domenica 28 febbraio 2021

Giuseppe Conte per la rifondazione dei Cinquestelle ( Rai News)

 Giuseppe Conte ha raccolto l'invito a elaborare nei prossimi giorni un progetto rifondativo con il Movimento 5 Stelle".

 

 E' quanto si legge in un post su Facebook del M5s, a poche ore dal vertice pentastellato al quale hanno partecipato, tra gli altri, Grillo e l'ex premier.

 "Una sfida cruciale per il Movimento, una ristrutturazione integrale per trasformarlo in una forza politica sempre più aperta alla società civile, capace di diventare punto centrale di riferimento nell'attuale quadro politico e di avere un ruolo determinante da qui al 2050", si legge ancora.

 

 "Il Movimento sarà la forza trainante della transizione ecologica e digitale, poggiando però su pilastri insostituibili, quei valori originari che lo hanno sempre contraddistinto: la tutela dell'ambiente, l'importanza dell'etica pubblica e della lotta alla corruzione, il contrasto delle diseguaglianze di genere, intergenerazionali, territoriali, la lotta contro le rendite di

 posizione e i privilegi, la più ampia partecipazione dei cittadini alla vita democratica attraverso il rafforzamento degli istituti di democrazia diretta", conclude il post.


Liberate Zaki! chiede il mondo intero ai torturatori egiziani

 Si è tenuta, ma bisognerà attendere martedì per conoscerne l'esito, l'udienza sulla custodia cautelare di Patrick Zaki, lo studente egiziano dell'Università di Bologna da oltre un anno in carcere in Egitto con l'accusa di propaganda sovversiva. Lo ha riferito all'ANSA la sua legale, Hoda Nasrallah, precisando che Patrick era presente in aula e che il rinvio della notifica a dopodomani è dovuto a questione burocratiche.

 "Il termine per la decisione è martedì. Il funzionario viene solo il martedì", ha scritto Nasrallah. Il riferimento è all'impiegato della Procura per la sicurezza dello Stato dove, come sempre, va a farsi notificare l'esito delle udienze. In genere la notifica avviene però già il giorno dopo, come peraltro da lei stessa previsto ancora stamattina. "Patrick era presente", si è limitata ad aggiungere l'avvocata.

"Questa attesa di 48 ore per Patrick, che conoscerà solo martedì l'esito dell'udienza a cui ha preso parte oggi, è un altro elemento di questa situazione crudele nei suoi confronti", dice all'ANSA Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia. (ANSA).

Culto San Gennaro. Patrimonio dell'Umanità (ANSA). Lo è già la pizza napoletana, ma non ancora il melodramma italiano: Unesco da riformare!

 Un'altra tappa è in programma domani a Napoli verso il riconoscimento da parte dell'Unesco del culto e della devozione popolare per San Gennaro come patrimonio immateriale dell'umanità. Si terrà, infatti, alle 10:30, un incontro con le 'comunità patrimoniali' del mondo in diretta facebook dalla Basilica di San Gennaro extra moenia alla Sanità-Catacombe.

 Per volere del neo arcivescovo Domenico Battaglia, l'incontro verrà aperto da un videomessaggio del cardinale Crescenzio Sepe che il 4 luglio dello scorso anno presiedette e benedisse, nella Chiesa Cattedrale, il progetto di candidatura per il riconoscimento Unesco. Come fu sottolineato in quella circostanza, l'iniziativa è stata già iscritta nell'Inventario del Patrimonio Culturale Immateriale Campano (IPIC) della Regione, ed è stata promossa dall'Università Federico II, in collaborazione con diversi organismi legati a San Gennaro. 

Con l'incontro di domani (presentazione della costituenda rete mondiale di comunità di fedeli sangennaroworldwidenetwork.com) il progetto viene condiviso anche dalla Fondazione San Gennaro che cura il Complesso Catacombe e tende al coinvolgimento di altri enti e chiese in Italia e nel mondo impegnati nel culto di S.Gennaro, i cui fedeli si stima siano circa 25milioni. Il progetto è coordinato dal prof. Maurizio Di Stefano e domani si avvarrà del sostegno di artisti e studiosi. Nel progetto sono coinvolti insieme col Centro Lupt (Laboratorio di urbanistica e pianificazione territoriale) della Federico II, altre istituzioni, con il supporto dell'ICOMOS Italia. 

Parteciperanno, tra gli altri, alle assise di domani Guglielmo Trupiano, direttore del Centro LUPT. Pierluigi Sanfelice di Bagnoli, della Deputazione della Real Cappella del Tesoro di San Gennaro, Carlo Borgomeo, presidente della Fondazione per Il Sud, Mariano Bruno, segretario generale del Corpo Consolare di Napoli, Antonio Loffredo parroco del Rione Sanità-Fondazione di Comunità San Gennaro, Cettina Lenza, coordinatrice CTS Comitato Promotore "Culto e Devozione di San Gennaro", Rosanna Romano, Direzione generale per le politiche culturali e il turismo della Regione Campania, monsignor Adolfo Russo, vicario episcopale per la Cultura-Chiesa di Napoli.


                       UNESCO IN CONFUSIONE

Prima di San Gennaro, ce l'ha fatta la pizza napoletana, ma non ancora il melodramma italiano ( P.A.)


*Dal 5 febbraio 2010 è ufficialmente riconosciuta come Specialità tradizionale garantita (STG) dell'Unione europea e nel 2017 l'arte del pizzaiuolo napoletano, di cui la pizza napoletana è prodotto tangibile, è stata dichiarata dall'UNESCO patrimonio immateriale dell'umanità.

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*Il Melodramma italiano rappresenta un’eccellenza italiana, per questo vogliamo che venga portata a compimento la candidatura ufficiale dell’opera lirica italiana come bene immateriale dell’umanità presso l’UNESCO”


Mentre l'India decide le linee guida per i social, l'Europa parla ma resta a guardare (ANSA)

 Le linee guida decise dal governo indiano per la fruizione dello spazio digitale sono state rese note oggi dai ministri Ravi Shankar Prasad e Prakash Javadekar. Secondo la bozza diffusa, i social network, come Facebook, Instagram e Twitter dovranno designare un dirigente, residente nel paese, che sarà il responsabile della gestione delle critiche in merito all'uso di linguaggio offensivo, comportamenti non accettabili, e contenuti provocatori, e dovrà prendere "i necessari provvedimenti" entro 15 giorni. Le nuove regole impongono ai social di rivelare l'identità degli utenti che per primi lanceranno contenuti controversi o fake news, mentre le piattaforme di streaming come Netflix e Amazon Prime, (chiamate in India OTT, over-the- top), dovranno classificare i loro contenuti secondo cinque categorie, corrispondenti a diverse fasce d'età del pubblico. "L'India è felice di permettere ai social media di guadagnare attraverso piattaforme che consentono ai cittadini di esprimersi. Il governo dà il benvenuto anche alle critiche sui social da parte degli indiani. Tuttavia, alcuni criminali e terroristi stanno abusando dei social per creare disarmonia, violenza e caos: costoro devono essere tenuti sotto controllo", ha motivato il Ministro per le tecnologie elettroniche, Ravi Shankar Prasad. Le linee guida sono state accolte dalla rete con molte perplessità, tra forti timori di censura e di bavaglio alla libera opinione.

Vaccino Johnson&Johnson da aprile in Italia (Huffpost)

 “Il vaccino Johnson&Johnson? In Italia prime dosi da aprile, qualche milione entro giugno, 27 milioni entro dicembre”. A dirlo è il presidente di Farmindustria Massimo Scaccabarozzi, intervenuto durante la trasmissione “Mezz’ora in più” di Lucia Annunziata. 

Scaccabarozzi ha proseguito: “Mi aspetto innanzitutto che quello di Johnson&Johnson sia un vaccino in più. Ne dobbiamo avere diversi, perché c’è una domanda importante. Dobbiamo aspettare l’approvazione dell’Ema, in America è stato approvato: siamo fiduciosi. L’Ema ha fatto cose straordinarie in virtù della pandemia, ha fatto cose mai fatte prima per velocizzare l’iter”. 

“Questo vaccino è basato su adenovirus, un vaccino che nasce dalla tecnologia sviluppata da noi anche per Ebola, ha caratteristiche sue particolari: funziona con una dose singola, non ha bisogno di richiami. Inoltre non necessita di grosse catene del freddo, perché può essere conservato in un frigorifero comune. C’è un accordo di prelazione per 200 milioni di dosi con la Commissione europea fino alla fine dell’anno, di cui 27 milioni per l’Italia. Contiamo già nel secondo trimestre di consegnare alcune dosi, da aprile. Ma il grosso avverrà nel secondo semestre”, ha aggiunto.

Il presidente di Farmindustria ha continuato: “A fine anno potremmo immaginare di avere una produzione italiana o quantomeno una partecipazione alla produzione anche da parte italiana perché questa è stata una corsa di collaborazione scientifica già nella ricerca mondiale”.

Intanto la Food and Drug Administration (Fda) degli Stati Uniti ha già approvato l’uso di emergenza del vaccino monodose di Johnson & Johnson. Dopo aver consigliato l’autorizzazione di questo farmaco venerdì scorso, il vaccino Johnson & Johnson è diventato il terzo accettato negli Stati Uniti insieme a quelli di Pfizer e Moderna. “L’autorizzazione di questo vaccino espande la disponibilità di vaccini, il miglior metodo di prevenzione medica per il Covid-19, ci aiuta nella lotta contro questa pandemia, che ha causato più di mezzo milione di vite negli Stati Uniti”, ha detto il commissario della Fda Janet Woodcock in una dichiarazione.

Gli Stati Uniti si aspettano di ricevere il primo lotto di 4 milioni di dosi lunedì prossimo e un totale di 20 milioni entro la fine di marzo, secondo NBC News. Le dosi possono essere conservate a temperature più basse rispetto ad altri vaccini e uno studio clinico mondiale ha dimostrato che il vaccino Johnson & Johnson è efficace al 66% nella prevenzione delle varianti del coronavirus e all′85% nella protezione dei casi gravi.

Giuseppe Conte da premier in due Governi a leader Cinquestelle ? (TGCOM 24)

 Si è tenuto presso l'Hotel Forum di Roma lo stato maggiore del M5s per decidere sul futuro del Movimento e di Giuseppe Conte, per il quale sarebbe pronto un ruolo ad hoc. Un vertice ristrettissimo, che si sarebbe dovuto tenere a Marina di Bibbona, nella villa di Beppe Grillo. Oltre al fondatore e garante del Movimento, presenti anche il premier uscente, i ministri Luigi Di Maio e Stefano Patuanelli, il presidente della Camera Roberto Fico e il capo politico Vito Crimi.

 La riunione ha visto la partecipazione anche di Alfonso Bonafede e Roberto Fraccaro. Alcuni di loro si sono collegati in modalità video. Sia Conte sia Grillo, quest'ultimo entrato ed uscito dall'albergo con indosso un casco bianco stile astronauta, non hanno rilasciato alcuna dichiarazione al termine dell'incontro. 

Depistaggi, smentite e silenzi hanno preceduto il vertice. In mattinata diversi cronisti e fotografi si sono recati a Villa Corallina, sulla costa tirrenica del livornese. Nella villa c'era l'auto di Grillo, ma non l'ex comico sebbene il custode della residenza, interpellato dai cronisti, avesse confermato la 

 presenza in loco del garante. Ma Grillo, usando un'auto diversa dalla sua, era già in viaggio per Roma. 

Le ipotesi sul ruolo di Conte circolate prima del summit erano state diverse: si va da un ruolo all'interno dell'organo collegiale a cinque appena votato su Rousseau a una carica apicale, simile a quella del capo politico. Con un'appendice: Grillo è sempre stato scettico sulla formula della leadership collegiale. 

sabato 27 febbraio 2021

Web Tax. Tassazione internazionale: accordo forse al G 20 di giugno

 La riforma del sistema di tassazione internazionale "è diventato un compito urgente" dato il ruolo preminente assunto dai servizi digitali: il G20 "porterà avanti il lavoro per trovare un consenso globale" e per arrivare entro metà 2021 a un accordo sulla tassazione minima delle imprese multinazionali e dei giganti del web. Lo ha detto il ministro dell'Economia, Daniele Franco, nella conferenza stampa al termine del G20 dei ministri delle finanze e governatori.

 

La segretaria al tesoro Usa Janet Yellen ha detto ai suoi colleghi del G20 che gli Usa non sostengono piu' la clausola del 'safe harbor' (porto sicuro) nei negoziati in sede Osce per la tassa digitale. Lo scrive la Reuters sul suo sito, citando un dirigente del tesoro americano. La clausola, proposta dal suo predecessore Steve Mnuchin, prevedeva una sorta di opzionalità della tassazione, permettendo ai colossi digitali americani di non sottoporsi alla nuova tassa. Una mossa che aveva portato ad uno stallo delle trattative. (ANSA).

Un nuovo vaccino - monodose - contro il Covid della Johnson& Johnson,, approvato dalla FDA americana (AGI)

  La Food and Drugs Administration ha dato il via libera all'autorizzazione di emergenza per il vaccino monodose contro il coronavirus prodotto da Johnson & Johnson. Si tratta del terzo siero anti Covid approvato negli Stati Uniti dopo quelli sviluppati da Pfizer/BioNTech e Moderna.

 L'agenzia Usa ha constatato che il vaccino prodotto dalla compagnia statunitense è "altamente efficace nel prevenire le formi gravi di Covid-19, incluse quelle derivanti dalle nuove varianti". 

Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha espresso soddisfazione, ma ha avvertito che la battaglia contro la pandemia è tutt'altro che finita. "Questa è una fantastica notizia per tutti gli americani, nonché uno sviluppo incoraggiante nei nostri sforzi per porre fine alla crisi", ha dichiarato Biden in una nota, avvertendo peroòche "non possiamo abbassare la guardia ora o dare per scontato che la vittoria sia inevitabile". 

Come funziona il vaccino Johnson&Johnson

Già a fine luglio il vaccino messo a punto dalla Johnson&Johnson aveva dato prova di una "forte risposta immunitaria". Uno studio pubblicato su Nature, rivelava che il vaccino, basato su vettori derivati da adenovirus di serotipo 26 (Ad26) aveva indotto una forte risposta immunitaria come provato dagli "anticorpi neutralizzanti", riuscendo a prevenire infezioni successive e proteggendo completamente o quasi completamente dal virus i polmoni di primati non umani (NHPs) nello studio pre-clinico.

 

Era stato grazie a questi dati che era stato poi avviato un trial clinico su volontari sani negli Stati Uniti e in Belgio. "Il nostro vaccino contro il SARS-CoV-2 ha dato luogo ad una forte risposta anticorpale e ha fornito una protezione completa o quasi completa con una singola dose", aveva sottolineato Paul Stoffels, M.D., Vice Presidente del Comitato Esecutivo e Chief Scientific Officer di Johnson & Johnson, sottolineando la peculiarità del siero prodotto dall'azienda rispetto a tutti gli altri: essere pienamente efficace con una sola dose.

Il vaccino prodotto anche in Italia

 Una produzione di vaccini che parte dal New Jersey e arriva in Belgio, passando dall'Olanda e dall'Italia. È la rete industriale su cui poggia la Johnson & Johnson, il terzo gruppo farmaceutico pronto con un vaccino anti-Covid approvato dalla Fda.

Il quartier generale è a New Brunswick, nella piana industriale dello Stato del New Jersey, a meno di 80 chilometri da New York, ma è tra Massachusetts e Europa che il vaccino è nato.

 

Tre sono i luoghi chiave: il centro di ricerca Beth Israel Deaconess Medical Center di Boston, dove i ricercatori hanno lavorato in sinergia con quelli del centro vaccini Janssen Pharmaceutical di Beerse, in Belgio, e del Centro biologico Janssen di Leiden, in Olanda, a cinquanta chilometri da Amsterdam. In questo triangolo si sono concentrate le tre fasi obbligatorie di sperimentazioni del vaccino sui volontari. Ma la seconda fase, quella operativa, ha visto l'allargamento della rete di produzione.

Per aumentare la produzione l'azienda americana ha stretto dal 2020 una partnership con la Catalent, che ha sede in New Jersey. L'accordo prevede che una parte della produzione dei vaccini venga fatta in Usa e in Italia, nello stabilimento di Anagni della Catalent, in provincia di Frosinone. Un altro accordo, per la produzione quinquennale di vaccini, è stato siglato con la Emergent BioSolutions, i cui stabilimenti si trovano in Maryland.

 

La società farmaceutica francese Sanofi ha inoltre offerto a J&J il proprio stabilimento di Marcy l'Etoile per la produzione del vaccino Janseen (controllata J&J) ad un ritmo di 12 milioni di dosi al mese. Un quarto vaccino potrebbe arrivare a breve: Sanofi e GlaxoSmithKline hanno annunciato la sperimentazione su 720 adulti. Se la risposta sarà incoraggiante, le prime dosi potrebbero essere disponibili da ottobre.

Coronavirus. Bollettino dal fronte dei contagi aggiornato a sabato 27 febbraio 2021

 Coronavirus in Italia, il bollettino di sabato 27 febbraio 2021. Questi i dati di oggi del ministero della Salute: 18.916 positivi e 280 morti nelle ultime 24 ore. I decessi ieri sono stati 253. I tamponi effettuati sono stati 323.047.

Sono 323.047 i test (molecolari e antigenici) effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, in calo rispetto ai 325.404 di ieri. Il tasso di positività è al 5,8%, in diminuzione rispetto al 6,3% di ieri.

Sono 2.216 i pazienti ricoverati in terapia intensiva in Italia, con un aumento di 22 unità rispetto a ieri. Gli ingressi giornalieri in rianimazione sono stati 163. Nei reparti ordinari sono invece ricoverate 18.372 persone, 80 in più di ieri. Gli attualmente positivi sono 411.966, con un incremento di 7.302. 

 Ricordiamo che ieri, venerdì 26 febbraio, i nuovi positivi registrati sono stati 20.499 su 325.404 tamponi (giovedì 25 erano stati 19.886 su 353.704 tamponi). 253 i morti, giovedì erano stati 308. Con 11.714 dimessi e guariti in più i positivi erano 404.664, 8.521 in più rispetto a ieri quando c'era stato un incremento di 6.710 unità. 


 

Teatro Regio di Torino. Teatro chiuso da giugno a ottobre per lavori. L'11 marzo termina il commissariamento. Rosanna Purchia resterà ancora? da Commissario o da sovrintendente?( da Corriere della Sera, di Paolo Morelli)

 Per il Teatro Regio si prospettano una primavera e un’estate di cantieri: sarà chiuso da giugno a ottobre. Proprio il periodo in cui i teatri potrebbero essere aperti. La commissaria straordinaria Rosanna Purchia, però, assicura: «Andremo all’aperto». E potrebbe arrivare una convenzione con la Fondazione Piemonte dal Vivo. 

 

Sono alcune delle novità raccontate ieri durante un’accesa Commissione cultura in Consiglio comunale, dove non sono mancate le scintille. Purchia ha ribattuto alle rimostranze con un «dove siete stati finora?», inducendo Massimo Giovara, che presiedeva l’audizione, a chiederle di moderare i toni. La chiusura estiva sarà motivata dai lavori alla «torre scenica», finanziati con gli 8,5 milioni in arrivo dal Cipe di cui si parla da tempo, mentre già a fine marzo il Regio avvierà un altro cantiere, grazie al Comune di Torino, per ottenere l’agibilità completa. Ora l’obiettivo è accedere al «fondo rotativo». Si tratta dell’ex Legge Bray, che garantirà al teatro un prestito fino a 20 milioni di euro dallo Stato per saldare i debiti pregressi. 

Quanto al debito, a fine 2019 era arrivato a 26 milioni di euro e alla fine dello scorso anno era già stato ridotto a una cifra compresa fra 17 e 20 milioni. Un dettaglio preciso, insieme alla relazione completa sulle azioni intraprese, sarà disponibile alla chiusura del bilancio 2020, il mese prossimo. Stando alle parole di Purchia, però, sono stati quasi azzerati i debiti con gli artisti, mentre i crediti che il teatro vantava (molti con le istituzioni) sono stati in buona parte recuperati. «Con i fornitori — ha aggiunto — abbiamo chiuso un debito storico di 1,3 milioni con uno stralcio di 470 mila euro». Inoltre, visto l’imminente ritorno dei dipendenti in cassa integrazione, da metà marzo all’11 aprile, la commissaria e il direttore generale, Guido Mulè, si taglieranno lo stipendio del 10%. Intervento proposto anche ad altri dirigenti. L’altro fronte è la pianta organica: sono stati ridefiniti gli incarichi e si cerca internamente un direttore amministrativo, mentre due risorse si occuperanno del controllo di gestione. «La prolungata mancanza di un direttore marketing — ha poi aggiunto Purchia — ha fortemente incrinato la credibilità della fondazione, le recenti inchieste giudiziarie l’hanno danneggiata ancora. Gli interventi di marketing saranno diretti a rilanciarne l’immagine». In arrivo anche la figura del «risk manager» e a un piano per l’efficientamento dei costi. 

 Su questo aspetto, ieri è partita anche la contrattazione fra sindacati e direzione generale per il contratto integrativo, l’intento è riorganizzare il lavoro e limitare le perdite economiche per i dipendenti. Anche perché, dopo i 17 amministrativi lasciati a casa, nel «bacino di compensazione», 14 contratti del personale artistico non saranno rinnovati. Nel frattempo altri due violinisti sono stati reintegrati, con sentenza del 23 dicembre, ma per loro è stata conteggiata la Fis per il mese di gennaio. 

Le attività, comunque, proseguiranno in streaming fino ad aprile. «La stagione 2020/2021 non era coerente — ha detto la commissaria — con le condizioni economiche della fondazione, è stata rivista». Sono tutte azioni inserite in un cronoprogramma presentato al Ministero della Cultura. 

 C’è poco tempo per chiudere: l’incarico di Rosanna Purchia terminerà il 9 marzo, ma iniziano a diffondersi voci su un possibile rinnovo. 


Riccardo Muti e l'Orchestra Cherubini a Bergamo, Napoli, Palermo. In streaming il 21,26 e 28 marzo

 Riccardo Muti e la sua Orchestra Giovanile Luigi Cherubini rinnovano il proprio impegno per la musica e i teatri italiani, contribuendo a tenerne virtualmente aperte le porte con la tournée organizzata da Ravenna Festival: attraversando la penisola da nord a sud, i concerti registrati a Bergamo, Napoli e Palermo saranno in streaming gratuito rispettivamente dal 21, 25 e 28 marzo. 

L'appuntamento al Donizetti è un dono di BPER Banca alla città e il concerto, in programma la Sinfonia del Don Pasquale e l'Eroica di Beethoven, sarà trasmesso sul sito di BPER Banca. 

Nella città partenopea, dove Muti e la Cherubini eseguiranno la Sinfonia da I due Figaro di Mercadante e la Sinfonia n. 9 di Schubert, l'evento è stato invece reso possibile dalla collaborazione con Napoli Teatro Festival, che lo ospiterà sul proprio sito ufficiale. 

Sarà infine la web TV del Teatro Massimo di Palermo a trasmettere la Sinfonia n. 3 di Schubert e la Sinfonia "Dal Nuovo Mondo" di Dvořák. 

In collaborazione con RMMUSIC, i tre i concerti rimarranno disponibili per 30 giorni dalla prima data di trasmissione; saranno inoltre accessibili anche su Ansa.it, grazie alla partnership con l'agenzia nell'ambito del progetto "ANSA per la Cultura", e su ravennafestival.live.

l concerto, registrato il 10 marzo, sarà disponibile dal 21 marzo su bper.it, su Ansa.it e ravennafestival.live.

 Il concerto, registrato il 19 marzo, sarà disponibile dal 26 marzo su live.napoliteatrofestival.it e su cultura.regione.campania.it, su Ansa.it e ravennafestival.live.

Il concerto, registrato il 21 marzo, sarà disponibile dal 28 marzo sulla web TV del Teatro a cui ai accede dalla homepage: teatromassimo.it, su Ansa.it e ravennafestival.live. (ANSA).

Massimo Antonelli (CTS):Non è tempo di ritorno alla normalità (Huffpost)

 Massimo Antonelli, componente del Comitato tecnico-scientifico e rianimatore del Policlinico Gemelli, è lapidario: “Non è tempo di ritorno alla normalità”. Sostanzia di dati questa sua considerazione, espressa in un’intervista al Corriere della Sera. “Nell’ultima settimana l’incidenza è aumentata da 135 a 145 nuovi casi su 100mila abitanti nei 7 giorni. Dunque è lontanissima da quel 50 su 100mila che potrebbe permettere di fare tracciamento e “anticipare” il cammino del virus. Due province, Trento e Bolzano, hanno addirittura superato i 250 casi su 100mila. L’Rt nazionale, l’indice di replicazione, resta stabile sullo 0,99 ma diverse regioni hanno superato l’unità e questo significa che l’epidemia continua a correre”.

La situazione non presenta margini sui quali ipotizzare l’ammorbidimento delle misure: anzi è raccomandata l’introduzione di regole più stringenti in modo chirurgico, vale a dire nelle zone soggette all’impennata di contagi - spiega Antonelli - Ora l’età media dei ricoverati in t.i.è di 60 anni, rispetto ai 65-70 dello scorso anno. Il Sars-CoV-2 colpisce tutta la popolazione. Bisogna capire quanti casi sono dovuti alle tre varianti inglese, brasiliana e sudafricana”.

 “Si osservano segnali di risalita, attualmente contenuta. Le varianti però sono destinate a diventare predominanti come è accaduto in Gran Bretagna. Non avere una popolazione sufficientemente immunizzata ci esporrà al rischio. Un maggior numero di persone saranno contagiate, si ammaleranno e avranno bisogno di cure in ospedale”.

Clima pazzo: riflessi sull'agricoltura (AGI)

 I cambiamenti climatici sconvolgono i cicli stagionali della natura e la spesa degli italiani con l’arrivo sui banchi le primizie con un mese di anticipo per effetto di un inverno anomalo che ha mandato in tilt le colture, con la raccolta di zucchine e fragole nel Lazio già avviata, ma anche l’arrivo degli asparagi in Campania e delle fave in Sicilia molto prima del tradizionale appuntamento del primo maggio. E’ quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti nei mercati degli agricoltori di 'Campagna Amica' sugli effetti concreti dei cambiamenti climatici con un lungo anticipo di primavera.

 Nelle campagne laziali si trovano così - sottolinea la Coldiretti - anche gli agretti oltre agli asparagi, arrivati almeno quindici giorni prima del normale, mentre nel Napoletano e in Sicilia i piselli hanno accelerato di due settimane e sono pronti al consumo. In Calabria ci sono già cipollotti, carciofi e fragole come in Sardegna dove si raccolgono anche gli spinaci. Il caldo fuori stagione ha stravolto completamente i normali cicli colturali e di conseguenza anche le offerte stagionali presenti su scaffali e bancarelle in questo periodo dell’anno.

Con il carrello degli italiani che al tempo del Covid è diventato sempre più green, come dimostra l’incremento dell’11% degli acquisti di frutta e dell’8,4% di quelli di verdura, secondo un’analisi Coldiretti su dati Ismea relativi ai primi 9 mesi del 2020, è allora importante fare attenzione a ciò che si compra e non cadere nell’inganno dei prodotti importati spacciati per Made in Italy. Se nei banchi del mercato di 'Campagna Amica' di Roma gli agricoltori offrono anche asparagi e fragole – rileva la Coldiretti - al mercato contadino di Napoli ci sono anche i fiori di zucca assieme alle zucchine, mentre al mercato di 'Campagna Amica' di Catania è possibile acquistare fave e piselli e in quelli sardi di Sassari, Monserrato, Oristano e Nuoro le favette.

Cipollotti carciofi e zucchine arricchiscono inoltre l’offerta dei mercati calabresi, da Catanzaro a Cosenza, fino a Reggio Calabria ma i carciofi si trovano anche in quello di Campobasso, in Molise. La natura è dunque in tilt e a macchia di leopardo lungo la Penisola dove si sono verificate anche fioriture anticipate di mandorli e peschi ma nei campi è fiorito pure il rosmarino e sono comparse già le margherite. Un clima pazzo che non aiuta certamente la programmazione colturale in campagna ma espone le piante anche al rischio di gelate nel caso di brusco abbassamento delle temperature con conseguente perdita delle produzioni e del lavoro di un intero anno.


L’andamento anomalo di questo inverno conferma dunque – continua la Coldiretti – i cambiamenti climatici in atto che si manifestano con la più elevata frequenza di eventi estremi e sfasamenti stagionali che sconvolgono i normali cicli colturali ed impattano sul calendario di raccolta e sulle disponibilità dei prodotti che i consumatori mettono nel carrello della spesa. L’agricoltura è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici con sfasamenti stagionali ed eventi estremi che hanno causato una perdita in Italia di oltre 14 miliardi di euro nel corso del decennio tra produzione agricola nazionale, strutture e infrastrutture rurali.

Samantha Cristoforetti : seconda missione nello spazio nel 2022

 Seconda missione in vista per Samantha Cristoforetti: l'astronauta dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa) si prepara ad affrontare nel 2022 la sua seconda volta a bordo della Stazione Spaziale e, secondo indiscrezioni, potrebbe raggiungerla a bordo di un veicolo privato, probabilmente di SpaceX. L'annuncio di una seconda missione per AstroSam era stato dato a fine 2019, in occasione della conferenza ministeriale dell'Esa, e ribadito all'inizio dell'anno dal presidente dell'Agenzia Spaziale Italian (Asi), Giorgio Saccoccia. Sarà proprio l'Asi, il 3 marzo, a ospitare l'incontro online nel quale sarà ufficializzato l'annuncio.

 La presentazione della missione, che potrebbe partire in febbraio o in agosto 2022, è in programma il 3 marzo nell'evento online organizzato dall'Esa e dall'Agenzia Spaziale Italiana (Asi). L'incontro è anche l'occasione per la prima uscita pubblica del nuovo direttore generale dell'Esa, Josef Aschbacher, che entrerà in carica il primo marzo; prevista inoltre la presenza del presidente dell'Asi Giorgio Saccoccia, del direttore dell'Esa per l'Esplorazione Umana e Robotica David Parker e, naturalmente della stessa Cristoforetti.

La Stazione Spaziale, osserva AstroSam, "è l'avamposto dell'umanità nello spazio. Si tratta di una meraviglia ingegneristica, un luogo di cooperazione internazionale pacifica e fruttuosa, un laboratorio interdisciplinare dedicato alla scienza in ambiente di microgravità". (ANSA).

Nuovo DPCM. Cosa è consentito e cosa vietato da l 6 marzo al 6 aprile, dunque Pasqua compresa. Restano i colori delle zone. Cinema concerti teatri aperti dal 27 marzo, ma solo in zona gialla

 Restano ancora chiuse palestre e piscine, sale giochi, scommesse e parchi divertimento e, dopo le 18, anche bar e ristoranti. E' quanto stabilisce la bozza del nuovo Dpcm, le cui disposizioni resteranno in vigore dal 6 marzo al 6 aprile. Tra le altre misure è prevista anche la chiusura degli impianti sciistici, oltre che di barbieri e parrucchieri nei territori in zona rossa. La didattica delle scuole superiori sarà almeno al 50% in presenza.

Le misure che entreranno in vigore a partite dal 6 marzo, saranno valide anche a Pasqua. E' quanto prevede la bozza del Dpcm inviato alle Regioni. "Le disposizioni del presente decreto - si legge nel testo - si applicano dalla data del 6 marzo 2021, in sostituzione di quelle del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 14 gennaio 2021, e sono efficaci fino al 6 aprile 2021", il giorno dopo Pasquetta. 

Scuola in presenza - La scuola resta in presenza per gli alunni dell'infanzia, delle elementari e delle medie mentre per quelli delle superiori la didattica è in presenza "almeno al 50% e fino ad un massimo del 75%". E' quanto prevede la bozza del Dpcm inviato alle Regioni nell'articolo dedicato alla scuola. Nel testo si introduce un'ulteriore misure: "al fine di mantenere il distanziamento sociale, è da escludersi qualsiasi altra forma di aggregazione alternativa". 

In casa anche non conviventi - Viene cancellata dal bozza del nuovo dpcm la misura - citata nel precedente documento, secondo cui - 

"con riguardo alle abitazioni private, è fortemente raccomandato di non ricevere persone diverse dai conviventi, salvo che per esigenze lavorative o situazioni di necessita' e urgenza". Nella bozza del nuovo provvedimento restano comunque "vietate le feste nei luoghi al chiuso e all'aperto, ivi comprese quelle conseguenti alle cerimonie civili e religiose". 

In zona rossa chiusi barbieri e parrucchieri - Barbieri e parrucchieri vengono chiusi in zona rossa. Nel documento si legge: "Sono sospese le attività inerenti servizi alla persona, diverse da quelle individuate nell'allegato 24" dove - a differenza del precedente provvedimento - non vengono menzionati i servizi dei saloni di barbiere e di parrucchiere. 

Cinema e teatri riaperti in zona gialla dal 27 marzo - A decorrere dal 27 marzo 2021, gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all'aperto sono svolti con posti a sedere preassegnati e distanziati e a condizione che sia comunque assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per il personale, sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi. 

Resta il coprifuoco dalla 22 alle 5 - Fino al 6 aprile resta il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino. "Dalle ore 22:00 alle ore 5:00 del giorno successivo sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute - si legge nel testo - È in ogni caso fortemente raccomandato, per la restante parte della giornata, di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi". 

Fiere e discoteche chiuse anche in zona bianca - Fiere, congressi e discoteche restano chiuse anche in zona bianca. "Restano sospesi gli eventi - si legge nella bozza - che implichino assembramenti in spazi chiusi o all'aperto, comprese le manifestazioni fieristiche e i congressi nonché le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all'aperto o al chiuso". 

Istituito tavolo tecnico per la revisione-aggiornamento dei parametri - Al fine di dare attuazione agli indirizzi forniti dalle Camere ai sensi dell'articolo 2, comma 1, del decreto legge n. 19 del 2020, e' istituito presso il Ministero della salute un tavolo tecnico di confronto, costituito con decreto del Ministro della salute, composto da rappresentanti del Ministero della salute, dell'Iss, delle Regioni e delle Province autonome su designazione del Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, nonché da un rappresentante del Ministro per gli affari regionali e le autonomie per procedere all'eventuale revisione o aggiornamento dei parametri per la valutazione di rischio. 

venerdì 26 febbraio 2021

Crisanti.La terza ondata del virus ci sta già travolgendo

 "In Italia abbiamo di nuovo sprecato un sacco di parole e soprattutto tempo non guardando in faccia la realtà. E tra una settimana conteremo 30 mila contagi al giorno". Lo afferma all'AGI Andrea Crisanti, direttore del dipartimento di Microbiologia dell'Università di Padova. "La terza ondata è già iniziata e si continua a parlare di riaperture con questi numeri. Abbiamo completamente perso il contatto con la realtà", continua l'esperto.

"In questo momento mi trovo in Inghilterra e devo fare un tampone ogni due giorni. Qui hanno chiuso tutto otto settimane fa e si parla di riaprire a giugno".

Per Crisanti, "ci vuole un approccio molto diverso su tutto. Sul distanziamento, sul monitoraggio, sui test, sulle scuole. E' stato sbagliato tutto. E i risultati sono sotto gli occhi di tutti". In particolare, sui vaccini è stata sbagliata anche la comunicazione: "Sembrava che dovessero arrivare tutti subito e così si è distolta l'attenzione sul problema dei tracciamenti", conclude. 

giovedì 25 febbraio 2021

Cinatti lascia la Scuola di Fiesole per la direzione della Fondazione Guido d'Arezzo

 Il Sovrintendente della Scuola di Musica di Fiesole dott. Lorenzo Cinatti si è dimesso dalla sua carica essendo risultato vincitore del concorso per il ruolo di Direttore della Fondazione Guido d’Arezzo.

Il Consiglio d’Amministrazione della Fondazione si sta adoperando per trovare una soluzione in attesa della nomina del nuovo Sovrintendente.
Nell’accettare le dimissioni del Sovrintendente uscente il CdA ringrazia Cinatti per il suo operato e gli rivolge i migliori auguri per la nuova sfida professionale.

Coronavirus. Bollettino dal fronte dei contagi aggiornato a giovedì 25 febbraio 2021

 Secondo i dati del bollettino oggi si registrano 19.886 nuovi casi Covid e 308 morti. Il ministero della Salute ha corretto il dato sui test per il Coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia: sono 353.704, e non 443.704 come apparso in un primo tempo nella tabella online, quindi appena 13 mila più di ieri. Il tasso di positività sale quindi al 5,6%. 

Ancora in salita i ricoveri: le terapie intensive sono 11 in più (come ieri), con 178 ingressi del giorno, e salgono a 2.168, mentre i ricoveri ordinari crescono di 40 unità (ieri -78), 18.257 in tutto.  I casi totali da inizio epidemia sono 2.868.435, i morti 96.974. 

Gli attualmente positivi sono 396.143 (+6.710 rispetto a ieri), i dimessi o guariti 2.375.318 (+12.853), in isolamento domiciliare ci sono 375.718 persone (+6.659). Riguardo le regioni, si registrano 4.243 casi in Lombardia, 2.385 in Campania e 2.092 in Emilia Romagna.

Il robot Perseverance rimanda terra le prime immagini del pianeta Marte

 Dal rover Perseverance arriva il primo emozionante panorama di Marte in alta definizione e a 360 gradi. Ripreso dal punto in cui è atterrato, nel cratere Jezero, è composto da 142 singole immagini scattate con la Mastcam-Z camera lo scorso sabato, tre giorni dopo il suo arrivo sul Pianeta Rosso. La foto è stata pubblicata ieri dalla Nasa.

 Il panorama, che si aggiunge all'altro pubblicato lo scorso venerdì (che non era però in HD), si può ingrandire con lo zoom. In questo modo si possono vedere dettagli con una risoluzione di 3-5 millimetri. La Mastcam-Z di Perserverance è simile a quella installata sul rover Curiosity, su Marte dal 2012, ma più capace, visto che ha anche lo zoom. La Nasa ha organizzato per oggi (alle 22.00 italiane) una sessione di domande e risposte per discutere del panorama in dettaglio, a cui parteciperanno Elsa Jensen, del gruppo che gestisce la Mastcam-Z, e Kjartan Kinch, dell'Università di Copenhagen. (ANSA).

Covid. Riscaldamento globale e inquinamento atmosferico ne favoriscono la diffusione. Studio dell'università di Catania

  Il surriscaldamento globale e l'inquinamento atmosferico influenzano la trasmissione e la sopravvivenza del Covid-19 alterando nel contempo il sistema immunitario umano. È quanto emerge da uno studio condotto da un gruppo di ricerca guidato da Christian Mulder, titolare della cattedra di Ecologia dell'università di Catania, e dal reparto di Genetica dello stesso ateneo sull'andamento spazio-temporale della prima ondata in 82 centri urbani sparsi per l'Italia. La ricerca 'Beyond virology: environmental constraints of the first wave of Covid-19 cases in Italy' è stata pubblicata sulla rivista scientifica 'Environmental Science and Pollution Research' della 'Springer Nature'. "La prima ondata della pandemia ha evidenziato drammaticamente i ruoli chiave del clima e della chimica dell'aria nelle epidemie virali - spiega Mulder - e in Italia i primi focolai rispecchiano l'industrializzazione del nostro Paese.

Vaccini. Urgente accelerare la produzione nell'UE

 "Sosteniamo gli ulteriori sforzi della Commissione per lavorare con l'industria e gli Stati membri per aumentare la capacità dell'attuale produzione di vaccini e per adeguare i vaccini alle nuove varianti, se necessario". Così si legge nella bozza - di cui ha preso visione l'AGI - delle conclusioni del vertice Ue che si è aperto oggi. "Sosteniamo inoltre gli sforzi in corso della Commissione per accelerare la disponibilità di materie prime, facilitare gli accordi tra i produttori attraverso le catene di approvvigionamento, estendere le strutture esistenti in modo da favorire l'aumento della produzione nell'Ue e promuovere gli sforzi di ricerca e sviluppo", si legge ancora nella bozza... 

 

Prof. Crisanti convinca Zaia, Fontana e più di tutti Salvini sulla necessità di ripetere il 'modello Codogno'

 “In Italia è un casino, si continua a sbagliare tutto quello che si può sbagliare”. A parlare è Andrea Crisanti, ordinario di Microbiologia a Padova, intervenuto su Radio Capital. Lo scienziato ha proseguito: “Io sono Inghilterra, sono otto settimane che stiamo in lockdown e se ne uscirà il 15 giugno. E intanto in Italia ci sono quelli che vogliono andare al bar, quelli che vogliono andare al ristorante. Non si capisce che se c’è la variante brasiliana bisogna fare la zona rossa stile Codogno perché altrimenti si diffonde in tutta Italia, buttando un anno di ricerche sul vaccino e dovendo ricominciare da capo. Non c’è visione”.

Riguardo la diffusione delle varianti tra i giovani, Crisanti dice: “Qualcosa bisognerà fare, ma sulle scuole non sappiamo nulla. Sicuramente questa variante complica il quadro, ma il problema di fondo non cambia: non abbiamo ancora elementi quantitativi statistici per capire come si diffonde il virus nelle scuole. Ora c’è la complicazione della variante inglese ed è chiaro che diventa tutto più problematico. Ma qualche cosa bisognerà fare”

Sulle eventuali riaperture dei ristoranti e delle altre attività: “Finché non ci sono i dati, qualsiasi cosa la facciamo cercando di indovinare. Bisogna implementare le misure restrittive, e una volta tanto farlo anticipatamente invece di aspettare che i casi vadano alle stelle. Ci sono dati che dimostrano che la variante inglese si sta espandendo a ritmo allarmante”.

Pandemia. Chiusure e riaperture. Governo Draghi al lavoro (Rai News)

I l governo accelera sulla lotta al Covid-19, sulla campagna vaccinale e sulla scrittura del piano italiano per il Next generation Ue. Questa mattina l'esecutivo è al lavoro sui due fronti: pandemia e Recovery. Sul tavolo del vertice che si è svolto in mattinata tra governo, Regioni e Comuni, con il ministro della Salute Roberto Speranza, e la ministra degli Affari regionali Mariastella Gelmini, le proposte da portare al Consiglio dei ministri che dovrà decidere le nuove misure, in parte annunciate ieri da Speranza al Parlamento, per contrastare la pandemia. Nel pomeriggio poi il premier Mario Draghi parteciperà da remoto al Consiglio Ue incentrato sulla lotta al Covid-19 e sul rafforzamento della campagna vaccinale.

 "Il governo sta lavorando intensamente in queste ore sul nuovo provvedimento anti-Covid. Sono naturalmente in costante contatto con Palazzo Chigi e contiamo di farvi avere, nella giornata di domani, con grande anticipo rispetto alla scadenza del 5 marzo, una prima bozza del Dpcm". Lo ha detto, secondo quanto si apprende, la ministra Gelmini all'incontro in video conferenza. "Per l'esecutivo Draghi è fondamentale il confronto costante con le Regioni e anticipare le decisioni, in modo da lasciare ai cittadini il tempo necessario per poter organizzare la propria vita", ha aggiunto.

 

 "Il sistema a fasce verrà mantenuto. Finora è stato scongiurato un lockdown generalizzato e questo deve essere l'obiettivo principale anche per le prossime settimane e per i prossimi mesi". Così, secondo quanto si apprende, Mariastella Gelmini, ministro per gli Affari regionali e le autonomie, in apertura dell'incontro in videoconferenza con le Regioni e gli enti territoriali.Alla videoconferenza cui partecipano tra gli altri il ministro della Salute, Roberto Speranza, il presidente della Conferenza della Regioni, Stefano Bonaccini, il presidente dell'Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, e il presidente dell'Unione Province d'Italia, Michele de Pascale, Gelmini avrebbe sottolineato il "cambio di metodo. Ci siamo visti domenica e ci stiamo rivedendo oggi. Gli incontri saranno sempre piu frequenti e costanti". 

 

 Il sistema dei parametri (per definire i colori delle zone in Italia nell'emergenza Covid) si può affinare, ma probabilmente non con il decreto in arrivo, ci vorrà un tavolo tecnico. In ogni caso, per rendere più agevole la programmazione delle attività economiche, le chiusure non entreranno più in vigore di domenica ma di lunedì" ha precisato la ministra. "Questo avevano chiesto le Regioni, e lo avevo condiviso, questo abbiamo ottenuto. Così aiutiamo anche le attività economiche che non perderanno il week end di lavoro".

 Il presidente dell'Associazione Comuni (Anci) Antonio Decaro ha espresso apprezzamento per la decisione del governo di posticipare al lunedì l'esecutività delle ordinanze, secondo quanto si apprende. "Anche gli Enti locali hanno bisogno di organizzarsi", avrebbe detto il sindaco di Bari.

Durante l'incontro Gelmini ha anche annunciato, secondo quanto si apprende, che il governo sta lavorando per una graduale riapertura dei luoghi di cultura. "Il ministro Franceschini - ha spiegato - ha avviato un confronto con il Cts per far in modo che, superato il mese di marzo, si possano immaginare riaperture con misure di sicurezza adeguate. E' un percorso, non è un risultato ancora acquisito. Ma e' un segnale che va nella giusta direzione. E che speriamo possa presto coinvolgere anche altre attività economiche. Non dobbiamo correre il rischio di dare un messaggio sbagliato ai cittadini, bisogna assolutamente scongiurare la terza ondata. Ma lavoriamo, con fiducia, per un graduale, responsabile e attento ritorno alla normalità", ha concluso.

 Le Regioni avrebbero chiesto, nel corso del vertice con il governo sul nuovo dpcm, un parere del Comitato tecnico scientifico sull'apertura delle scuole alla luce della particolare situazione epidemiologica, legata alla diffusione delle varianti e in particolare della variante inglese.

Zingaretti PD difende il programma della D'Urso del quale è stato ospite. Ci vuole coraggio e sfrontatezza

Nicola Zingaretti ha scatenato in pochissimi minuti una polemica sul web, il motivo? Aver difeso il talk show di Barbara D'Urso che stando ai rumors in circolazione potrebbe chiudere in anticipo nonostante la notizia non sia ancora stata confermata da Mediaset.

Zingaretti ha scritto: "In un programma che tratta argomenti molto diversi tra loro hai portato la voce della politica vicino alle persone. Ce n'è bisogno". Questo post pubblicato dal segretario del Pd ha scatenato centinaia di commenti tra chi ha interpretato in modo ironico: "Salvini esci da questo corpo" o chi si chiede se non sia successo qualcosa al profilo del politico: "Gli hanno hackerato il profilo??" o chi rincara la dose: "Nicola posa il fiasco".


Le parole di Zingaretti sono state commentate anche da volti del mondo dello spettacolo come Luca Bizzarri che ha commentato: "Alle volte, nell'uso dei social rivaluto Carlo Calenda" o Selvaggia Lucarelli che in un post su Facebook scrive: "Della serie: la famiglia Berlusconi mi ridimensiona? Il Pd mi sostiene! E passo pure per epurata. E quel furbone di Zingaretti non capisce in che gioco si è infilato".

Non solo Zingaretti in difesa dello show di Barbara D'Urso, anche Imma Battaglia ha preso le difese della conduttrice scrivendo: "Il sessismo imperante di questo momento storico fa un'altra vittima illustre; stavolta tocca a Barbara D'Urso, la conduttrice del programma capace di influenzare e contaminare la politica usando il linguaggio del popolo!".

Anche Barbara D'Urso stessa ha voluto intervenire in merito alle voci che vedono il suo programma chiudere anticipatamente a causa dei pochi ascolti, la conduttrice nel corso della puntata di Pomeriggio Cinque ha dichiarato: "Quello che si legge sui social è importante, quello che si dice anche ma ci sono molti siti che spesso anche con cattiveria, raccontano le notizie a loro modo. Si parla, si parla senza sapere come stanno realmente le cose".

.@carmelitadurso in un programma che tratta argomenti molto diversi tra loro hai portato la voce della politica vicino alle persone. Ce n’è bisogno! #noneladurso

— Nicola Zingaretti (@nzingaretti) February 24, 2021


                                            *****

Zingaretti  dovrebbe sostenere la chiusura del programma della D'Urso non il contrario; e se poi volesse fare qualcosa di sinistra, dovrebbe anche impegnarsi perchè chiudano anche 'Uomini e Donne' o 'GFVIP'  che rappresentano il peggio del peggio della tv italiana. Non ve n'è pari in altre tv( P.A.)

Teatro Stabile del Veneto. Giorgio Ferrara nuovo direttore artistico. Un posto per lui lo trovano sempre: Parigi, Spoleto, Veneto

 Giorgio Ferrara, fratello maggiore di Giuliano, è il nuovo direttore artistico del Teatro Stabile del Veneto. Il Consiglio di Amministrazione del Teatro lo ha nominato all'unanimità. Ferrara inizierà la sua direzione dal prossimo 2 aprile e rimarrà in carica per i prossimi tre anni, succedendo nell'incarico a Massimo Ongaro, alla direzione del teatro per sette anni. 

A volere fortemente alla direzione artistica del Teatro Stabile del Veneto, il presidente Giampiero Beltotto che nel presentare il maestro Ferrara ha anche ricordato come :

 «Il teatro sta soffrendo, e se soffre il teatro soffre tutta la città, ma lo Stabile del Veneto, un teatro pubblico, anche in questo periodo sta lavorando e producendo molto: abbiamo firmato 300 contratti e collaborazioni importanti come quella con la Rai per Ceckov. Stiamo lavorando tanto e vogliamo lavorare ancora di più e meglio. 

Ed è per questo che ho proposto al consiglio la nomina del maestro Giorgio Ferrara, per aprire una pagina nuova per lo Stabile del Veneto e per tutto il teatro italiano».

Ancona. Ciclo: 'Farneticando sulla voce'. Ieri conferenza di Alberto Mattioli sul tema: ' Cantami o Divo - La storia si mette all'opera'

 Secondo appuntamento della rassegna "La voce specchio dell’anima", organizzata dal Museo Omero insieme agli Amici della Lirica ‘Franco Corelli’ di Ancona. Oggi (ore 18) l’evento online avrà come protagonista il noto esperto d’opera Alberto Mattioli. Scrittore e critico musicale per La Stampa di Torino, Mattioli interverrà con "Cantami o divo - La Storia si mette all’opera", un’indagine sull’evoluzione del gusto del canto lirico. Mattioli è un collaboratore di molti teatri e riviste italiani e internazionali, tiene una rubrica su Classic Voice e ha scritto i libri "Big Luciano. Pavarotti, la vera storia", "Anche stasera. Come l’opera ti cambia la vita" e "Meno grigi più Verdi. Come un genio ha spiegato l’Italia agli italiani", "Il gattolico praticante" e due libretti d’opera, "La paura" e "La rivale". L’incontro, aperto a tutti previa prenotazione (conferenze@museoomero.it), si svolgerà sulla piattaforma Zoom e sulla pagina YouTube del Museo Omero. 

Cina. Trovati funghi fossili risalenti a 630 milioni di anni fa (ANSA)

 Un gruppo di scienziati cinesi e statunitensi ha rinvenuto alcuni fossili di funghi risalenti a 630 milioni di anni fa nella provincia del Guizhou, nel sud-ovest della Cina.

 Si tratta della più antica prova fossile di funghi terrestri mai scoperta e dimostra come gli antenati dei miceti odierni, inclusi lieviti, muffe e funghi, colonizzarono la terra circa 200 milioni di anni prima di quanto ipotizzato.

Lo studio, condotto da alcuni ricercatori dell'Accademia cinese delle Scienze e del Virginia Tech, è stato pubblicato il mese scorso sulla rivista Nature Communications.

 Pang Ke, professore associato presso l'Istituto di geologia e paleontologia di Nanchino dell'Accademia cinese e co-autore della ricerca, ha spiegato che i fossili sono stati trovati in due grotte carsiche dolomitiche. I ricercatori hanno raccolto 20 campioni, contenenti migliaia di minuscoli filamenti filiformi, ciascuno più sottile di un capello.

In precedenza la più antica scoperta di funghi terrestri, avvenuta in Scozia, datava la comparsa dei miceti sulle terre emerse a circa 410 milioni di anni fa. "La nuova scoperta ricalibrerà la cronologia di quando questi organismi hanno cominciato a colonizzare la Terra"

Svizzera. Parte la riapertura dal 1 marzo (AGI)

La Svizzera riaprirà negozi, musei e zoo dal primo marzo prossimo, primi passi di allentamento delle misure anti-Covid e verso una "graduale normalizzazione della vita economica e sociale". Il governo ha annunciato che negozi non essenziali, musei e biblioteche e sale di lettura riapriranno, così come gli impianti sportivi all'aperto, gli zoo e i giardini botanici. Saranno consentiti con un limite di 15 persone eventi all'aperto, feste o attività sportive anche fra parenti o amici.

 "Con questa cauta riapertura, il Consiglio Federale mira ad una graduale normalizzazione della vita sociale ed economica, anche se la situazione epidemiologica rimane precaria perché circolano nuove varianti più infettive del virus", spiega il governo in un comunicato. "La fase iniziale di riapertura dal primo marzo prevede essenzialmente attività che permettono alle persone di indossare maschere e mantenere la distanza sociale, e che coinvolgono solo piccoli numeri di persone o incontri all'aperto".

Le restrizioni volte a contenere la pandemia di coronavirus sono state imposte a dicembre e gennaio in seguito a un importante picco nel numero di casi. Il governo intende allentare le misure per gradi. La prossima fase di riapertura è prevista per il 22 marzo, quando il governo spera di consentire l'apertura di aree all'aperto nei ristoranti, modifiche al lavoro da casa, e partecipazione di un numero limitato di spettatori ad eventi sportivi e culturali. 

Facebook investe 1 miliardo di dollari nell'editoria mondiale nei prossimi tre anni

 Nell'attesa di capire chi abbia davvero vinto nella sfida tra il governo australiano e Big Tech - secondo Joshua Benton del Nieman Lab di Harvard non ci sono buoni e cattivi, ma solo una gara a chi è più cattivo - un primo risultato concreto è stato raggiunto: Facebook, per bocca del vicepresidente degli Affari Globali Nick Clegg, ha annunciato un piano di investimenti da 1 miliardo di dollari nel prossimo triennio a sostegno dell'editoria mondiale, che si aggiunge ai 600 milioni già spesi dal 2018 a oggi.

Giornalista e Portavoce non fanno lo stesso mestiere. Cosa cambia nella comunicazione con Draghi a Palazzo Chigi ( Professione Reporter, di Vittorio Roidi)

 Il portavoce, chi era costui? Il momento è giusto per domandarselo, ora che tutto potrebbe cambiare a Palazzo Chigi, dove a coprire quel ruolo è arrivata Paola Ansuini. E’ persona poco somigliante a Rocco Casalino, che per più di due anni ha curato i rapporti con la stampa di Giuseppe Conte. La signora si trasferisce dalla Banca d’Italia (era addetta proprio alla Comunicazione), dove a lungo ha collaborato con Mario Draghi, quando era Governatore. Sa cosa fare la nuova portavoce, e forse anche come, ma noi per capire in che modo interpreterà l’incarico dovremo attendere.

Sarà “profilo alto”, se si ricordano le parole di Sergio Mattarella. Ma il rapporto con i mass media è cosa delicata. Il nuovo Presidente del Consiglio è sempre apparso silenzioso, poco incline alle chiacchiere e alle dichiarazioni. Alle parole preferisce i fatti, lo ha detto anche nel discorso a Montecitorio. Per di più Draghi non usa i social, non ha un partito di riferimento e si deve preoccupare di tenere unita la compagine, per cui meno parla e meno rischia di scontentare qualche componente della sua colossale maggioranza.

PIU’ O MENO NOTIZIE

Ma i cronisti politici lavoreranno meglio o peggio? Avranno più o meno notizie? 

Va ricordato che il portavoce cura i rapporti proprio con gli organi di informazione. Non lavora per il pubblico, ma per gli intermediari, cioè i giornalisti. Un tempo i capi di Governo non ci pensavano proprio a farsi un portavoce. Avevano un uomo di fiducia, di solito un giornalista che dava notizie o le negava, faceva da tramite, proponeva interviste o le rifiutava. Poi, venti anni fa, una legge ha istituito questa figura, che lavora accano al capo dell’amministrazione. Non deve essere confusa con l’ufficio stampa, che rappresenta invece l’istituzione (come al Quirinale, alla Camera, al Senato) e con la propria attività deve raccontare direttamente al pubblico cosa fa quel preciso ente pubblico.

Paola Ansuini dunque parlerà per Draghi, non per il Governo. Come faceva Casalino per Giuseppe Conte.

TECNICHE DIVERSE

Dice l’articolo 7 della legge n.150 del 2000: “L’organo di vertice dell’amministrazione pubblica può essere coadiuvato da un portavoce, anche esterno all’amministrazione, con compiti di diretta collaborazione ai fini dei rapporti di carattere politico-istituzionale con gli organi di informazione”.

Ci sono tecniche diverse per un simile lavoro. Si potrebbe spiegare come lo faceva Filippo Sensi, che lavorò sia con Renzi sia con Gentiloni (da entrambi scelto fra i deputati del Partito democratico) e come poi lavorò Casalino, giornalista professionista, grillino convinto, che ha seguito Conte giorno e notte e ha contribuito non poco a fargli conquistare il notevole livello di stima che i sondaggi gli hanno attribuito fino al suono dell’ultima campanella. Però, in tutti i casi si è trattato di modalità molto diverse rispetto ai portavoce che operano alla Casa Bianca, a Downing Street, a Bruxelles o in altre capitali. Lì, la figura è più british, fa anche “lavoro sporco”, ma spesso è megafono vero e proprio, realmente parla al microfono al posto del Presidente, in sua vece, (o se preferite gli presta la voce).

Mentre da noi sta sempre dietro le quinte, organizza il lavoro, dà notizie, intere e o a metà, a bassa voce, più che annunciare posizioni ufficiali, spiffera, concede o nega parole o talvolta pensieri, per aiutare il cronista e indirizzarlo, sia detto senza offesa, sulla retta via. Cioè dandogli solo le informazioni che interessano al Presidente, alle quali il giornalista sa naturalmente fare la tara, se non vuole diventare lui il microfono del Capo del Governo, cosa che un professionista bravo cerca ovviamente di evitare.

AL SERVIZIO DEL PUBBLICO

Qui si incontra un problema etico non di poco conto. Se è chiamato un giornalista a fare da portavoce, la sua etica gli impone di sospendere altri impegni, visto che la legge istituiva dell’Ordine avverte che il professionista (non il pubblicista) deve avere un rapporto esclusivo con la propria azienda. Qui sopperisce la stessa legge n.150 secondo la quale il portavoce “non può, per tutta la durata del relativo incarico, esercitare attività nei settori radiotelevisivo, del giornalismo, della stampa e delle relazioni pubbliche”. Che è una toppa messa male. Giacché è di tutta evidenza che l’esclusiva sottintende che il professionista lavora “esclusivamente” per il pubblico, al quale promette di dire la verità, mentre come portavoce opera per far sapere ciò che il suo Capo gli chiede. Il contrario dell’etica del buon giornalista. Un professionista, a stretto rigore, non dovrebbe neppure essere più accettato nell’Albo, o scendere nell’elenco dei pubblicisti, che non hanno l’obbligo dell’esclusiva.

Paola Ansuini comunque non avrà questo problema, giacché non risulta iscritta all’Ordine dei giornalisti. Tuttavia è probabile che si muoverà in modo diverso dai suoi predecessori. Difficile che decida di mettere un tavolino a piazza Colonna affinché Draghi possa annunciare davanti a mucchio di microfoni “io ci sono, io ci sarò”.

Staremo a vedere. Che portavoce sarà lo deciderà lei, ovviamente con il suo presidente. Chissà. Draghi deve pensare al Covid e ai 209 milioni del Recovery Fund. Ha tante gatte da pelare, ma con i giornalisti – che faranno il mestiere bussando ogni momento alla sua porta – magari riuscirà a innovare, portando trasparenza e dando un colpo a quel teatrino della politica che ai lettori, oltretutto, piace sempre meno. 

mercoledì 24 febbraio 2021

Concerto dell'Opera di Roma al MAXXI. In streaming il prossimo 19 marzo (ANSA)

 Arte contemporanea e musica classica, un mix di colori e suoni nell' affascinante contenitore progettato da Zaha Hadid. E' la serata al museo che l' Opera di Roma propone al suo pubblico venerdi 19 marzo - non più il 25 febbraio come era stato annunciato - con il concerto al MAXXI, diretto da Daniele Gatti, dedicato interamente a Igor Stravinskij. Per questa prima volta nello spazio dedicato delle arti del XXI secolo e alla creatività contemporanea il direttore musicale del Teatro dell' Opera ha scelto il Concerto in mi bemolle "Dumbarton Oaks", Danses concertantes e le Suite n.1 e n.2 per piccola orchestra. 

L'omaggio a uno dei maggiori compositori del Novecento, a cinquanta anni dalla morte, si svolgerà tra le opere esposte nella mostra 'Senzamargine, Passaggi nell' arte italiana a cavallo del millennio'. 

Il CONCERTO, registrato senza pubblico, sarà trasmesso in streaming gratuito alle 20.00 sui canali You Tube dell'Opera e del MAXXI e successivamente su Rai Radio 3 Il Teatro dell'Opera, ricorda la sindaca Virginia Raggi, presidente della Fondazione, "ha portato fuori dal suo luogo più naturale la tradizione della musica classica e lirica e grazie alla sinergia con altre eccellenze romane, come in questo caso il MAXXI, ha individuato nuovi palcoscenici per ripartire". "Il concerto - sottolinea Carlo Fuortes, sovrintendente dell' Opera di Roma - fa parte del progetto 'Roma Opera aperta' che stiamo sviluppando con altre istituzioni della città e che continuerà nei prossimi mesi, con il pubblico in presenza o in streaming, per tenere vivo, e addirittura rafforzare in questo difficile momento, il rapporto con i nostri spettatori e con la città".

AsLiCo. Concorso per giovani cantanti lirici 2021, posticipato di qualche settimana (da Il Giorno)

 Solo posticipato di qualche settimana, rispetto alla tradizione che poneva la finale ai primi di gennaio, il Concorso AsLiCo per giovani cantanti lirici arriva alla 72^ edizione, confermando un appuntamento, atteso da molti giovani talenti che sempre numerosi si iscrivono per accedere ad audizioni e selezioni. Verranno accettate le iscrizioni che giungeranno entro il 1° marzo. 

Le preselezioni che si svolgeranno, a scelta del candidato, o in presenza a Como nei giorni giovedì 4 e venerdì 5 marzo oppure online; le eliminatorie avranno luogo al Teatro Sociale di Como giovedì 25 e venerdì 26 marzo, la semifinale il 27 marzo e la finale il 28 marzo. 

Da sempre valutato da una giuria internazionale, che annovera sovrintendenti e direttori artistici di tutta Europa, negli ultimi 71 anni ha consacrato da Carlo Bergonzi ad Anita Cerquetti, da Angelo Loforese a Renata Scotto, da Luigi Alva a Piero Capuccilli, da Mirella Freni a Maria Chiara, da Giorgio Zancanaro a Katia Ricciarelli, da Carlo Colombara a Giuseppe Sabbatini, da Michele Pertusi ad Ambrogio Maestri, per citare solo alcuni dei tanti nomi, che videro, con il concorso AsLiCo, l’avvio di una brillante carriera. 

“Per la sedicesima volta mi troverò a far parte della Commissione del Concorso AsLiCo”. Afferma Giovanni Vegeto, Direttore Generale del Teatro Sociale di Como / AsLiCo, in una lettera rivolta agli aspiranti concorrenti. “In questi tre lustri, i nomi dei quasi tremila cantanti che si sono presentati sono apparsi sovente nei cartelloni di prestigiosi Teatri e sale da concerto in tutto il mondo. La nostra piccola e grande soddisfazione è aver contribuito a sostenere questi talenti nella fase più delicata e incerta della loro carriera, quella iniziale, dando loro fiducia e la possibilità di esprimere le loro qualità. Le qualità artistiche che ogni anno ritroviamo nei giovani cantanti, che si presentano al concorso, rafforzano in noi la certezza e infondono nuova speranza che la lirica, e l’arte del belcanto in particolare, verranno traghettate, con sempre nuova linfa vitale, in buone mani. 

Per questo non potevamo non programmare il Concorso anche quest’anno. Malgrado le mutate circostanze abbiamo cercato modalità che potessero semplificare il processo di selezione (che solitamente avveniva in diverse città Europee e perdurava mesi) e potessero rendere più facile la partecipazione. Rispetteremo tutte le procedure per poter operare in massima sicurezza, con l’auspicio di poter ospitare, perlomeno alla finale, un pubblico contingentato. Qualora non fosse ancora possibile, renderemo visibile la finale, sempre attesa da agenti, addetti ai lavori, critici, direttori artistici e sovrintendenti, spettatori attenti, via streaming. In un periodo di grandi incertezze, l’AsLiCo desidera incoraggiare i giovani cantanti, fornendo loro strumenti e opportunità per costruire nuove certezze. 

Il Concorso dal 1949 ha avuto luogo ogni anno; desideravamo non venir meno non solo ad una tradizione ma ad un impegno con i giovani artisti che per presentarsi riversano tempo, energie, speranze”.

Streaming secondo Damiano Michieletto ( da La Repubblica, di Luigi Di Fronzo)

... Michieletto, come è cambiato per lo streaming uno spettacolo già "pensato" e provato dal vivo?

"A livello scenico in modo molto marginale, visto che tra un anno e mezzo sarà riprogrammato dalla Scala, si spera dal vivo. L'unica vistosa modifica è la disposizione dell'orchestra in platea, dato che l'organico strumentale di Salome è davvero elefantiaco e smisurato".

Cosa pensa in generale dello streaming, il nuovo canale divenuto ormai d'obbligo nella lirica?

"L'opera è fatta per il teatro, davanti ad un pubblico dal vivo - questo è sacrosanto - e lo streaming è soltanto uno strumento tecnologico, nato per forza di cose in questo momento tragico. Ma ciò non toglie che possa avere la sua legittima utilità: mostrando un allestimento a chi abita a centinaia di chilometri dal luogo della rappresentazione (in modo molto democratico) e preservando la memoria storica di un teatro, come una sorta di possente archivio per il futuro. Pensiamo a quanto interesse avremmo oggi nel vedere una produzione fatta magari un secolo fa!".

Tutto qui?

"No, c'è anche una terza questione. Lo streaming come si è visto sta facendo diventare più flessibile e duttile l'idea di una messa in scena. A Berlino, dove ho appena finito di lavorare all'opera Jenufa di Janacek, c'è il coro che canta in platea alle spalle del direttore. Cosa addirittura impensabile fino a un anno fa"...


Accademia Filarmonica Romana. Due secoli di storia. Incontri, concerti ( da red. Web de Il Messaggero)

 Il 2021 è l’anno in cui l’Accademia Filarmonica Romana festeggia il suo bicentenario. Era infatti il 4 dicembre 1821 quando a Roma nacque un’associazione di “dilettanti” di musica, appartenenti al ceto nobiliare e alto borghese, decisi a riunire le proprie energie per l’esecuzione di musica da camera e opere liriche in forma di concerto, che fossero nuove per Roma

 Nasceva così una delle più antiche istituzioni musicali romane e italiane che, forte di una precisa identità artistica e di una programmazione innovativa, ha percorso i suoi primi duecento anni, seguendo il corso della storia, sempre pronta a stimolare il proprio pubblico, attraverso proposte aggiornate alle nuove istanze della musica. 

 

Per festeggiare il traguardo, nella stagione 2020-21 si terranno una serie di incontri e concerti dedicati a compositori, artisti, figure illustri che con la Filarmonica hanno avuto un rapporto privilegiato. La Sala Casella ospita i primi due, il 26 febbraio e il 1° marzo, trasmessi in streaming sul canale youtube dell’istituzione. Venerdì 26 febbraio (ore 21) il direttore artistico Andrea Lucchesini dialoga con il musicologo e compositore Daniele Carnini ricordando le figure di Giovanni Sgambati e Franz Liszt, di cui il pianista Leonardo Pierdomenico interpreterà alcuni brani. 


Giovanni Sgambati. Primo importante direttore artistico della Filarmonica (dal 1893 al 1896), Sgambati rimase un punto di riferimento per l’istituzione come socio, musicista e compositore, fino alla morte nel 1914. Fra le tante iniziative di Sgambati, ricordiamo la commemorazione per i 300 anni della morte di Palestrina, che coinvolse istituzioni musicali in Europa e America, e culminò con un concerto nel 1894: un evento per la capitale, con l’esecuzione di mottetti, canzoni e madrigali del Palestrina, di cui ancora oggi sono conservate nella Biblioteca della Filarmonica le partiture, con le preziose annotazioni autografe di Sgambati. Al nome di Sgambati, verrà affiancato quello di Franz Liszt, che del compositore romano fu insegnante di pianoforte e successivamente amico fraterno. 


LisztLiszt si lega alla Filarmonica per la nomina di socio d’onore, che l’istituzione gli conferì il 4 marzo 1839 (onorificenza di cui furono insigniti anche altri celebri musicisti, come Rossini, Verdi, Mendelssohn, Donizetti, Paganini etc.). Pochi giorni dopo, ospite di una riunione privata con alcuni soci della Filarmonica, Liszt offrì un recital comprendente trascrizioni e fantasie da opere e alcuni studi di Chopin e Moscheles. Alternandosi alla conversazione, Leonardo Pierdomenico, talento di una nuova generazione di pianisti italiani, vincitore nel 2017 del “Raymond E. Buck” Jury Discretionary Award al prestigioso concorso pianistico internazionale “Van Cliburn”, esegue alcune pagine dei due autori. Di Franz Liszt si sono scelti lavori scritti durante il soggiorno romano: le Deux Légendes S 175 (1863) dedicate alla figlia Cosima e l’Ave Maris Stella S 506, trascrizione pianistica dell’originale composizione per coro e organo realizzata dallo stesso Liszt nel 1868. Sgambati verrà invece ricordato con gli ultimi tre brani dalle Mélodies poétiques op. 29 (36 Schott), raccolta di dodici brevi pezzi pianistici del 1903. 


Alfredo CasellaLunedì 1° marzo (ore 21) il secondo incontro sarà incentrato sulle figure di Alfredo Casella e Igor Stravinskij. Andrea Lucchesini ne parla con la musicologa Mila De Santis e con il compositore e vicepresidente della Filarmonica Marcello Panni. Partecipano anche il Trio Chagall e il pianista Alessandro Simoni, che eseguiranno musiche dei due autori. Come Sgambati, anche Casella può considerarsi uno dei pilastri della Filarmonica. Nominato direttore artistico una prima volta nel 1932-34, fu soprattutto nel secondo mandato - per la stagione del 1946-47 - che il compositore avviò un vero e proprio processo di sprovincializzazione della vita musicale romana con collaborazioni internazionali e una importante presenza di musica contemporanea straniera; fra le iniziative anche l’organizzazione della tournée in otto città italiane del Pierrot lunaire di Schoenberg, che non veniva eseguito in Italia dal 1924. Già malato, Casella mostrò verso la Filarmonica una dedizione e una passione fuori dal comune; lui stesso accompagnò al pianoforte l’11 febbraio del ’47 il soprano Magda Laszló e il violoncellista Gabriele Magyar per quello che fu il suo ultimo concerto. L'impegno a favore della musica contemporanea doveva rimanere una costante dell'Accademia per tutto il dopoguerra; negli anni Cinquanta venne instaurato un rapporto privilegiato con Igor Stravinskij, grazie alla tenacia e determinazione di Adriana Panni che conobbe il maestro a Venezia. 


StravinskijDalla stagione 1953-54 Stravinskij e Robert Craft (che di Stravinskij fu assistente, amico e direttore di moltissime opere) avviarono con la Filarmonica una speciale collaborazione che doveva durare per tutto il resto della vita del compositore. Accanto ai capolavori già noti di Stravinskij, l’impegno era quello di programmare le sue opere più recenti, possibilmente in prima europea o in prima italiana; a dirigerle lo stesso Stravinskij o Robert Craft, che a volte si alternarono sul podio dello stesso concerto. Il racconto verrà inframmezzato da alcuni ascolti musicali. 

Il Trio Chagall, giovanissima formazione con pianoforte (Edoardo Grieco violino, Francesco Massimino violoncello e Lorenzo Nguyen pianoforte), vincitrice del secondo premio (primo non assegnato) alla ventesima edizione del Premio “Trio di Trieste”, esegue di Casella Sicilienne et burlesque op. 23bis (1917), mentre il ventitreenne Alessandro Simoni, proveniente dal Corso di perfezionamento di Benedetto Lupo presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, esegue Three Movements from Petrushka, dal celebre balletto di Stravinskij nella versione pianistica dello stesso autore. Gli incontri si inseriscono nell’ambito della rassegna “La musica da camera dal barocco alla contemporanea” realizzata con il contributo della Regione Lazio. 

martedì 23 febbraio 2021

Coronavirus. Terza ondata pandemia in Germania- ha detto Angela Merkel (Reuters)

  La Germania sta attraversando la terza ondata della pandemia di coronavirus, ha detto la cancelliera Angela Merkel ai deputati del partito conservatore.

 Lo riferiscono a Reuters due fonti che hanno partecipato all'incontro.

"Adesso siamo nella terza ondata", ha detto la cancelliera secondo le fonti.

Istituto Nazionale di Geologia e Vulcanologia (INGV). Premiati giovani ricercatori

Poker di premi per i ricercatori dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) che si occupano di meteo spaziale e fenomeni associati ai sismi. Dario Sabbagh, componente del gruppo del progetto Limadou-Scienza, ha ricevuto due prestigiosi riconoscimenti internazionali: uno come giovane scienziato (Young Scientist Award) dall'International Union of Radio Science, e l'altro per la sua presentazione al congresso dell'Advanced Earth and space science (Agu Fall Meeting) sui disastri naturali.

 

A questi due premi internazionali, si aggiungono quelli conferiti dalla Società Italiana di Fisica ad Angelo De Santis e Luca Spogli, le cui presentazioni sono state premiate tra le migliori della conferenza, nell'ambito della sezione Geofisica e fisica dell'ambiente. "Questi premi - commenta l'Ingv in una nota - danno particolare lustro alle ricerche dell'istituto, in campi che costituiscono una vera e propria frontiera della ricerca scientifica". (ANSA).

 

Musica Barocca. Accordo didattico fra Chigiana e Mozarteum. In estate i corsi

 

Un accordo straordinario, di portata storica. Le due celebri Istituzioni europee dell’alta formazione musicale – Accademia Chigiana di Siena e Università Mozarteum di Salisburgo – danno vita a una novità assoluta: un nuovo programma estivo di masterclass, dedicate all’approfondimento della Musica Barocca. Si terranno a Siena, a partire dall’estate 2021, quest’anno dal 30 agosto al 5 settembre 2021, nel contesto dei corsi estivi della 90ª edizione della Chigiana Summer Academy.

Grazie all’accordo con la prestigiosa Istituzione austriaca, la Musica Barocca – di cui il Mozarteum è centro tra i più attivi e rinomati a livello mondiale – fa il suo trionfale ritorno nell’estate dell’Accademia Chigiana. Il nuovo polo di eccellenza senese prevede un programma completo formato, in quest’anno inaugurale, da cinque corsi, tenuti dai docenti del Mozarteum: Oboe Barocco con Alfredo BernardiniClavicembalo con Florian BirsakFlauto traversiere con Marcello GattiViola da gamba con Vittorio GhielmiCanto barocco con Andreas Scholl.

«Con questo importante accordo – dichiara il Presidente dell’Accademia Chigiana, Carlo Rossi – si posa la prima pietra per la fondazione di un gemellaggio tra due capitali europee della musica, dell’arte e della cultura occidentale. Trasmettere il patrimonio storico attraverso il linguaggio universale della musica favorisce la comunicazione, lo scambio culturale, sostiene la rigenerazione, il turismo, l’istruzione e l’inclusione sociale. La musica è un’eredità di cui andare orgogliosi e attraverso la quale costruire una strategia di sviluppo comune per un futuro migliore e sostenibile. Mi auguro che questa sinergia possa consolidarsi e svilupparsi nei prossimi anni con l’ampliamento dell’offerta didattica e concertistica e la più ampia partecipazione degli appassionati di Musica Barocca da tutto il mondo».

Entusiasta dell’avvio di questo memorabile accordo, il M° Vittorio Ghielmi, Direttore del Dipartimento di Musica Antica del Mozarteum di Salisburgo, dichiara: «È una grande soddisfazione l’aver potuto concretizzare questo progetto, con l’aiuto dei colleghi del Mozarteum e in particolare di Alfredo Bernardini. Sono anche estremamente grato e orgoglioso di poter ritrovare in questo accordo due aspetti che hanno caratterizzato la mia vita professionale ed umana: nella qualità di Direttore di Istituto presso il Mozarteum, la permanente internazionalità della nostra missione di musicisti ed artisti; in quanto italiano, l’attaccamento ed il costante riferimento alla tradizione culturale del paese di Monteverdi, Vivaldi, Rossini. In questi momenti difficili la trasmissione della vera cultura è il solo pilastro su cui si può immaginare una seria rinascita e un futuro per il nostro Paese e per l’Europa».

Un connubio che unisce le eccellenze di due tra le realtà più innovative per lo sviluppo della musica antica e della pratica legata all’esecuzione filologica con strumenti d’epoca. Una pratica che ha cambiato radicalmente la percezione di questo repertorio e ha avuto un’influenza di vasta portata anche sull’ascolto di altri stili musicali.

Da una parte, dunque, l’Istituto di Musica Antica del Mozarteum di Salisburgo, uno dei dipartimenti più importanti e prestigiosi in questo campo, che tra i suoi docenti annovera musicisti di chiara fama internazionale. Dall’altra, l’Accademia senese la quale, fin dalle sue origini, ha sviluppato un forte interesse per lo studio e la ricerca nell’ambito della musica antica, con l’esecuzione di opere del periodo barocco raramente ascoltate e con la presenza di grandi interpreti quali docenti dei corsi estivi, tra cui Emili Pujol, Rene Clemencic, Frans Brüggen, Kees Boeke, Sigiswald Kuijken, Gustav Leonhardt, Kenneth Gilbert, Christopher Rousset.

Oggi, in tutto il mondo, l’approfondimento nella prassi esecutiva della musica antica è ritenuto una componente vitale nella formazione globale di un musicista.

Con l’introduzione del programma dedicato alla Musica Barocca l’offerta estiva di alta formazione dell’Accademia Chigiana si arricchisce oggi di una nuova serie di corsi che la portano a coprire l’intero arco temporale dall’antichità alle nuove sonorità dei nostri giorni.

Un ricco programma quello della Chigiana Summer Academy, giunto quest’anno alla sua 90ª edizione, che verrà presentato nelle prossime settimane e che per il 2021 vede le conferme di grandi nomi quali Daniele Gatti per la direzione d’orchestra, Salvatore Sciarrino per la composizione, Lilya Zilberstein per il pianoforte, Salvatore Accardo per il violino, David Geringas e Antonio Meneses per il violoncello, Alessandro Carbonare e David Krakauer per il clarinetto, Bruno Giuranna per la viola, Oscar Ghiglia per la chitarra e il nuovo ingresso di Ilya Gringolts per il violino. E molti altri ancora.