giovedì 22 novembre 2018

Manovra 2019. Chi tratta e chi no, chi tiene sotto controllo i conti e chi se ne frega dell'Europa

I contatti - anzi le 'interlocuzioni' , secondo la dizione preferita dagli analfabeti del Governo - con l'Europa sono aperti, la manovra non si tocca.

Conte ha invitato a pranzo Junker per sabato, e conta di potergli spiegare nei dettagli la manovra che finora nessun burocrate della UE è riuscito a capire.  Ora con l'intervento di Conte, capirà sia Junker che tutti gli alti burocrati europei, commissari economici compresi. Ma la manovra non si cambia, aggiunge Conte.

Tria è preoccupato per le prime conseguenze della manovra, a partire dallo spread che si mantiene alto e che  a lungo andare recherà molti più danni che benefici. Anche Tria mantiene aperti i contatti- anzi le 'interlocuzioni' - con l'Europa, ma 'i conti  italiani - assicura e ripete come gli hanno ingiunto di dire in pubblico - sono in ordine ed il debito sotto controllo'.

Di Maio stima che si possa trattare con la UE, prima che l'infrazione diventi operativa, ma la manovra ,aggiunge anche lui, come se ci fosse bisogno di ribadirlo, non si tocca.

 Salvini, dice di non far caso alle lettere che giungono dall'Europa, ne ha ricevute tante  e una in più  non cambia nulla e non lo smuove di un solo millimetro. A Moscovici e compagni non presta nessuna attenzione. Lui non sta a sentire i burocrati, ma  solo gli italiani, con i quali l'interlocuzione è aperta.

Moscovici, che nella testa di Salvini è un babbo Natale che spedisce lettere,  al contrario di quello dei bambini che le riceve, gli ha comunque scritto che la manovra che Salvini dice sia stata fatta per favorire gli interessi degli Italiani, in effetti è contro gli interessi degli Italiani.

Ma che ne può capire di economia Moscovici e gli altri commissari, solo ultimi degli altri organismi nazionali e internazionali che l'hanno bocciata, replica Salvini?
L'unico a capirci è Salvini che, guarda caso, è un semianalfaneta e, in economia, analfabeta totale.

Lui però è stato eletto dal popolo che gli ha dato mandato di  fare una manovra che  a quel popolo fa correre un reale pericolo di impoverimento. E ci prova. Che altro potrebbe fare? Andare a casa subito? Meglio tardi, il più tardi possibile, non appena  la manovra avrà prodotto i suoi effetti negativi- che speriamo comunque non disastrosi -  perchè allora Salvini  andrà sicuramente a casa; lui e il suo compagno Giggino, ce li manderanno gli elettori, quando alla prova dei fatti si accorgeranno che hanno messo il paese nelle mani di due IRRESPONSABILI. Per non dire altro.

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