venerdì 29 aprile 2022

MITTELFEST 2022. Dal 22 al 31 luglio. 'IMPREVISTI'

 

Mittelfest 

2022

dal 22 al 31/7

#imprevisti

Alla vigilia del Natale 1915, tutto poteva aspettarsi Albert Einstein, tranne l’arrivo a casa di una lettera, spedita dal collega Karl Schwarzschild, che dal fronte, nel mezzo delle trincee, mandava le soluzioni alla recente uscita delle equazioni di relatività generale. Risposte del tutto impreviste, ma solo agli occhi di Einstein che leggeva, non alla mano di chi aveva scritto, Schwarzschild, la cui mente speculativa mai si era fermata, neppure dentro al bombardare interminabile della grande guerra. Così ci è dato oggi sapere, dal racconto che Benjamin Labatut fa della storia di Schwarzschild. Un pugno di calcoli inattesi, spuntati come fuori dal nulla. Questo aveva Einstein davanti a sé: motivo di turbamento e di profonda meraviglia.

La stessa sensazione avrebbe pervaso Berlioz, ad ascoltare la sentenza capitale pronunciata da uno straniero dall’aria bizzarra, tale dottor Woland, che agli stagni Patriaršie di Mosca, in un tramonto straordinariamente caldo della primavera 1918, blaterava di olio di girasole, di Annuška e di decapitazioni. Eppure, quel che sarebbe stato per Berlioz l’imprevisto fatale, si andava già preparando, passo dopo passo, a sua insaputa: perché Annuska camminava spedita, dopo che aveva comprato l’olio, quello su cui Berlioz sarebbe incautamente scivolato. Ancora quel misto di eccitazione e terrore si sarebbe poi ritrovato quella sera, racconta sempre Michail Bulgakov nel suo romanzo Il maestro e Margherita, nel direttore finanziario Rimskij, altro uomo stregato da Woland e compagnia, così come le signore e i signori accorsi al Teatro di Varietà. Lì, sul palco, al termine di una serie di prodigi, era sorta d’improvviso una strana boutique: una tenda, un istante, l’abito vecchio sostituito con l’ultimo grido alla moda. Rimskji avrebbe visto la massa sospirare all’apparizione della boutique, mettersi in fila titubante, passare dietro la tenda uno alla volta, gioire alla magia del nuovo look. Salvo poi ritrovarsi tutte e tutti, stupefatti, a urlare di vergogna nella notte moscovita, perché ridotti letteralmente in mutande, reggiseno e canotta: con Woland e compagnia erano spariti tutti i bei vestiti.

Eccoli gli imprevisti, che si preparano là dove i nostri occhi non notano, anche se vedono, là dove le nostre orecchie non intendono, anche se sentono, là dove il nostro corpo fa finta di nulla, anche se si trova nel mezzo degli eventi. Eccoli gli imprevisti, che arrivano a stravolgere consolidate abitudini e certezze troppo facili, con il loro vortice di rischi, dolori e, pure, opportunità.

Come carte da gioco che, coperte, nascondono il loro segreto, gli imprevisti sono tali soltanto per noi, sorprese o sorpresi al loro accadere: eppure, una volta che sono arrivati, è possibile dipanare il filo delle loro cause, ricostruire il loro lento prepararsi nel tempo. Intanto, però, siamo già alle prese con i loro effetti, con quel che di nuovo, nel bene o nel male, ci hanno lasciato.

Narrare imprevisti è, in sé, null’altro che un gioco, ma utile ad affinare i sensi, a guardare con più attenzione quel che avviene intorno a ognuna e ognuno di noi: un po’ per imparare a dare valore a ciò che spesso si trascura, un po’ per reagire nel modo migliore a ciò che, comunque, non si può prevedere. Perché la carta da gioco, ancora coperta, è come il gatto nella scatola di Schrödinger: solo al suo apparire ne conosci il reale valore. Prima sono tutte possibilità.

Giacomo Pedini, Direttore Artistico

Alla seconda edizione MITTELYOUNG, figlio di MITTELFEST, dal 12 al 15 maggio

 

Mittelyoung 2022

dal 12 al 15/5

Mitteyoung, il festival under 30 della Mitteleuropa, è stato una delle maggiori novità di Mittelfest 2021: alla sua seconda edizione è divenuto un appuntamento atteso e un unicum nel panorama europeo, per vedere una generazione in scena, e al contempo per dare un concreto aiuto produttivo ai giovani.

E infatti già stringe alleanze importanti come quella con Carinthischer Sommer Music Festival, e in particolare con il progetto under 30: CS under 30, di cui sarà ospitato uno spettacolo, tratto dalla selezione ristretta, a Mittelfest, mentre sarà ospitato a Villach in agosto uno spettacolo di musica tra i 3 vincitori di Mittelyoung.

La selezione degli spettacoli in scena nasce da un bando diffuso in tutti i Paesi della Mitteleuropa, che ha avuto esito in 148 proposte, successivamente sottoposte alla giuria di curatores under 30 composta da giovani provenienti da enti culturali e di spettacolo dell’area friulana, dello stesso Carintischer Sommer Music Festival, di SNG Nova Gorica, più i vincitori della passata edizione.

6 sono i Paesi rappresentati dalle opere prescelte (Italia, Paesi Bassi, Austria, Repubblica Ceca, Lituania, Germania), quasi tutte in prima assoluta. I temi proposti sono principalmente quelli dell’ambiente, della fluidità dei generi, delle radici e del futuro, e del viaggio che sta tra queste due polarità.

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Teatro Regio di Torino. Bilancio 2021: avanzo di gestione di oltre 3 milioni di Euro ( Comunicato Ufficio stampa Regio di Torino). Con una postilla di Pietro Acquafredda

Si è tenuto oggi, venerdì 29 aprile 2022, il Consiglio di Indirizzo della Fondazione Teatro Regio di Torino per approvare il bilancio consuntivo 2021. Al Consiglio, presieduto dal Sindaco di Torino Stefano Lo Russo, hanno partecipato il Direttore Generale Guido Mulè, che ha presentato e illustrato i risultati del 2021, e il Collegio dei Revisori. Era presente anche il Sovrintendente Mathieu Jouvin.


La Fondazione Teatro Regio di Torino chiude il Bilancio 2021 con un avanzo di gestione di 3.270.479 euro in parte riferibile a componenti straordinarie legate al completamento delle azioni di risanamento.
I ricavi gestionali hanno fortemente risentito delle chiusure dei Teatri e delle capienze ridotte dei luoghi di spettacolo, ma hanno fatto registrare un successo importante del Regio Opera Festival e di Regio Metropolitano, che hanno registrato più di 40.000 spettatori.

Il Consiglio ed il Collegio dei Revisori hanno dato atto delle importanti azioni di risanamento che hanno consentito un fondamentale riequilibrio economico, patrimoniale e finanziario e il regolare assolvimento attuale e prospettico di tutte le obbligazioni.

In particolare va segnalato un sostanziale irrobustimento della situazione finanziaria che è migliorata grazie all’importante incasso di crediti pregressi, e in parte allo stralcio parziale di debiti verso i fornitori. L’approvazione del Piano di Risanamento, il cui iter è nella fase finale di approvazione da parte dei ministeri competenti, e la concessione del relativo finanziamento contribuiranno a rafforzare definitivamente il predetto equilibrio finanziario.

È proseguita l’opera di contenimento dei costi generali, che si sono attestati sui dati del 2020, nonostante la piena attività che invece ha caratterizzato quasi tutto il 2021. Inoltre, sono state messe in atto azioni di efficientamento dei costi indiretti di commessa, resi possibili grazie all’introduzione e alla implementazione di uno strutturato sistema di controllo di gestione.

La prima tranche dei lavori di miglioramento delle tecnologie di palcoscenico – finanziato dal MIC – si è chiusa nei tempi previsti a gennaio 2022, mentre la seconda parte avrà termine a ottobre di quest’anno.
La dotazione organica approvata in questi giorni, contribuirà a dotare stabilmente il Teatro delle necessarie competenze sia sotto il profilo artistico sia sotto quello tecnico-amministrativo.

È inoltre arrivata dal Ministero della Cultura la comunicazione di ammissione al finanziamento “Fondo Cultura” del progetto del Teatro Regio “Memo Regio”, presentato dall’ex Commissario Straordinario Rosanna Purchia, destinato a rendere sempre più fruibile il patrimonio storico del Teatro strutturandone in modo solido la gestione e la valorizzazione degli archivi.

Il Consiglio di Indirizzo e il Collegio dei Revisori hanno lavorato in un clima costruttivo e con piena condivisione di intenti ed esprimono grande soddisfazione per i risultati ottenuti e un ringraziamento al Direttore Generale Guido Mulè per il lavoro svolto e l’opera di grande risanamento posta in essere nel corso di questo periodo.

Il Direttore generale Guido Mulè ha dichiarato: «Il 2021 è stato un anno tremendamente difficile e complicato, ma ha dimostrato – al di là degli importanti e oggettivi risultati economici raggiunti –, come la flessibilità operativa e la capacità di adattamento sono state competenze distintive dei lavoratori della Fondazione, un valore aggiunto su cui costruire il Teatro del domani".

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Ma allora questo Guido Mulè, di professione commercialista e fratello del sottosegretario Giorgio, è bravo! Tanto bravo da chiudere un bilancio con un avanzo di gestione, certo non dimenticando che  il teatro è stato chiuso per qualche tempo per lavori ed anche per le regole pandemiche e quindi una volta pagati i dipendenti  non c'erano cachet per artisti ospiti da pagare o allestimenti.  Mentre il Ministero ha continuato ad erogare i Fondi FUS come sempre.
Si aggiunga che per molto tempo è mancato anche il sovrintendente. Insomma una serie di motivi per cui l'avanzo di bilancio si è fatto consistente, senza subire mancanze a causa dell'aumento, pare eccessivo, di stipendio di Guido Mulè, aumento contestato.
 Alla contestazione dello stipendio se ne è aggiunta una seconda contro l'eventualità che fosse lui nominato sovrintendente, come avrebbe voluto Rosanna Purchia, sua protettrice ( se lo era portato appresso da Napoli, se non andiamo errati) mentre non lo voleva né il sindaco - del quale la Purchia è diventata assessora - e neppure pare il teatro.
Si aggiunga infine che di recente c'è stata una inchiesta al Regio ( e non ci riferiamo a quella relativa a Graziosi & C.) ma riguardante più direttamente Mulè; e in questo caso Salvo Nastasi, il 'grande &grosso' direttore generale del ministero, che era stato lo sponsor principale della Purchia a Napoli, ha fatto capire di non condividere più l'azione della Purchia  (speriamo di aver capito bene noi, invece).
 Insomma un pasticcio che potrebbe essere cancellato dal miracolo del bilancio che Mulè è riuscito ad ottenere. 
Sarebbe stato abbastanza inconcepibile, diciamolo pure, che non l'avesse ottenuto in una situazione in cui il teatro non ha prodotto che pochissimo. Adeso che succede?
Mandano via  il nuovo sovrintendente appena nominato e fatto venire da Parigi, e ci mettono al suo posto, con la medaglia della buona gestione sul petto, Mulè Guido? (P.A)

Il Donbass non ci basta più - afferma il direttore del Centro di Ricerche Geopolitiche russo che fornisce dati e studi al Ministero della Difesa di Putin. Il regime di Kiev avrebbe dovuto dichiarare la resa

 Se l'Ucraina "non sarà denazificata e demilitarizzata fino in fondo, l'operazione militare speciale verrà ricordata come un fallimento". Lo ha detto Dmitry Rodionov, direttore del Centro di ricerche geopolitiche dell'Istituto dello Sviluppo innovativo di Mosca, che fornisce studi e analisi al ministero della Difesa russo. "Bisogna solo andare avanti, anche perché la semplice liberazione del Donbass ormai è superata dagli eventi e dall'ostinazione del regime di Kiev nel procrastinare la resa". Secondo Rodionov, "l'Ucraina del sud deve rientrare in uno spazio russo, vedremo poi con che formula. La parte occidentale va lasciata al suo destino. Non si tratta più d'impedire all'Ucraina di entrare nella Nato, ma di creare una nuova nazione che ci protegga dalle manovre occidentali".

Scienziati ucraini accolti nei laboratori europei ( Euronews)

 Si chiama TJ II, è un dispositivo di fusione nucleare termodinamica per ottenere energia pulita e si trova al Ciemat, il Centro per le ricerche energetiche, tecnologiche e ambientali di Madrid. A lavorarci, da un mese ci sono due scienziati ucraini, Oleksandr Kozachok eOleksandr Chmyga: fino a qualche settimana fa erano costretti a passare più tempo nei rifugi sotterranei che in laboratorio.

 "Diverse volte al giorno - racconta Kozachok - a volte per tutta la notte, dovevamo restare nel seminterrato della nostra sede, mentre cadevano le bombe".

I centri di ricerca ucraini sono rinomati nella fisica e nell'ingegneria: e in molti avevano legami con le università del resto d'Europa, che ora stanno mettendo a disposizione posti per i ricercatori che sono in grado di lasciare il paese.

Il centro di Kharkiv dove Kozachok e Chmyga lavoravano, ad esempio, ha collaborato per decenni proprio con il Ciemat di Madrid: il che ha reso molto più facile il loro trasferimento.

 "Abbiamo Condizioni di lavoro ottime qui in Spagna - dice Chymga - ma ora abbiamo in effetti anche delle ottime condizioni di vita"

A volerli a Madrid è stato soprattutto il direttore del Laboratorio nazionale di fusione del Ciemat, Carlos Hidalgo: "Certamente vivono una situazione estrema - racconta - perché hanno parenti in Ucraina, ma credo che nell'ultimo mese da quando sono arrivati in Spagna abbiamo visto un miglioramento nel loro stato d'animo".

 Per tirar fuori dai teatri di guerra scienziati e ricercatori, di recente è stata creata anche una piattaforma che permette loro di cercare lavoro in diverse parti del mondo. Si chiama Science for Ukraine ed è un'idea è nata da una cordata di scienziati di diversi paesi".

"In realtà è facile aiutarli a trasferirsi" spiega Albert Palou, coordinatore per la Spagna del progetto. "Hanno ottimi curricula, alla fine sono persone estremamente competenti. Uno dei ricercatori che abbiamo portato a Madrid ha già ricevuto un'offerta per entrare in uno dei migliori centri del mondo, in Svizzera, nel suo campo".

 Ma a complicare le cose c'è la legge marziale, che in Ucraina al momento permette solo agli uomini oltre i 60 anni e alle donne di lasciare il paese. E i ricercatori purtroppo non fanno eccezione

Piazza Pulita (LA 7). SHOW DEL PACIFISTA MICHELE SANTORO ( da Il Giornale, di Orlando Sacchelli)

 I talk show, si sa, puntano prima di tutto a una cosa: fare ascolti. E così funzionano bene gli Orsini di turno. Non conta molto l'informazione che viene data ai cittadini-telespettatori, la cosa che più interessa è lo "scontro" che suscitano gli ospiti di turno, in altre parole la "spettacolarizzazione". Anche sulla guerra. A Piazza Pulita, su La7, è andato in onda l'ennesimo battibecco acchiappa audience. Protagonisti Michele Santoro e Paolo Mieli. Tra i due è nato un duello molto acceso, un vivace botta e risposta in cui il conduttore, Corrado Formigli, ha faticato a inserirsi. O forse non ha voluto farlo.

Si discuteva di armi e di Ucraina. A un certo punto del dialogo Santoro, che già si è espresso, nelle ultime settimane, su posizioni ultrapacifiste (al punto da arrivare quasi a negare, senza mai dirlo apertamente, il diritto all'Ucraina di difendersi), ha chiesto a Mieli: "Tu vuoi un maggiore invio di armi o che la guerra si fermi? Fammi capire, vuoi più armi?". Mieli risponde laconico: "Sì". E Santoro, soddisfatto della risposta, che si aspettava, ribatte: "Sì? Ed io no... questa è la differenza fra me e te, fondamentale". Poi si riaggancia a un discorso iniziato poco prima e replica all'ex direttore del Corriere: "Noi non abbiamo combattuto per Baghdad, tu eri contro ma noi non siamo andati a difendere Baghdad..."

Mieli ne approfitta per incalzare il proprio interlocutore: "Ma perché a Baghad hai detto 'Bush fermati' e non 'Bush e Saddam fermatevi'?". Santoro risponde così: "Ma sono due eserciti che stanno combattendo... un'alleanza che sta combattendo con gli uominini dell'Ucraina e..."

Mieli insiste: "Perché hai detto Bush fermati?". Santoro risponde: "Perché era Bush che si doveva fermare. Come il padre (di Bush, ndr) si era fermato la prima volta (prima guerra del Golfo, ndr). Ora è Biden che si deve fermare".

In piena trance agonistica Santoro affila il proprio antiamericanismo vecchio stile e la butta in caciara: "Cosa è successo a Bagdad, chi ha vinto? E chi ha perso in Afghanistan? Me lo spieghi? E chi perderà in Russia, dimmelo oggi... Vuoi le armi, come le hanno volute a Baghdad? Il risultato è quello che ci sarà, la distruzione dell'Ucraina...".

Facciamo un brevissimo riassunto: la Russia ha invaso l'Ucraina e da più di due mesi la bombarda. L'Ucraina cerca in tutti i modi di difendersi e per farlo chiede aiuti (armi) all'Europa e in primis agli Stati Uniti. La soluzione del dramma della guerra qual è per Santoro? Biden che si deve fermare. Ovvero, gli Stati Uniti non devono aiutare più l'Ucraina. Il pacifismo dei prepotenti, il pacifismo degli aggressori, di chi invade e cancella le vite e le speranze degli altri paesi. Come a Budapest nel 1956, a Praga nel 1968... a Kiev nel 2022. Sappiamo da che parte della storia sta Santoro.

"Putin ha bombardato il segretario ONU, se l'avesse fatto Biden ti saresti rotolato su questo tavolo"

Appello dell'Amministrazione militare di Kiev: non rientrate, è pericoloso

 L'amministrazione militare di Kiev ha chiesto alle donne con bambini piccoli e agli anziani di non tornare in città. Lo riporta l'Ukrainska Pravda citando un appello su Telegram. "La minaccia a Kiev non è scomparsa e gli ultimi attacchi missilistici ne sono la prova. Dati i recenti eventi legati agli incendi nei depositi di petrolio, alla detonazione di depositi di munizioni in Russia, nonché alla retorica dei propagandisti di Putin, possiamo dire che la minaccia è aumentata. Chiediamo di non tornare a studenti, donne con bambini piccoli e anziani!", si legge nell'appello.

Nuove regole per uscire dalla pandemia. Occorre comunque prudenza

 

Green pass non più richiesto. E obbligo di mascherine al chiuso prorogato fino al 15 giugno solo per mezzi di trasporto, cinema, teatri, ospedali e scuole. In tutti gli altri luoghi chiusi pubblici o aperti al pubblico resta solo una raccomandazione di indossare i dispositivi di protezione individuale. Sono queste le principali novità che entreranno in vigore a partire dal 1° maggio. Ma vediamo più nel dettaglio attraverso 10 domande e risposte come cambierà la vita di chi risiede in Italia

 

È così. Il certificato verde non cessa di esistere. Ma non sarà di fatto più richiesto in Italia. Dal primo maggio scatta l’accesso libero per accedere a tutti quei luoghi dove fino al 30 aprile il certificato verde è obbligatorio nella sua versione “base” o “rafforzata”: bar e ristoranti al chiuso, aerei, treni, traghetti e pullman intra-regionali, palestre e piscine al chiuso, feste e cerimonie, convegni e congressi, discoteche e sale da gioco, cinema, teatri, concerti.

L’unica eccezione sono le visite in ospedale e Rsa, dove sarà necessario esibire il super green pass (vaccinazione o guarigione) fino al 31 dicembre.

 

Sì. Le regole cambiano a seconda dei Paesi di destinazione ma il green pass nella sua forma “base” (vaccinazione, guarigione o tampone negativo) continuerà a essere necessario per l’ingresso nei Paesi dell’Ue

Il governo ha deciso di prorogare fino al 15 giugno l'obbligo di indossare la mascherina Ffp2) su tutti i mezzi di trasporto locali e a lunga percorrenza - dai bus alle metropolitane, dai treni regionali a quelli ad alta velocità fino ai traghetti e agli aerei. 

 

Nei luoghi di lavoro, pubblici e privati - tranne ospedali e Rsa - non è stato prorogato l’obbligo di utilizzo delle mascherine, dispositivi che sono solo raccomandati. Tuttavia i datori di lavoro, se ritenuto opportuno, potranno decidere di mantenere i protocolli vigenti che prevedono l’obbligatorietà di questi dispositivi di protezione.

Sì. L’obbligo fino alla fine dell’anno scolastico era già previsto dall’ultimo decreto anti-Covid di marzo. E il governo ha deciso di non fare passi indietro nonostante il pressing per toglierle sia continuato negli ultimi giorni. Nelle aule scolastiche basta la chirurgica

 

Non più. In negozi, centri commerciali, supermercati, bar e ristoranti al chiuso la mascherina dal 1 maggio la mascherina non sarà più obbligatoria. Così come in uffici pubblici, banche, poste, musei, nonché dal barbiere, dal parrucchiere, dall'estetista. Ma trattandosi di luoghi al chiuso «pubblici» o «aperti al pubblico» l’utilizzo è raccomandato.

No. Le mascherine Ffp2 andranno indossate fino a fine maggio nei cinema, nei teatri e per tutti gli spettacoli al chiuso come i concerti, nonché nei palazzetti dello sport. Così come in ospedali e Rsa.

 

Dopo un lungo braccio di ferro è stato deciso che la mascherina non sarà più obbligatoria allo stadio

No, oltre che allo stadio, l’obbligo di mascherina all’aperto è stato eliminato anche per gli spettacoli e i concerti. All’aperto (a differenza che al chiuso) non c’è neppure la raccomandazione ad indossare la mascherina

Teatro Greco di Siracusa: due mesi di spettacoli, da maggio a luglio: Agamennone, Edipo re, Ifigenia in Tauride

 Tornano i 5000 spettatori (e più) ogni giorno, all’imbrunire, al teatro greco di Siracusa per il nuovo ciclo di rappresentazioni classiche. Dopo il «deserto della pandemia» (come lo ha definito il ministro della Cultura Dario Franceschini collegato da Roma) che ha costretto l’Istituto Nazionale del Dramma Antico a ripiegare su singole serate nel 2020 e a contingentare le presenze, pur con il ritorno degli spettacoli tradizionali, lo scorso anno, la primavera-estate 2022 vedrà riempirsi nuovamente la millenaria cavea sul colle Temenite, dal 17 maggio al 26 luglio, per oltre due mesi di recite consecutive.

Il via con Agamennone di Eschilo nell’allestimento firmato da Davide Livermore che così come a Milano (dove ha siglato quattro inaugurazioni consecutive alla Scala) anche a Siracusa ci ha preso gusto (è alla sua terza), con «l’archetipo della trilogia eschilea» come sottolinea il regista che è anche l’artefice di quello che può considerarsi un evento ovvero non solo la ripresa di «Coefore Eumenidi» (solo il 6 luglio) proposto nel 2021 ma anche la proposta dell’intera trilogia in un solo ed unico giorno (il 9 luglio), una sorta di appuntamento-maratona (quasi cinque ore) con il mito. Nel cast di “Agamennone” Sax Nicosia, Laura Marinoni, Stefano Santospago, Gaia Aprea; scene dello stesso Livermore, costumi di Gianluca Falaschi.

Secondo debutto il giorno successivo, 18 maggio, con Edipo re di Sofocle, regia di Robert Carsen, la tragedia per eccellenza, secondo l’artista canadese, quella che oscilla «tra l’accettazione fatalistica di un destino ingiusto e la determinazione dell’uomo per cercare di combatterlo». Giuseppe Sartori è il protagonista affiancato da Maddalena Crippa, Rosario Tedesco, Graziano Piazza, scene di Radu Boruzescu, costumi di Luis F, Carvalho. Carsen stabilirà probabilmente un record, a Siracusa: per il coro della tragedia ha voluto infatti 80 coristi.

 Terzo e ultimo debutto quello di Ifigenia in Tauride di Euripide, il 17 giugno. In quello stesso teatro all’aperto, da oltre un secolo temutissimo dai più grandi attori italiani, dove suo padre Vittorio si confrontò tra gli anni ’50 e ’60 con alcuni personaggi classici che popolarono la sua infinita galleria di interpretazioni, sarà Jacopo Gassman a metterla in scena affascinato da «una tragedia scura e inquieta» che rivela «aspetti ambigui e sfuggenti». Anna Della Rossa sarà Ifigenia, con lei in scena Ivan Alovisio, Massimo Nicolini ed ancora Santospago e Tedesco (affiancare giovani interpreti per lanciarli da questo palcoscenico ad attori celebri e navigati è uno dei fiori che si appunta all’occhiello Antonio Calbi, sovrintendente dell’Inda).

Il 26 luglio chiusura con uno spettacolo di teatro-danza, Aprés le Troyennes del coreografo brasiliano (ma attivo in Belgio) Claudio Bernardo con la sua compagnia As Palavras, un omaggio alle celebri «Troiane» che Thierry Salmon, il regista belga prematuramente scomparso, creò nel 1988 per le Orestiadi di Gibellina. Con le musiche di quello spettacolo, composte da Giovanna Marini, quattro attrici e quattro danzatrici si confronteranno specularmente con i personaggi di Ecuba, Cassandra, Andromaca ed Elena.

 In una delle serate verrà festeggiato con il premio Eschilo d’oro, il 91enne Glauco Mauri che proprio sul palcoscenico del teatro greco di Siracusa affrontò per la prima volta, mezzo secolo fa, nel 1972, il primo Edipo della sua carriera.

Soddisfatto del lavoro preparatorio Antonio Calbi per il quale nessun altro trittico come quello in scena quest’anno, può rappresentare meglio i nostri tempi «in bilico sulla sospensione cui ci ha costretti la pandemia e la guerra che ci ha ricacciato nella notte dei tempi come se le ferite del ’900 non ci avessero insegnato nulla: le parole di questi tre drammi – chiosa Calbi – risuonano potenti ed eloquenti come mai prima».

 

Timori sulla durata ed allargamento della guerra in Ucraina: Borrell, Guterres, Zelensky,Biden

 La guerra in Ucraina entra nel suo sessantacinquesimo giorno. Missili su Kiev durante la visita di Antonio Guterres. "La missione ha fallito", ha sottolineato il segretario dell'Onu, dicendosi "scioccato per il raid perché Kiev è una città sacra sia per gli ucraini che per i russi". 

La promessa di Zelensky: "I missili sulla capitale sono un attacco per umiliare l'Onu, la risposta sarà appropriata". L'Alto rappresentante dell'Ue per gli affari esteri, Josep Borrell, scrive che "Mariupol è la Aleppo europea. La città è stata rasa al suolo, con migliaia di civili uccisi". 

Secondo il Financial Times, oltre un migliaio di mercenari del gruppo russo Wagner sono stati richiamati dal fronte libico per schierarsi su quello ucraino. 

La Camera americana intanto approva una misura che consentirà a Biden di ricorrere a una legge della Seconda guerra mondiale per fornire più rapidamente armi all'Ucraina. 

L'Ungheria: "Pagheremo il gas russo in rubli".

Lasciate stare i santi: Battaglione 'Wagner', Legione 'Mozart'. Mozart contro Wagner

Uno quando sente pronunciare il nome di un grande musicista, soprattutto dei più grandi della storia, ove non vi sia un legame con il luogo di nascita di uno di essi, pensa immediatamente che gli abbiano voluto dedicare, intitolandoglielo, un qualche istituto musicale, una sala da concerto, un teatro, o magari anche un museo. E forse anche, in paesi in cui la cultura musicale ha diffusione e importanza, magari anche una piazza, una via, un ponte. E nient'altro.

Mai e poi mai gli verrebbe in mente, come invece purtroppo è venuto in mente a qualcheduno, di legare il nome di questi santi della musica ad un battaglione di mercenari assassini, che raccoglie la feccia del pianeta,  mandato all'occorrenza a fare il cosiddetto 'lavoro sporco' durante una guerra. Dove il 'lavoro sporco' non ha niente a che spartire con le dure prove che i musicisti conoscono bene, e le sopportano impegnandosi anche, alla viglia di un importante debutto.

 No, questi battaglioni, come nel caso del 'Battaglione Wagner' appropriandosi del nome di un santo della musica, pensano di far digerire meglio, ingentilendone il nome, la loro azione criminale.

E come non bastasse, si è anche sporcato il nome di un altro santo, anzi santissimo della musica, Mozart, per intitolargli una 'legione' militare di addestratori per combattenti che potrebbero confluire poi, una volta finito il 'corso di studi', anche nel 'Battaglione Wagner', per la cavalcata  distruttiva di cose e persone, tradendo la loro vocazione di nemici giurati di Putin e del suo esercito, compreso il famigerato battaglione

Un suggerimento. A quel battaglione non chiamatelo più 'Wagner',  ma ' Battaglione Putin', visto che il dittatore russo, al cui soldo lavora il 'Battaglione Wagner', sta operando ogni giorno di più come il re degli assassini, dei macellai, dei criminali. 'Battaglione Putin'  - nessun  altro nome sarebbe più adatto di Putin, per quello squadrone della morte.

E magari per  quel gruppo di addestratori che si è voluto chiamare 'Legione Mozart', e che andrebbero considerati dunque dei 'Mozartiani', si cambi il nome in Lavrov che, nella patria di macellai e criminali quale si sta rivelando la Russia di Putin, è senz'altro quello che, dall'alto dei suoi anni, fa scuola di incitamento alla distruzione e disinformazione.


P.S.

Legione Mozart raccoglie volontari occidentali, una milizia occidentale schierata contro i miliziani russi della Wagner. Una compagnia privata fondata da un ex colonnello dei Marines dopo l’invasione del Cremlino dello scorso 24 febbraio.

 

giovedì 28 aprile 2022

TAV. Completati in Francia lo scavo dei primi 10,5 km. del tunnel base

 Oggi a Saint-Martin-la-Porte in Francia è stato completato lo scavo dei primi 10,5 km del tunnel di base della Torino-Lione. Nella tarda mattinata, con una cerimonia alla presenza di Hubert Du Mesnil e Mario Virano, rispettivamente presidente e direttore generale di Telt, è stato abbattuto all'interno della galleria l'ultima parete di roccia che congiunge i nove chilometri scavati dalla fresa e l'ultimo chilometro e mezzo realizzato con metodo tradizionale.

Ufficiale russo in divisa , in tv, che chiede minuto di silenzio per i caduti russi in Ucraina interrotto buscamente

 Carl Bildt è stato premier svedese dal 1991 al 1994 e poi ministro degli Esteri di Stoccolma dal 2006 al 2014 e mantiene vari incarichi a livello europeo. Oggi su Twitter ha postato uno spezzone di una trasmissione televisiva ripreso da una televisione pubblica russa, anzi dalla tv del ministero della Difesa di Mosca.

In questo video si vede un ufficiale russo che lancia la proposta di un minuto di silenzio per i caduti russi nella guerra ucraina ma il conduttore in modo molto energico lo blocca e gli dice che le truppe russe in ucraina stanno facendo una cosa sola: «Stanno uccidendo la bestia fascista».

Montepulciano. Cacciari anche quest'anno al Festival di Pasqua ( Quotidinano.net)

 Dopo l’esperienza dello scorso anno, quando parlò di Dante nella ricorrenza del settimo centenario dalla morte del Sommo Poeta, Massimo Cacciari, filosofo, opinionista ed ex sindaco di Venezia, torna protagonista a Montepulciano. L’occasione è sempre il Festival di Pasqua, evento ideato e diretto dal soprano poliziano Eleonora Contucci. Se lo scorso anno l’intervento di Cacciari fu in streaming, questa volta il professore sarà nella ‘Perla del Cinquecento’.

 L’appuntamento è per questo sabato alle 11 al Teatro Poliziano con una lectio magistralis riservata agli studenti dei Licei Poliziani dal titolo ‘Cosa significa democrazia?’. Ma non sarà l’unico intervento perché nel pomeriggio, alle 18 sempre al Teatro Poliziano (biglietti acquistabili un’ora prima dell’evento o su prenotazione), Cacciari parlerà delle ‘Sette parole di Cristo’ con riferimento al quadro ‘Crocifissione’ di Masaccio e al brano per quartetto d’archi composto da Franz Josef Haydn. Opere che hanno ispirato un dialogo tra il direttore d’orchestra Riccardo Muti e lo stesso Cacciari raccolto in un libro pubblicato nel 2020 da Il Mulino...

. La musica sarà protagonista anche la sera: alle 21 a Palazzo Contucci il Quartetto Leonardo eseguirà per intero ‘Le sette ultime parole del nostro Redentore in croce’, composizione di Haydn. Rifacendosi alla prima esecuzione del 1787, ciascuno dei brani del compositore austriaco sarà introdotto da una breve meditazione, scelta da Elena Ascenzi Contucci e letta da Pietro Mercogliano. 

L’intenso weekend si aprirà domani alle 21 al Teatro Poliziano, con il Festival che scende in campo a favore dei profughi della guerra in Ucraina promuovendo un concerto lirico di raccolta fondi (biglietto a 5 euro). Il soprano ucraino Oksana Koshuba, accompagnata al pianoforte da Andrea Cristofolini, interpreterà alcune delle più celebri arie d’opera di Bellini, Donizetti, Verdi e Puccini affiancandole alle melodie del compositore ucraino Ihor Šamo. Il concerto, realizzato con la partecipazione del Comitato di Montepulciano della Croce Rossa Italiana, della Caritas Diocesana di Montepulciano, Chiusi e Pienza e della Pia Arciconfraternita della Misericordia di Montepulciano, sarà dedicato alla memoria del poliziano Bruno Bernardini.

 La settima edizione del Festival di Pasqua, dedicata alla memoria di Angelo Maramai, si concluderà lunedì 9 maggio con il concerto di chiusura nella Cattedrale. 

 

L'Operazione militare speciale' cosiddetta, ha procurato già danni per 600 miliardi all'Ucraina

 Le perdite totali inflitte all'Ucraina dalla guerra hanno raggiunto i 600 miliardi di dollari. Lo ha indicato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ieri ha incontrato le autorità locali e regionali per discutere della ricostruzione post bellica, secondo quanto riporta il Guardian. "Le stime preliminari delle perdite dell'Ucraina da questa guerra raggiungono oggi i 600 miliardi di dollari", ha detto. "Sono stati distrutti o danneggiati oltre 32 milioni di metri quadrati di aree vivibili, oltre 1.500 strutture educative e oltre 350 strutture mediche", ha aggiunto. (ANSA)

mercoledì 27 aprile 2022

Tre missili russi hanno sorvolato le tre centrali nucleari ucraine, nell'anniversario del disastro di Chernobyl, il 26 aprile

 Nell’anniversario del disastro di Chernobyl, tre missili russi hanno sorvolato tre centrali nucleari ucraine. Lo ha riferito il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un discorso video. “Quella catastrofe dovrebbe essere raccontata nelle scuole russe, dovrebbe essere ricordata in Russia ogni anno il 26 aprile, come si fa in tutto il mondo civile. Invece, oggi hanno lanciato tre missili contro l’Ucraina in modo da sorvolare direttamente i blocchi delle nostre centrali nucleari”, ha dichiarato Zelensky come riportato da Ukrainska Pravda. In particolare si tratterebbe delle centrali di Zaporizhia, di Khmelnytsky e di una centrale dell’Ucraina meridionale.

Igor Voluben, vice presidente di Gazprombank, ha lasciato la Russia il 2 marzo, per unirsi alle forze di difesa territoriale ucraine ( Rai News)

 Il vicepresidente di Gazprombank Igor Volobuev ha reso noto, in un'intervista al sito di informazione indipendente The Insider, di aver lasciato la Russia lo scorso 2 marzo con l'intenzione di unirsi alle forze di difesa territoriale ucraine. È almeno il quarto alto dirigente di società russe ad aver abbandonato il Paese dall'inizio della guerra, dopo l'ex primo vice presidente di Sberbank, Lev Khasis, la ceo di Yandex Elena Bunina, il vice ceo di Aeroflot, Andrei Panov e l'inviato per il Clima del Cremlino, Anatoly Chubais.

"Non potevo rimanere a guardare quello che la Russia stava facendo al Paese in cui sono nato", ha affermato Volobuev, originario di Okhtyrka, nella regione di Sumy, nel nord est dell'Ucraina.

Volobuev, 50 anni, è stato licenziato dopo aver lasciato il Paese, dopo 33 anni di carriera trascorsa a lavorare con società affiliate al colosso statale Gazprom. Il vicepresidente di Gazprombank ha detto di aver fatto parte del team di pubbliche relazioni incaricato di denigrare il sistema di gasdotti che attraversano l'Ucraina con i consumatori europei.

"Questo crimine è commesso da Putin, dal governo russo, e anche dai russi. Non è Putin a uccidere gli ucraini, a saccheggiare le loro case, stuprare le donne in Ucraina. Sono i russi. E anche se sono di origine ucraina, anche io ne sono responsabile. Mi vergogno perché la mia responsabilità è doppia: non solo sono un russo, ma sono nato in Ucraina dove sono vissuto per 18 anni". 

Volobuev mette anche in discussione il "suicidio" dell'ex primo vice presidente di Gazprombank, Avayev, trovato morto a Mosca con la moglie e la figlia (pochi giorni prima della morte in Spagna dell'ex top manager di Novatek, Sergei Protosenya, anche lui morto con la moglie e la figlia, ndr). "Al momento del suo presunto suicidio, era ancora primo vice presidente di Gazprombank. Non credo che fosse capace di uccidere la sua famiglia. Penso che sia stata una messa in scena. Perché? È difficile da dire. Potrebbe aver saputo qualcosa. Avrebbe potuto essere una minaccia".

Un anno fa i segnali di un possibile attacco russo in Ucraina. Ne scrive Francesco Battistini in un libro edito da Neri Pozza ( da Il Giornale, di Ignazio Riccio)

 Che i segnali di un possibile conflitto armato in Ucraina fossero evidenti già un anno fa, ormai è certo. Troppe coincidenze, neppure tanto velate, rendono evidenti le mosse del presidente della Russia Vladimir Putin in tempi non sospetti. L’inviato del Corriere della Sera Francesco Battistini ne parla in un libro, edito da Neri Pozza, dal titolo: Fronte Ucraina. Dentro la guerra che minaccia l'Europa. Il giornalista racconta come è stata organizzata l’invasione mesi prima dell’attacco sferrato il 24 febbraio 2022. In particolare, salta agli occhi l’invio di 3mila soldati ai confini dell’Ucraina una gelida mattina di febbraio 2021, ufficialmente lì per una esercitazione militare.

Ad accompagnare i parà, un dispiegamento di forze non armate ingiustificate per un semplice addestramento. L’allestimento di ospedali da campo, la deforestazione per la realizzazione di nuove strade e la sistemazione dei binari della vecchia ferrovia tra Russia e Ucraina avrebbero dovuto destare più di un sospetto. Tutto si è svolto alla luce del sole, ma senza creare allarme tra i Paesi della Nato. A distanza di dodici mesi esatti è cominciata l’invasione russa nei territori ucraini. Dal Cremlino, di fronte alle poche domande sui movimenti militari interni, la risposta è stata sempre la stessa: “Un legittimo e ordinario trasferimento di truppe all'interno delle nostre frontiere”.

Nell’ultimo anno, comunque, altri segnali lampanti dovevano far pensare a un imminente attacco in Ucraina da parte dell’esercito della Russia. Un testo scritto da Putin sui trent' anni d'indipendenza dell'Ucraina sembrava essere illuminante. Nel saggio, che dà l’idea di una vera e propria dichiarazione di guerra, il presidente disegna mappe militari e le sue parole appaiono subito gravi e pericolose, tanto che il libro era stato segnalato in tutte le ambasciate dell’Occidente. Eppure, nonostante le diverse avvisaglie si è lasciato correre, fino all’invasione Russa in Ucraina. Ad avere i maggiori sospetti sono stati gli americani anche perché tra Putin e il presidente Usa Joe Biden non corre buon sangue da sempre. Ma si è trattato, in ogni caso, di semplici scaramucce verbali che non hanno impedito l’esplosione del conflitto in terra ucraina.


I soldati russi responsabili deli massacri a Bucha, rientrati in patria, premiati da Putin e subito rispediti al fronte. Perchè? ( da Il Giornale, di Alessandro Ferro)

 I soldati russi responsabili dell'uccisione di decine se non centinaia di civili Bucha, che hanno scritto una delle pagine peggiori dell'intero conflitto in corso in Ucraina, hanno ricevuto un trattamento speciale dal loro Zar. Soprannominati "macellai" per le azioni compiute e inconfutabili agli "occhi" impietosi di droni e telecamere che hanno filmato e fotografato i cadaveri nelle strade, si sono spostati adesso verso il Donbass che è il nuovo centro nevralgico del conflitto ma stanno iniziando a subire numerose perdite perché, anche laggiù, l'esercito ucraino è ben determinato a difendere il proprio territorio. Ma c'è dell'altro che li riguarda.

Dopo aver completato la loro missione, infatti, la 64esima brigata russa ha fatto rientro in patria per un normale periodo di riposo. Nel frattempo, l'intelligence ucraina aveva reso noti i loro nominativi affinché fossero perseguiti e puniti. Come spiega Repubblica, l'Istituto per lo studio della guerra americano ha segnalato una cosa interessante: rispetto a tutte le altre brigate che, dopo le varie missioni, hanno goduto di un certo periodo di "stacco", loro sono stati immediatamente rispediti in Ucraina a combattere. Perché mai, proprio loro? La spiegazione è semplice e spietata: Putin li ha rispediti in guerra sapendo che avrebbero subìto delle perdite così da avere meno testimoni possibili qualora fossero stati chiamati a rispondere sui crimini di guerra compiuti a Bucha...

Gardiner per l'inaugurazione del Bologna Festival, di cui è stato direttore artistico per più di un secolo e fino alla sua morte, Mario Messinis

 Annullato nel 2020 a causa della pandemia, l'appuntamento del Bologna Festival con sir John Eliot Gardiner torna quest'anno per il concerto inaugurale della 41/a edizione della manifestazione, il 2 maggio alle 20.30 all'Aditorium Manzoni. Questa volta il celebre direttore inglese torna a Bologna con i suoi English Baroque Soloists, una delle sue due orchestre (l'Orchestre Revolutionnaire et Romantique l'altra), per propore un programma che accosta pagine sinfoniche di Haydn e di Mozart.

 

Interprete, studioso, attivista musicale, Gardiner (che dopo l'abbandono di Mario Messinis della direzione artistica di Bologna Festival, è stato un candidato alla successione) imprime ad ogni sua attività un intarsio costante tra rigore e immaginazione, precisione e fantasia. Disciolti in una inesauribile capacità di 'seduzione' sonora. Una attitudine messa in luce, inizialmente, nel repertorio barocco, ma che da molto tempo applica anche al classicismo e al sinfonismo preromantico. Su questo crinale, non privo di inquietudini e di zone d'ombra, si pongono i tre capolavori di Haydn e di Mozart che dirigerà sul podio degli English Baroque Soloists, fondati nel 1978. Composta nel 1795, penultima delle cosiddette sinfonie londinesi, la Sinfonia N.103 di Haydn si apre con un sommesso rullo di timpani che si riascolta anche verso la fine del primo movimento. Venne eseguita per la prima volta a Londra, con la concertazione dello stesso Haydn, seduto al cembalo. A seguire la Sinfonia concertante per violino e viola di Mozart, concerto doppio in piena regola, con il violino solista di Kati Debretzeni e la viola di Fanny Paccoud. E' considerato uno dei massimi risultati raggiunti da Mozart nel genere della composizione per orchestra e strumenti solisti, dove in costante e articolato dialogo, violino e viola scambiano tra loro idee musicali solenni, imponenti o cantabili; intensa la scrittura sinfonica di questa pagina composta a Salisburgo nel 1779. La serata sarà completata dalla Sinfonia N.39 in mi bemolle maggiore, uno degli ultimi capolavori sinfonici di Mozart. (ANSA).

La National Symphony Orchestra of Ukraine alla Fenice di Venezia il 1 maggio per il concerto ' Musica per la Pace'

 Un messaggio di fratellanza e di pace attraverso il linguaggio universale della musica, ed insieme un appello perché ci sia un immediato “cessate il fuoco” in Ucraina, e l'apertura di vere trattative. Un messaggio che verrà lanciato dal teatro La Fenice di Venezia con un evento unico in Italia, domenica 1 maggio, alle 19: il concerto “Musica per la Pace” che vedrà protagonista la National Symphony Orchestra of Ukraine, diretta dai maestri Volodymyr Sirenko (nella prima parte) e Johannes Skudlik (nella seconda)

Ieri, VIENNA CAMMAROTA, 72 anni, è partita da Venezia e raggiungerà Pechino a piedi, fra quattro anni, portando un messaggio di PACE (TGCOM 24)

 Alle ore 12 e 57 del 26 aprile Vienna Cammarota, anni 72, ambasciatrice dell'Associazione Culturale italiana Archeoclub d'Italia e camminatrice di lunga tradizione, è partita dall'Isola del Lazzaretto Nuovo di Venezia, destinazione Pechino. Percorrerà 22.000 chilometri a piedi, attraversando 15 Paesi e seguendo la Via della Seta, sulle orme di Marco Polo. In testa il cappello della Ferrari donato dall'Associazione Italia-Cina. Ma soprattutto porterà all'estero il Gonfalone di Venezia con la scritta "pace". "Voglio rimettere al centro la storia", ha spiegato alla partenza.

 "Ho anche le borracce del Parco Nazionale del Cilento, perché sono di Felitto - ha sottolineato Vienna Cammarota. - Il mio è un cammino di pace ma anche per rimettere al centro la storia". 

 "L'idea di questo cammino è nata nel 2000 ma nel tempo è diventato il cammino della pace. All'inizio era mossa solo dalla voglia di scoprire, di conoscere, dalla curiosità di abbracciare altri popoli, ora invece è un cammino di pace. Andrò In Cina con il cappellino della Ferrari, la bandiera dell'Italia, il gonfalone della pace", ha aggiunto. 

 Il presidente del Veneto Luca Zaia ha ricordato che "era il 1423 quando la Repubblica di Venezia aprì il primo lazzaretto della storia. Si trovava su un'isola nella laguna centrale della città vicina al Lido e di fronte al bacino di San Marco. Fu poi nel Lazzaretto Nuovo, per distinguerlo da quello vecchio, che venne inventata la "quarantena", cioè quaranta giorni di isolamento, per le navi che arrivavano a Venezia da molti luoghi del Mediterraneo". Ed è proprio dal Lazzaretto Nuovo che è partita Vienna Cammarota per portare un messaggio di pace lungo tutta la Via della Seta, seguendo "Il Milione" di Marco Polo e arrivando a Pechino. 

 Un messaggio pacifista universale che la bandiera di Venezia reca in sé, essendo il vessillo con il Leone di San Marco l'unico al mondo ad avere presente proprio la parola "Pace".

La Russia sospende la fornitura di gas alla Polonia e alla Bulgaria con il pretesto del rifiuto di pagarlo in rubli. Altro incendio nella notte in Russia

 La guerra in Ucraina entra nel suo 63esimo giorno. Per Putin senza un accordo su Crimea e Donbass la pace non è possibile. La Russia sospende le forniture di gas a Polonia e Bulgaria e, dopo lo stop, vola il prezzo della materia prima. 

Nella notte un deposito di munizioni, nella regione russa di Belgorod, vicino al confine con l'Ucraina, è andato in fiamme. 

La Moldavia convoca il consiglio di sicurezza nazionale, dopo una serie di esplosioni nella regione separatista filorussa della Transnistria. 

Raid ucraino sull'Isola dei Serpenti. 

BUCHA. In un video della CNN una nuova prova del massacro di civili da parte dei russi ( da Corriere della Sera, di Paolo Foschi)

 Un video girato da un drone e acquisito dalla Cnn sembra rappresentare una nuova prova delle responsabilità dei russi nel massacro di civili a Bucha, in Ucraina. L’emittente tv americana, che ha spiegato di aver verificato e geolocalizzato il video per verificarne l’autenticità, ha affermato che le immagini sono state girate fra il 13 e il 14 marzo e mostrerebbero mezzi e truppe russe accanto ai cadaveri in strada che poi, dopo il ritiro dei soldati di Mosca, sono stati fotografati e filmati da operatori indipendenti, scatenando indignazione in tutto il mondo.

 Il Cremlino finora ha sempre respinto le accuse, affermando che il massacro sarebbe avvenuto dopo il ritiro delle truppe russe. Mosca ha parlato di “messinscena” e ha scaricato la responsabilità prima sugli ucraini, poi ha evocato il complotto, facendo intendere che dietro la strage dei civili potrebbero esserci i servizi segreti dei pasi occidentali. In un primo momento siti russi molto attivi nel confezionamento di fake news avevano anche fatto girare video manipolati per cercare di dimostrare che i cadaveri in realtà erano solo attori che si erano finti morti per poter accusare Mosca del massacro. 

Secondo la Cnn, nel video si vede un veicolo militare russo fermo a un incrocio. La Cnn ha identificato tre figure nel video – proprio in fondo alla strada rispetto al veicolo militare – e sarebbero gli stessi corpi che sono stati ripresi nel video del 1° aprile e dal satellite immagini scattate da Maxar Technologies il 18 marzo. In altri frame, girati sempre dal drone poco prima, si vedono i soldati russi nella strada del massacro. E’ questa la prima prova concreta della presenza delle truppe di Mosca nel luogo della strage. 

La Cnn ha chiesto un commento alle autorità militari russe, che hanno preferito non rispondere.

martedì 26 aprile 2022

AUNG SAN SUU KYI condanna a 5 anni di carcere con l 'accusa di corruzione da un tribunale militare dei golpisti birmani ( Rai News)

 Un tribunale birmano istituito dai militari golpisti ha condannato la leader estromessa e premio Nobel per la pace Aung San Suu Kyi a cinque anni di prigione per uno dei casi di corruzione che deve affrontare, hanno detto a EFE fonti vicine al caso. Suu Kyi, detenuta dalle prime ore del colpo di stato perpetrato dai militari il 1 febbraio 2021, è accusata in questo processo di aver accettato tangenti per 600.000 dollari e 11,4 chili d'oro dalle mani dell'ex governatore di Rangoon, Phyo Min Thein, che ha testimoniato in ottobre contro la leader eletta.

La CINA, dopo il Covid, sta per farci un altro regalo, quello del primo caso umano di influenza aviaria del ceppo H3N8? ( Rai News)

 E’ stato confermato in Cina il primo caso umano di influenza aviaria del ceppo H3N8, ma le autorità sanitarie dicono che c'è un basso rischio di trasmissione diffusa tra le persone.

 

 L'H3N8 è noto per essere in circolazione dal 2002, dopo essere emerso per la prima volta negli uccelli acquatici del Nord America. E' noto per infettare cavalli, cani e foche, ma non è stato precedentemente rilevato negli esseri umani. 

La Commissione Nazionale per la Salute cinese ha comunicato che un bambino di quattro anni che vive nella provincia centrale di Henan è risultato positivo al ceppo dopo essere stato ricoverato all'inizio di questo mese con febbre e altri sintomi. La famiglia del ragazzo allevava polli in casa e viveva in una zona popolata da anatre selvatiche, ha detto la NHC in una nota. Il ragazzo è stato infettato direttamente dagli uccelli e il ceppo non è stato trovato per avere "la capacità di infettare efficacemente gli esseri umani", la commissione ha aggiunto. 

L'NHC ha poi aggiunto che il caso del ragazzo è stato una "trasmissione incrociata di una sola specie, e il rischio di una trasmissione su larga scala è basso". Le autorità hanno poi avvisato la popolazione di stare comunque lontano dagli uccelli morti o malati e di cercare un trattamento immediato per la febbre o i sintomi respiratori. L'influenza aviaria si verifica principalmente negli uccelli selvatici e nel pollame. I casi di trasmissione tra esseri umani sono estremamente rari. I ceppi H5N1 e H7N9 dell'influenza aviaria, individuati rispettivamente nel 1997 e nel 2013, sono stati responsabili della maggior parte dei casi di malattia umana da influenza aviaria, secondo gli US Centers for Disease Control. 

Parte domani la missione spaziale Crew-4. A bordo l'italiana Cristoforetti che resterà inorbita per sei mesi circa

 Luce verde per il lancio della missione Crew-4, con l'astronauta italiana Samantha Cristoforetti dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa), previsto per domani 27 aprile alle 09:52 ora italiana dal Kennedy Space Center in Florida con un razzo Falcon 9. Intanto oggi Cristoforetti festeggia il suo 45esimo compleanno. Dopo vari slittamenti la missione Crew-4 che porterà 4 astronauti sulla Stazione Spaziale Internazionale (Iss) si avvicina all'atteso momento del lancio. A creare dei ritardi erano stati inizialmente dei problemi riscontrati nei test a terra dell'enorme razzo Sls ((Space Launch System) situato in una delle piattaforme vicine a quella da dove dovrà partire la Crew-4. Ritardi che a catena avevano obbligato a far posticipare di qualche giorno il lancio della Ax-1, la prima missione interamente privata diretta verso la Iss, e che poi ha dovuto posticipare il rientro a causa di maltempo nel sito di ammaraggio della capsula. Prima di avviare le procedure di lancio della Crew-4 si è dovuto attendere il rientro della Ax-1, avvenuto ieri. Il lancio è ora fissato alle 03:52 di notte del 27 aprile (le 09:52 ora italiana) con la capsula Crew Dragon Freedom, a bordo di un razzo Falcon 9, che dovrebbe raggiungere la Iss intorno alle 14:15 ora italiana, mentre il portellone della navetta sarà aperto circa 90 minuti dopo. Oggi è anche il compleanno di AstroSam, 45 anni, che festeggerà preparandosi alla sua seconda missione spaziale che la porterà sulla Iss per poco meno di sei mesi. (ANSA).

Guterres, segretario generale ONU: cessate il fuoco in Ucraina quanto prima (Reuters). Putin risponderà positivamente?

  Antonio Guterres, segretario generale delle Nazioni Unite, ha detto a Mosca che le condizioni per un cessate il fuoco in Ucraina dovrebbero essere create il più presto possibile.

 "Siamo estremamente interessati a trovare soluzioni per creare le condizioni per un dialogo efficace, creare le condizioni per un cessate il fuoco il più presto possibile, creare le condizioni per una soluzione pacifica", ha detto Guterres in un incontro con il ministro degli esteri russo, Sergei Lavrov.

Nelle prossime ore Guterres incontrerà il presidente russo Vladimir Putin.

 

Il Maurizio Costanzo Show festeggia 40 anni di trasmissioni al Parioli. In platea in un caso ci fu anche Matteo Messina Denaro- mi hanno mostrato dopo le foto che lo attesterebbero, Domani , 27 aprile, in tv

 Quaranta candeline per il Maurizio Costanzo Show. Sulle inconfondibili note di «Se Penso a Te» composta dal Maestro Franco Bracardi, mercoledì 27 aprile 2022, in seconda serata su Canale 5, il giornalista e conduttore televisivo festeggia il ragguardevole traguardo del suo talk show.

 «Sono 40 anni, vabbè… Sono 12 che non tornavo ai Parioli». Così Maurizio Costanzo ha dato il via all'edizione numero 40 del Maurizio Costanzo Show con la banda della polizia che ha accompagnato «Imagine» cantata da Nicky Nicolai e a seguire le inconfondibili note di «Se Penso a Te» composta dal Maestro Franco Bracardi.

 Teatro Parioli gremito e tanto entusiasmo per la prima puntata che andrà in onda domani, 27 aprile, in seconda serata su Canale 5. Tra gli ospiti Mara Venier, Michele Santoro, Enrico Mentana, Carlo Conti, Enrico Papi, Drusilla Foer, Giuseppe Cruciani, Eva Robin's. Nelle precedenti 4465 puntate del talk più longevo della tv, Maurizio Costanzo ha raccontato e continua a raccontare la storia e la società del nostro Paese.

All'inizio della puntata un messaggio dell'ad di Mediaset, Pier Silvio Berlusconi. «Con il tuo lavoro e il tuo impegno hai lasciato un segno indelebile nella tv italiana - ha detto -. Quante sfide affrontate insieme, ricordo anche il nostro entusiasmo e le risate insieme. Oggi hai la stessa passione, con lo stesso entusiasmo. Grazie da tutta Mediaset».

 «Padre e figlio - ha detto Costanzo riferendosi a Silvio e Pier Silvio Berlusconi - mi hanno consentito di arrivare a questa data. Vorrei ricordare tre persone che non ci sono più: Alberto Silvestri, mio coautore, Paolo Pietrangeli, il regista, e Franco Bracardi».

«In platea qui al Parioli tra il pubblico, ad assistere al mio show, ci fu una volta anche il boss latitante della mafia Matteo Messina Denaro! Mi hanno fatto vedere dopo le foto…». È quanto rivela Maurizio Costanzo, rievocando con Michele Santoro - durante la registrazione del 'Maurizio Costanzo Show' che andrà in onda domani in seconda serata tv su Canale 5 - la trasmissione contro la mafia e l'attentato subito vicino al teatro Parioli. «Magari lo show gli sarà piaciuto, si sarà divertito…», chiosa Costanzo.

Lavrov respinge la proposta di Kiev di tenere i prosimi colloqui di pe Mariupol, in quel che ne resta della città distrutta (Reuters)

 Il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, ha respinto la proposta di Kiev di tenere i colloqui di pace nella città portuale di Mariupol e ha detto che è troppo presto per parlare di chi potrebbe fare da mediatore negli eventuali negoziati. 

 Lavrov, parlando dopo l'incontro a Mosca con Antonio Guterres, segretario generale delle Nazioni Unite, ha detto che la Russia si impegnerà a raggiungere soluzioni diplomatiche attraverso i colloqui con l'Ucraina. 

Quel soldato russo che riferiva alla moglie dello stupro di donne ucraine è stato fatto prigioniero dagli Ucraini

  L'episodio era stato svelato il 12 aprile dai servizi di sicurezza ucraini, che su Telegram hanno pubblicato la "scioccante intercettazione" a dimostrazione - si spiegava - di come "le mogli degli aggressori russi invitino i mariti a violentare le donne ucraine". Un audio di 32 secondi. "Vai lì, stupra le donne ucraine e non dirmi niente. Inteso?", dice la donna al marito ridendo. "Quindi dovrei violentarle e non dirti niente", le risponde lui, che poi sarebbe stato identificato in Roman Bykovsky, 27 anni, originario di Borel in Russia, come la moglie Olga. "Sì, così non saprei niente - risponde lei con un risolino. - Perché lo chiedi?". "Posso davvero?", chiede ancora conferma lui, ridendo. "Sì, ti autorizzo - aggiunge la moglie con un'altra risatina. - Ma usa le protezioni". 

Al secondo turno per le elezioni del direttore del Conservatorio Casella per il triennio 2019-2022

 Come  dal post precedente, che è il verbale dello scrutinio del primo turno, i voti degli elettori del Conservatorio risultarono allora divisi in due parti uguali:

 52 voti per Di Massimantonio

51 per Ciamacco

 Piermarini non si ripresentò, perchè al termine di due mandati consecutivi.

 Al secondo turno tutti, se ricordiamo bene,  senza eccezione, i voti andarono a Di Massimantonio; a Ciamacco nessuno o forse solo il suo, ammesso che  non avesse votato, vista la situazione da 'elezioni bulgare', scheda banca.

 Di Massimantonio fu quindi eletto direttore e Piermarini fu da lui chiamato a fare il vice, esattamente quel che Piermarini nei due mandati precedenti aveva fatto con Di Massimantonio.

Allora si disse che Di Massimantonio avrebbe potuto dare le dimissioni durante il suo mandato da direttore e far tornare Piermarini a fare il direttore, senza lasciar trascorrere per intero il triennio, come da legge.

Questo non è accaduto; e adesso i due tornano a fare il giochetto delle volte precedenti, meglio a giocarsi per la quarta volta l'intero Conservatorio:  unici candidati alla direzione. Piermarini verrà rieletto per la terza volta direttore e Di Massimantonio sarà per la terza volta suo vice, dopo essere stato per una volta direttore.

 Al Conservatorio dell'Aquila non c'è fra gli oltre 100 docenti uno in grado di meritarsi o assumersi la direzione dell'Istituto? O il Conservatorio ritiene la coppia insostituibile e il massimo che si possa avere nell'attuale situazione, e perciò assiste muto al gioco dello scambio di ruoli fra i due? 

Elezioni del direttore del Conservatorio Casella dell'Aquila. per il triennio 2019-2022

 

Conservatorio Casella dell'Aquila: al direttore uscente forse riesce il gioco sporco di fare eleggere il suo vice e continuare a comandare. E magari anche tornare alla direzione, dopo un giro di assenza formale

Il giorno 12 settembre 2019, alle ore 10, presso l’aula 33 del Conservatorio di Musica “A.Casella” si è insediata la commissione di seggio per procedere al 1° turno delle operazioni di voto finalizzate all’elezione del Direttore del Conservatorio “A. Casella” per il triennio 2019-2022.

 La commissione risulta composta dai maestri: 1. Gaudieri Carmine 2. Prayer Luisa 3. Tufano Luigi Viene eletto presidente del seggio il maestro Luigi Tufano e segretario il maestro Luisa Prayer. 

La commissione procede al conteggio e vidimazione delle 112 schede elettorali, pari al numero degli aventi diritto al voto. Alle ore 10,30 il presidente Tufano dichiara aperto il seggio e quindi la votazione. Alle 16,30, terminate le operazioni di voto, si procede allo scrutinio, togliendo i sigilli all’urna. 

I voti sono stati espressi come di seguito riportati: SCHEDE BIANCHE n. 2 SCHEDE NULLE n. 1 VOTI VALIDI n. 103
 Così ripartiti: 
Ciamacco Marco voti 51 
Di Massimantonio Claudio voti 52 V
Vengono restituite n. 6 schede elettorali non utilizzate. 

Alle ore17,00, terminate le operazioni di scrutinio, la commissione di seggio consegna il materiale elettorale al presidente del comitato dei garanti e viene chiuso il seggio. firme F.to M° Gaudieri Carmine F.to M° Prayer Luisa F.to M°Tufano Luigi

Istituti Superiori di Studi Musicali in Italia ( fonte: AFAM-MIur)

Premessa

Anche nel caso degli Istituti superiori di studi musicali, cioè a dire  degli Istituti 'pareggiati' non ancora statalizzati, e quindi con 'Conservatori di Musica' l'AFAM sembra abbastanza distratta e quindi inattendibile.

 Non abbiamo naturalmente controllato uno per uno gli Istituti ed i loro direttori. Ma in un caso almeno, quello dell'Istituto di Nocera Terinese, il sito AFAM riporta come direttore  Pierfrancesco Pullia, mentre il direttore è Filippo Arlia, il celebre direttore d'orchestra, e Pullia suo vice - come risulta dal sito dell'Istituto. 

meno che Filippo Arlia non sia stato nominato di recente direttore dei Berliner - come si vociferava da tempo - e Pullia abbia assunto, pro tempore, l'incarico di direttore, in sua vece. In tal caso - come per il Conservatorio Casella dell'Aquila, l'AFAM risulterebbe non solo attendibile ed aggiornatissimo all'ultimo istante ma, addirittura, in grado di prevedere incarichi futuri ( P.A.)




Istituti Superiori di Studi Musicali

 Istituto superiore di studi musicali di AOSTA della Valle d'Aosta

via san giocondo, 8 - 11100 AOSTA
recapiti:
tel. 0165/43995-41450;fax.0165/236901
e-mail: segreteria@imaosta.com
Sito web: http://www.imaosta.com
Direttore: Efisio Blanc


Istituto superiore di studi musicali di BERGAMO "Gaetano Donizetti"
via scotti, 17 - 24122 BERGAMO
recapiti:
tel. 035/237374; fax 035/4135133
e-mail: segreteria@issmdonizetti.it
Sito web: http://www.issmdonizetti.it
Direttore: Giovanni Pietro Fanchini


Istituto superiore di studi musicali di CALTANISSETTA "Vincenzo Bellini"
c.so umberto i, 84-85 - 93100 CALTANISSETTA
recapiti:
tel. 0934/26803; fax 0934/22998
Sito web: http://www.istitutobellini.cl.gov.it
Direttore: Michele Mosa


Istituto superiore di studi musicali di CATANIA "Vincenzo Bellini"
via istituto s. cuore, 3 - 95124 CATANIA
recapiti:
tel. 095.437127 - 095.507985; fax 095/502782
Sito web: http://www.istitutobellini.it/
Direttore: Carmelo Giudice


Istituto superiore di studi musicali di CREMONA "Claudio Monteverdi"
via realdo colombo, 1 - 26100 CREMONA
recapiti:
tel. 0372/22423; fax 0372/530414
e-mail: info@istitutomonteverdi.it
Sito web: http://www.istitutomonteverdi.it
Direttore: Anna Colette Riccardi


Istituto superiore di studi musicali di GALLARATE "Giacomo Puccini"
via dante, 11 - 21013 GALLARATE (VA)
recapiti:
tel. 0331/790202; fax 0331/799730
Sito web: http://www.issmpuccinigallarate.it/
Direttore: Carlo Balzaretti


Istituto superiore di studi musicali di LIVORNO "Pietro Mascagni"
via g. galilei, 54 - 57122 LIVORNO
recapiti:
tel. 0586/403724; fax 0586/426089
Sito web: http://www.istitutomascagni.it
Direttore: Stefano Guidi


Istituto superiore di studi musicali di LUCCA "Luigi Boccherini"
p.zza del suffragio, 6 - 55100 LUCCA
recapiti:
tel. 0583/464104/1; fax 0583/493725
Sito web: http://www.boccherini.it
Direttore: Fabrizio Papi


Istituto superiore di studi musicali di MODENA e CARPI "Orazio Vecchi - Antonio Tonelli"
Sede di Modena: Via Carlo Goldoni, 8 - 41100 Modena;
Sezione di Carpi: Via S.Rocco, 5 - 41012 Carpi (MO)
recapiti:
tel. 059/2032925; fax 059/2032928 (Sede di Modena);
tel. 059/649915-16; fax 059/649920 (Sezione di Carpi)
Sito web: http://www.comune.modena.it/oraziovecchi
Direttore: Giuseppe Modugno


Istituto superiore di studi musicali di NOCERA TERINESE "P.I. Tchaikovsky"
via ammiraglio sirianni, 35 - 88047 NOCERA TERINESE (CZ)
recapiti:
tel. e fax 0968/923854
e-mail: segreteria@tchaikovsky.it
Sito web: http://www.tchaikovsky.it
Direttore: Pierfrancesco Pullia


Istituto superiore di studi musicali di PAVIA "Franco Vittadini"
via a. volta, 31 - 27100 PAVIA
recapiti:
tel. 0382/1711127; fax 0382-309373
e-mail: segreteria@istitutovittadini.it
Sito web: http://www.istitutovittadini.it
Direttore: Cinzia Piccini


Istituto superiore di studi musicali di RAVENNA "Giuseppe Verdi"
via roma, 33 - 48100 RAVENNA
recapiti:
tel. 0544/212373; fax 0544/217527
e-mail: istverdi@comune.ra.it
Sito web: http://www.istitutoverdi.ra.it
Direttore: Anna Maria Storace


Istituto superiore di studi musicali di REGGIO EMILIA e CASTELNOVO NE' MONTI "Achille Peri e Merulo"
Via Dante Alighieri, 11 - 42100 REGGIO EMILIA e CASTELNOVO NE' MONTI
recapiti:
tel. 0522/456771/456775/456779/456777; fax 0522/456778
Sito web: http://www.istitutoperi.com
Direttore: Marco Fiorini


Istituto superiore di studi musicali di RIBERA "Arturo Toscanini"
via roma, 21 - 92016 RIBERA (AG)
recapiti:
tel. 0925/61280; fax 0925/61016
e-mail: segreteria@istitutotoscanini.it
PEC: istitutotoscanini@pec.it
Sito web: http://www.istitutotoscanini.it
Direttore: Mariangela Longo


Istituto superiore di studi musicali di RIMINI "G. Lettimi"
via cairoli, 44 - 47900 RIMINI
recapiti:
tel. 0541/793840; fax 0541/793849
Sito web: http://www.istitutolettimi.it
Direttore: Alessandro Maffei


Istituto superiore di studi musicali di SIENA "Rinaldo Franci"
prato s.agostino,1 - 53100 SIENA
recapiti:
tel. 0577/288904-389123; fax 0577/389127
e-mail: franci@franci.comune.siena.it
Sito web: http://www.istitutofranci.com
Direttore: Luciano Tristaino


Istituto superiore di studi musicali di TARANTO "Giovanni Paisiello"
convento di s. michele - via duomo, 276 - 74100 TARANTO
recapiti:
tel. 099/4706398; fax 099/4760040
Sito web: http://www.paisiello.it
Direttore: Gabriele Maggi


Istituto superiore di studi musicali di TERNI "Giulio Briccialdi"
via del tribunale, 22-24 - 05100 TERNI
recapiti:
tel. 0744/432170; fax 0744/435081
e-mail: briccialdi@libero.it
Sito web: http://www.briccialditerni.it
Direttore: Marco Gatti