giovedì 29 novembre 2018

Attenti a quei due. Cialtroni

 Ormai sul treno del governo, Spaccone -Di Maio (detto  anche 'Giggino') e Bullo - Salvini ( più noto come 'il nero') viaggiano su carrozze differenti, ciascuno con la sua corte di servitori scemi. E Conte,  che non ne ha nè può averla una propria carrozza, è costretto a viaggiare ora con l'una ora con l'altra, a seconda del momento, delle decisioni da prendere e da chi vince al 'tira e molla' gioornaliero;  una terza carrozza è per Tria ( il nome  lo lasciava supporre) che non sembra voler viaggiare nelle prime due, perchè ormai lui con i due vice premier non è d'accordo praticamente su nulla. E con Conte, non si sa, perchè non lo sa neppure Conte.

 L'ultima grana riguarda l'accordo Onu sull'emigrazione, che verrà firmato a dicembre in Marocco. Conte, presentandosi la prima volta alle Nazioni Unite in settembre, aveva annunciato l'adesione dell'Italia a quell'accordo, cui hanno annunciato condivisione e sottoscrizione oltre cento paesi; ieri Salvini, il 'nero', ha dichiarato che lui dell'ONU se ne fotte; che Conte, burattino in mano dei due, e questa volta in quelle di Salvini, in Marocco a rappresentare l'Italia non ci andrà e che quel trattato il Governo italiano non lo firmerà. Se ne discuterà in Parlamento.
Va bene ma di che parere sono le due forze politiche al governo? Interrogati alcuni attendenti dei due cialtroni hanno dichiarato in tv che loro affidano la decisione al Parlamento, 'sovrano' - quando gli pare! Romeo per il 'nero' e la Castelli, economista di grido, per Giggino, non si sono voluti pronunciare per non sparare altre sciocchezze.

 Ma si dà il caso che la medesima questione del trattato da firmare in Marocco sull'emigrazione, ieri è stato oggetto di discussione e votazione al Parlamento europeo. Come è andata?  Cinquestelle e Lega sono arrivati, come fanno ormai da tempo, su due vagoni differenti: hanno votato i Cinquestelle a favore della firma, e la Lega contro.

 Può un paese  essere alla mercè di due cialtroni i quali hanno come unico scopo quello di salvare la faccia - riguardo alle  mirabolanti promesse elettorali rivelatesi irrealizzabili -  fottendosene bellamente delle sorti dei cittadini, per le quali sembra preoccupato ormai solo Mattarella che invita a tenere in ordine i conti, perchè la tenuta dei conti  rappresenta una sicurezza  la difesa dei cittadini, e Tria che è convinto che la correzione alla manovra va fatta e deve essere anche sostanziosa. A dispetto di ciò che vanno  dicendo i due che più cialtroni di così non si può.

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