domenica 31 dicembre 2023

Giorgia Meloni. MIracolo!

 Dopo giorni, forse settimane di malattia che le hanno fatto rimandare per ben due volte, anzi tre, la rituale conferenza stampa di fine anno da premier; dopo che non  ha avuto forza e voce per dire una sola parola - sempre causa malattia  che le avrebbe procurato anche totale afonia - sul Mes come sul Nuovo Patto di stabilità, risistemato dai suoi due amici francese e tedesco; e dopo, infine, che non è voluta entrare neppure con pronuncia sillabica nell'affaire Verdini/Salvini - e qui la malattia è stata salutare onde non urtare il suo alleato/avversario - ecco che improvvisamente, e soprattutto miracolosamente, Giorgia Meloni ha acquistato la parola - l'equilibrio non si direbbe, ancora!" - per dire che Papa Ratzinger, di cui oggi ricorre un anno dalla morte, è stato 'un gigante della fede'! E' la Giorgia cristiana che riciccia, proprio quando ce ne eravamo dimenticati!

 L'abbiamo vista in palcoscenico al fianco di Papa Francesco, di bianco vestita come il pontefice, per sostenere ( ma non come potrebbe e dovrebbe fare un governo, bensì solo a parole) la sua azione a favore della famiglia; ora, dopo le recenti sortite di Bergoglio sullo stesso tema, giudicate dai nemici favorevoli alle famiglie anche cosiddette  'anormali' di gay ecc,,, ecco che Giorgia si risveglia cristiana 'tradizionale' ed abbraccia la dottrina di Ratzinger, di cui elogia - non richiesta, perchè fuori dal suo campo di azione di governo - il gigantismo della sua fede. Che tempismo Giorgia. Il miracolo s'è compiuto. 

 

Bilancio nero, anzi nerissimo, del 2023 per la musica in Italia

Anni fa, molti per la verità, Antonio Leone, giornalista responsabile della cultura per  il Tg3,  mi invitava  regolarmente ad ogni fine anno, a tracciare un bilancio dell'anno appena trascorso, per la musica.  E da quel che ricordo - ma in anni lontani e diversi dai nostri - trovavo sempre qualcosa di positivo da segnalare, oltre naturalmente a qualcosa di negativo.

 Oggi davvero non saprei cosa dire di positivo. Né potrei servirmi dei cosiddetti 'premi Abbiati' - che l'Associazione critici musicali elargisce pigramente e stancamente ogni anno, con  sempre minori elementi di chiarezza giustificativa se non quella dell'appartenenza alle solite conventicole - per  elevare un peana alla vita musicale italiana, perchè né un disco né un concerto - come del resto per le rondini - non fanno la primavera della musica in Italia. Come incoscientemente sembra credere ( voler far creder) la succitata benemerita associazione.

Se volessimo proprio tracciare un bilancio dell'anno appena trascorso, non potrebbe che essere negativissimo, se non altro per il terremoto che la voracità dell'attuale governo ha creato in alcuni teatri lirici, dopo aver chiesto ed ottenuto le dimissioni di Fuortes dalla Rai, per occuparla - senza averne le capacità e i risultati deludenti si vedono ogni giorno di più - promettendogli incarichi nei teatri, no Milano, ma Napoli, poi rientrato ed ora Firenze. 

 Insomma tutto questo casino, senza nessun  rispetto della storia di questi teatri, e senza che la suddetta benemerita associazione dei critici musicali avesse mai speso una sola riga per l'accaduto.

 Fatto questo bilancio, non ci resta che augurarci che almeno nei teatri questo governo non ci metta mai più piede, perchè farebbe altri danni. E del resto cosa ci si può aspettare da un governo di un paese che vanta molti primati in campo musicale nella sua storia,  se la premier Meloni la prima volta che ha messo piede in un teatro è stato al passato sant'Ambrogio, nel 2022, per sfilare alla Scala al braccio del compagno; rima mai, e osiamo avanzare che anche dopo non ci sarà una seconda volta, salvo che per mettere le mani su qualche altra sovrintendenza, magari avanzando l'idea: fuori gli stranieri dai nostri enti culturali. Una farsa! 

Boicottare in edicola il quotidiano 'La repubblica'

La proprietà del quotidiano La Repubblica, di fronte al calo sempre maggiore delle vendite in edicola invece di cambiare la linea editoriale, ricorre all'aumento del prezzo del quotidiano, che ieri, in edicola, senza allegati, veniva venduto a 2,00 Euro. E senza nessun avviso ai lettori, come un tempo facevano i giornali educati. Trattando i suoi acquirenti lettori come un bancomat al quale ricorrere ogni volta che ha bisogno di far cassa.

 Sarebbe opportuno boicottare ancora di più in edicola  La Repubblica, che senza preavviso e senza offrirne le ragioni e neppure scusarsi - come il galateo imporrebbe - aumenta il prezzo e basta. E' un sopruso ed è screanzato da parte di un giornale per tanto tempo considerato 'il salotto'... che ora non sappiamo più di cosa.

 Fa la stessa cosa quando ha bisogno di accumulare pubblicità. Pubblica inserti ed allegati voluminosi e pesanti, che sono veri e propri cataloghi pubblicitari, meno giornali, facendo pagare con un sovrapprezzo il giornale, quando dovrebbe fare il contrario, visto che i lettori devono andare in edicola con una borsa della spesa per prendere un pacco di giornali di cui non sentono il bisogno e che, a casa, butteranno nel secchio dell'immondizia.

 Se continua di questo passo La Repubblica - ma anche ogni altro giornale che seguisse la stessa prassi - finirà col vendere in edicola come un tempo, quando contendeva, per vendite, il primato del Corriere, ed ora non più con un distacco fra i due sempre più ampio.

Maurizio Molinari e la proprietà ( Agnelli-Elkann) sono avvisati!

Francesca Verdini è molto provata. Mentre provati non sembrano essere sia Sallusti ( Il Giornale) che Matteo (Salvini) il ministro( da Leggo). Nostro Commento

 

Verdini, il Capodanno nero di Francesca: «È molto provata, Salvini pensa solo a lei». Il ministro furioso con Pd e M5s: non riferirà in Parlamento
Verdini, il Capodanno nero di Francesca: «È molto provata, Salvini pensa solo a lei». Il ministro furioso con Pd e M5s: non riferirà in Parlamento

Matteo Salvini si tiene alla larga dal caso che ha colpito la famiglia Verdini. Almeno, in pubblico. In Parlamento non andrà a riferire come vorrebbe l'opposizione. In privato gestisce invece le difficoltà della compagna, catapultata nella vicenda giudiziaria che ha travolto prima il fratello Tommaso (agli arresti domiciliari) e poi il papà Denis. 

La crisi dei Verdini

«Matteo in questo momento vuole solo stare vicino a Francesca, provata dai provvedimenti che hanno raggiunto il fratello Tommaso e il padre Denis», scrive il Corriere citando fonti vicine al ministro dei Trasporti. Salvini non si sottrae ai doveri di compagno, ma non ci sta quando viene tirato in ballo nello vicenda delle commesse Anas, che non lo riguarda se non di riflesso. 

Bagarre politica

«Le opposizioni dovrebbero chiedere a Toninelli e Giovannini (i due predecessori al dicastero, con i governi Conte II e Draghi, ndr) di riferire in Aula, dato che il presidente Anas è stato nominato dai governi di cui facevano parte. Cosa c’entra Salvini?», dice il fedelissimo di Salvini Igor Iezzi all'Agi. Gli appoggi al vicepremier arrivano anche da Forza Italia. Secondo Maurizio Gasparri la richiesta di un’informativa in Parlamento «è pretestuosa. Tutti dicono che bisogna salvaguardare l’autonomia della magistratura, perché un’informativa in Parlamento? Salvini non è indagato, di cosa deve rispondere? Non c’è l’oggetto del contendere». Chiara Braga (Pd) non è dello stesso avviso: «Arroganza e presunzione non lo mettono al riparo da un coinvolgimento che prima che personale è politico».


                                                          *****

 Molta stampa aveva lamentato come i giornali degli Angelucci avessero ignorato la grave notizia degli arresti di Tommaso Verdini e del coinvolgimento nelle indagini anche di Denis. Ieri la toppa, peggiore del buco.

Sallusti, direttore de Il Giornale, ieri  nell' editoriale, dal titolo sottinteso: 'De Amicitia', ha scritto che lui conosce bene i Verdini - e vorrei vedere! - da tempo, e conosce anche la loro onestà, cancellando dalla memoria le due condanne con sentenza definitiva, Denis il capostipite, sempre attivo anche dai domiciliari, come risulterebbe al Tribunale di Roma; e lo conosce anche perchè per anni è stato  il 'braccio destro' di Berlusconi,  ed anche suo 'braccio armato', impegnato in affari anche editoriali.

E accusa che quello del tribunale di Roma rischia di essere l'ennesimo attacco della magistratura alla parte politica 'avversaria' al potere.

 Anche Matteo Salvini esibisce serenità: fidanzato di Francesca Verdini, preoccupatissima per la famiglia - e chi non lo sarebbe? - la quale fino a non molto tempo fa faceva parte della società Inver, al centro dei fatti corruttori, di cui è presidente Tommaso Verdini ed un parlamentare della Lega, socio.

 Salvini, benché richiesto dall'opposizione, e a ragione!, di riferire in Parlamento, ha risposto: perchè dovrei, sono fatti che riguardano un periodo in cui non ero ministro, Dunque, comunque la si consideri questa storia, sono estraneo.

 E le telefonate nelle quali si ascolta uno dei beneficiari della corruzione che dice: adesso che è tornato Salvini..? ' Millantatori. Beato te, Matteo.

 La storia,  cari Sallusti e Salvini, è grave, anzi gravissima. Che molti politici, sia quando sono attivi che dopo, utilizzino i rapporti instaurati nel tempo, per trarne beneficio e fare affari, è cosa notissima, e noi ne abbiamo scritto qualche giorno fa.

 Aggiungiamo che Tommaso Verdini, senza Denis  farebbe ben poco. E che Denis è stato condannato per queste cosette e che anche dai domiciliari - per motivi di salute???- continua ad agire nel mondo degli affari, come ha sempre fatto e per questo si è beccato le due condanne. Che ora dovrebbe finire di scontare in carcere e non a casa. Perchè Il lupo perde il pelo ma non il vizio.

 Con tutta la presunzione di innocenza, e buona pace di Sallusti e Salvini. (Pietro Acquafredda)

L'Area Schengen si allarga a Bulgaria e Romania ( TGCOM 24)

 

Commissione Ue bandiera
Commissione Ue bandiera

Un comunicato del Consiglio europeo spiega che i Paesi dell'Ue hanno deciso all'unanimità di eliminare i controlli alle frontiere aeree e marittime di Bulgaria e Romania, a partire dalla data corrispondente al passaggio dagli orari invernali a quelli estivi previsti dall'Associazione internazionale del trasporto aereo (Iata). La Commissione europea ha accolto con favore questa decisione, che arriva dopo ben 12 anni di negoziati.

   

La decisione dell'Ue "È un momento storico per la Bulgaria e la Romania e di grande orgoglio per i loro cittadini", ha dichiarato il presidente della Commissione, Ursula von der Leyen. L'esecutivo Ue ha ricordato di aver ritenuto fin dal 2011 che questi due Paesi fossero pronti ad aderire allo Spazio Schengen. L'Austria aveva posto il veto l'anno scorso per protestare contro i troppi immigrati clandestini arrivati sul suo territorio, prima di accettare di revocarla in cambio di garanzie. Sofia e Bucarest hanno concordato di lottare maggiormente contro l'immigrazione clandestina in una dichiarazione congiunta firmata ieri con Vienna.

Bulgaria e Romania integreranno parzialmente l'area Schengen di libera circolazione dell'Ue a partire dal 31 marzo. Lo hanno annunciato i 27 Stati membri, che dovranno prendere una nuova decisione per scegliere la data in cui abolire i controlli alle frontiere terrestri interne all'Unione europea dei due Paesi balcanici.

Fa mangiare la famiglia con 43 euro a settimana. Le manca solo di rovistare nei cassonetti. LEGGO sveglia, non raccontiamo str...

 

Mamma svela il segreto del risparmio: «Faccio mangiare la mia famiglia con 40 euro a settimana». Ecco come fa
Mamma svela il segreto del risparmio: «Faccio mangiare la mia famiglia con 40 euro a settimana». Ecco come fa

Per molte famiglie risulta difficile arrivare a fine mese e, soprattutto, farlo con relativa tranquillità. Tante persone lamentano degli stipendi troppo bassi rispetto al costo della vita, mentre le ore di lavoro continuano a essere troppe, a lasciare sempre poco tempo per ricaricarsi e fare ciò che ci piace. 

Eppure, una mamma parsimoniosa potrebbe aiutarci a comprendere il valore del risparmio e insegnarci a vedere il nostro quotidiano da una prospettiva diversa. Capire a cosa rinunciare, senza effettivamente percepire la rinuncia, o quali piccole abitudini cambiare, potrebbe essere la chiave per goderci un po' più di serenità alla fine della giornata. 

 

La "Duchessa del Risparmio"

Heidi Ondrak ha deciso di condividere le proprie scelte e il suo stile di vita nei video pubblicati su TikTok, nella speranza che anche altre persone possano trovare utili i suoi metodi di risparmio. La mamma ha svelato, per esempio, il suo piano alimentare per l'intera settimana che aiuta a mantenere bassi e gestibili i costi: meno di 38 pound (circa 43 euro) a settimana per tutta la famiglia. 

Ammette, tuttavia, che almeno la cena del sabato il suo trucco non funzionerà per tutti: dato che il suo lavoro è quello di fare le consegne di cibo, riesce a ottenere in qualche caso dei pasti gratuiti. Nel video, Heidi inizia con l'affermare: «Stiamo cercando tutti di stringere un po' la cinghia, il costo del cibo di questi tempi è ridicolo, quindi questo è ciò che faccio io per risparmiare».

Poi, fa vedere lo scontrino del supermercato: «Ecco il menù per la settimana. Si comincia con il pollo arrosto, poi metto a bollire gli avanzi in modo da far staccare tutti i pezzettini dalle ossa e poter fare uno stufato. Martedì una teglia grande di salsicce, le cuocio tutte insieme per risparmiare, e mercoledì usiamo le salsicce avanzate insieme ai broccoli per condire la pasta».

Per quanto riguarda la colazione, si tratta di alimenti estremamente semplici e poco costosi: latte, frutta, fibre e cereali. Per quanto riguarda i pranzi, usa soprattutto tonno e tacchino. Poi, aggiunge: «Ai ragazzi non piace l'insalata quindi ho optato per i cetrioli, un po' di formaggio, patatine e pane». Heidi afferma che è molto importante acquistare molte verdure, specialmente quelle a prezzi bassi: rape, carote, cipolle, broccoli, cavoli e patate. 

Infine, sullo scontrino si trovano ingredienti basilari con cui costruire i piatti, principalmente riso, pasta, passata di pomodoro e e fagioli. «Ho della roba già in cucina e in freezer che posso aggiungere», termina Heidi, «tra cui magari verdure o pasti precedenti congelati da finire. E questa è la mia spesa da 38 pound».