Venezia riscopre e rinsalda il suo legame con Ezra Pound attraverso una serie di iniziative con cui il Comune, la Regione e il Teatro stabile del Veneto vogliono rendere omaggio al poeta e andare oltre, con l'intento di ridargli quella dignità che in vita gli era stata tolta. Un programma di iniziative che è una sorta di «azione risarcitoria», come l'ha definita Federico Mollicone, deputato e componente della commissione cultura alla Camera, presente giovedì all'incontro con la stampa. Perché, al di là della produzione artistica, Pound «ha subito un'ingiustizia, venendo imprigionato nel 1945 e poi ancora rinchiuso in un manicomio a Washington fino al 1958», un destino amaro che lo vide privato della sua personalità giuridica.
Un giorno con Ezra
Così, a 70 anni dalla pubblicazione dei Cantos pisani, uno dei poeti più discussi e controversi del Novecento ritorna protagonista. L'appuntamento si chiama "Un giorno con Ezra" (venerdì 16 novembre, teatro Goldoni) e inizia con la conferenza-reading "Pensieri e versi", tenuta da Marcello Veneziani; prosegue con la proiezione della famosa intervista televisiva del 1968 di Pier Paolo Pasolini all'artista, "Un'ora con Ezra Pound" (concessa dagli archivi di Rai Teche, nella versione digitalizzata dalla Cineteca di Bologna); e arriva al momento clou con la prima nazionale di "Ezra in gabbia. O il caso Ezra Pound", di Leonardo Petrillo e con Mariano Rigillo e Anna Teresa Rossini: basato sulle ossessioni di Pound per la giustizia, la libertà e l'usura che corrode il mondo, lo spettacolo teatrale va in scena alle 20.30 con replica il 17 novembre alle 19.
VenEzra
Si tratta, come ricordato dai promotori (Elena Donazzan, assessore regionale all'Istruzione, Massimo Ongaro, direttore del Teatro stabile, Francesca Barbi Marinetti, presidente Associazione D.D'Arte, oltre al regista Petrillo), del primo omaggio istituzionale di Venezia e del Veneto al «profeta della modernità». La manifestazione rientra nel progetto culturale VenEzra, creato appunto nell'ottica di legare il poeta alla città in cui visse e che lo ispirò (110 anni fa, in laguna, pubblicò "A lume spento", la sua prima raccolta di poesie). VenEzra ripercorre la vita e le opere dell'intellettuale e il suo rapporto con la città lagunare, ultima amata dimora del poeta, luogo di libertà. Il progetto complessivo, che si protrae per 5 mesi, comprende tra l'altro la mostra "Spots and Dots" (tra aprile e maggio 2019), raccolta di foto e documenti dedicata a Pound a Venezia, in cui saranno allestiti ritratti dell'iper-realista Bobo Ivancich. «Intendiamo fare uscire Pound dalla gabbia del '900 - è stato detto in conferenza stampa - Un atto dovuto nei confronti di un uomo capace di essere poeta e profeta della contemporaneità». Altre informazioni su teatrostabileveneto.it
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Nuove forme di teatro musicale, in cui i musicisti operano in palcoscenico accanto ad attori e danzatori, si realizzeranno il 20 e 21 novembre al Parco della Musica – coproduzione con Romaeuropa Festival - nel progetto Serge ispirato alla vita e all’opera di Sergei Diaghilev, l’impresario russo, cosmopolita e artista visionario, che diede nuovo corso alle forme della danza, della musica e dell’arte performativa nella prima metà del Novecento con l’esperienza unica dei Balletti Russi e le coreografiche di Nijinsky. Ne saranno protagonisti gli artisti della compagnia Fanny & Alexander e i musicisti dell’ensemble Kaleidoskop di Berlino, che eseguono musiche di Michael Rauter ispirate e basate su partiture celebri di Debussy, Stravinskij Ravel, Satie.
Fanny & Alexander
ideazione di Luigi De Angelis e Michael Rauter
Luigi De Angelis regia, luci, scenografia
ideazione di Luigi De Angelis e Michael Rauter
Luigi De Angelis regia, luci, scenografia
Musiche di Michael Rauter ispirate e basate su alcuni estratti di:
Claude Debussy (Prélude à l’après-midi d’un faune, 1892-94)
Maurice Ravel (Daphnis et Chloé, 1911), Igor Stravinsky (Le sacre du printemps, 1913)
Erik Satie (Parade 1917)
Claude Debussy (Prélude à l’après-midi d’un faune, 1892-94)
Maurice Ravel (Daphnis et Chloé, 1911), Igor Stravinsky (Le sacre du printemps, 1913)
Erik Satie (Parade 1917)
Marco Cavalcoli performer
Solistenensemble Kaleidoskop
Paul Valikoski violino, Mari Sawada violino, Ildiko Ludwig viola, Yodfat Miron viola, Michael Rauter violoncello, Ulrike Ruf violoncello, Clara Gervais contrabbasso
Michael Hohendorf, Volker Hormann, Lisa Mitschke, Anne Odoj, Carla van der Minde direzione di produzione Solistenensemble Kaleidoskop
Johann Günther e Hubert Westkemper sound design -- Chiara Lagani costumi -- Nicola Fagnani skin painting --Michael Rauter direzione musicale -- Giovanni Cavalcoli assistente luci e allestimento -- Boram Lie collaborazione drammaturgica
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