostro paese, ma, se la Francia non era la
sua patria di nascita, era però la sua patria d'elezione...Rossini,
il grande compositore, è l'eguale di Lamartine e di
Chateaubriand...La storia dirà qual posto egli occupi come genio
musicale e come genio veramente umano, capace di tutto abbracciare
nella meravigliosa pieghevolezza della sua vasta intelligenza. Essa
dirà Rossini, come noi diciamo Dante, Shakespeare, Molière, Goethe.
( France,
14 novembre 1868)
***
La
mattina del sabato, 14 novembre, si preparò la camera mortuaria. Il
Maestro riposava nel sonno eterno con una corona di alloro in
fronte ed un ramoscello di bosso benedetto sul cuore. I lineamenti
del volto, che la malattia non aveva alterati, la plasticità di
quella calma assoluta in cui la morte avvolge tutto ciò che ha
toccato, colpiva specialmente l'aspetto dantesco del profilo. Gustavo
Doré, avvertito dal fratello, venne immediatamente e prese subito
due schizzi, uno di fronte, l'altro di profilo, degni ambedue del suo
nome. L'imbalsamazione ebbe luogo il lunedì 16, secondo il processo
Falcony, consistente nell'iniettare nelle arterie, da un'incisione
fatta nel collo, un liquido speciale, destinato, a detta
dell'inventore, a preservare il corpo da ogni corruzione. Lo steso
inventore, assistito dal dott. D'Ancona, eseguì l'operazione, dopo
la quale però il volto del Maestro apparve molto depresso ed il
profilo perdé la serena purezza di linee conservata fino allora. La
stessa sera il corpo fu deposto nel feretro, che si componeva di una
doppia casa di legno prezioso, l'esterna guarnita di drappo nero,
ornato agli angoli di due galloni d'argento fissati su lla stoffa con
borchie cesellate. Sul coperchio brillava una targa d'oro, su cui si
leggeva a grandi lettere: Gioacchino
Antonio Rossini/ né à Pesaro le 29 fevrier 1792/ mort à
Passy-Paris le 13 novembre 1868
. Alle 7 della sera di lunedì 16, il feretro abbandonò Passy; fu
portato nella Chiesa della Maddalena e deposto in una tomba
provvisoria, in attesa del giorno dei funerali, che fu fissato per il
sabato successivo, 21 novembre. (Testimonianze
varie)
***
Le
richieste di ammissione ai funerali erano salite a quasi 5000, mentre
la Chiesa della Maddalena ne poteva contenere tutto al più 3000.
Gli organizzatori pensarono di effettuare i funerali nella Chiesa
della Trinità, molto più ampia e situata al termine della strada
d'Antin, non lontana dall'abitazione d'inverno del Maestro. Tuttavia,
per evitare un eccessivo affollamento di persone, che avrebbe reso
quella cerimonia quasi impossibile, fu necessario prendere
quest'ultima misura: le tessere erano munite di un timbro con le
parole:”Obsèques de Rossini”.
Intanto
si pensò a preparare la parte musicale del servizio religioso. Tutti
gli artisti presenti in Parigi offrirono il loro concorso. A tale
scopo fu istituito un apposito comitato, sotto la presidenza di
Auber. (Testimonianze
varie)
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