domenica 30 aprile 2023

Piano Reporter. Iniziativa del Giornale di Brescia e del Festival pianistico di Brescia e Bergamo

 

Il Teatro Grande gremito durante un'edizione passata del Festival Pianistico Internazionale - Foto New Reporter Favretto © www.giornaledibrescia.it

Il Teatro Grande gremito durante un'edizione passata del Festival Pianistico Internazionale - Foto New Reporter Favretto © www.giornaledibrescia....

Giornalisti musicali crescono: studenti protagonisti di «Piano Reporter»
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Ascoltare, capire, scrivere e restituire. Sono questi i quattro passaggi del progetto «Piano Reporter», promosso dal Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo e da Cieli Vibranti con «Suonami! Piazza che vai, pianoforte che trovi» nell’ambito del progetto «AltroPiano», sostenuto da Fondazione Cariplo. Obiettivo del progetto infatti è avvicinare i giovani alla comprensione e alla fruizione della musica classica (e non solo), offrendo alcune competenze di base di educazione all’ascolto e di giornalismo musicale per favorire poi il protagonismo culturale dei ragazzi stessi, chiamati a raccontare con un linguaggio personale e contemporaneo i concerti dell’edizione 2023 del Festival Pianistico. «Piano Reporter» si sviluppa con la mediapartnership del Giornale di Brescia e dell’Eco di Bergamo e si rivolge agli studenti delle scuole superiori delle province di Brescia e Bergamo.


Aspiranti giornalisti musicali

In coordinamento con gli istituti scolastici cittadini, i responsabili del progetto hanno selezionato 20 studenti che parteciperanno gratuitamente al progetto. Non sono state richieste conoscenze pregresse, ma è stato naturalmente valutato l’interesse e la propensione all’apprendimento sul tema specifico (educazione all’ascolto e giornalismo musicale). Ecco l’elenco completo dei partecipanti: per l'Arnaldo Lorenzo Bruno, Elena Savu e Pietro Keller; dal Luzzago Mattia Lancini, Luisa Baumann, Francesco Biselli, Greta Gardini, Malliyawadu Gunasekara, Kavesha Senuri, Alessandra Gionta, Angelica Stroppa, Silvia Bettoni e Arianna Blazevic; per il Calini Nicola Valer, Giulia Battaini e Marta Volonghi;  Alberto Giordano dal Leonardo; Chiara Ferrarini, Silvia Frassine e Sofia Cambedda del Canossa e Alice Galletta del Gambara.

Il laboratorio

Gli studenti a lezione con Andrea Faini durante il percorso di preparazione
Gli studenti a lezione con Andrea Faini durante il percorso di preparazione

Il laboratorio di educazione all’ascolto e giornalismo musicale - con ascolti guidati, proiezione di video e attività di gruppo - si è tenuto lo scorso febbraio e si è articolato in quattro incontri tenuti dal musicologo e critico musicale del Giornale di Brescia, Andrea Faini. Tra i temi trattati, l’educazione all’ascolto senza preconcetti per esplorare gli elementi costitutivi del linguaggio musicale e un viaggio musicale nel ventesimo secolo - a cui è dedicata l’edizione 2023 del Festival Pianistico - alla scoperta di storie e geografie sonore imprevedibili: dalla riscoperta dei ritmi primitivi ai pianoforti bruciati dalle avanguardie, dal neoclassicismo al minimalismo, cento anni di contrasti, scoperte, rivoluzioni. I partecipanti hanno avuto anche l’occasione di incontrare e dialogare con il maestro Piercarlo Orizio, direttore artistico del Festival Pianistico Internazionale. Durante le lezioni i ragazzi hanno studiato anche tecniche e linguaggi di giornalismo musicale, tra vecchi e nuovi media, e hanno visitato la redazione del GdB.

In azione

La prima uscita da reporter al Teatro Grande
La prima uscita da reporter al Teatro Grande

Dopo gli incontri di formazione del laboratorio, gli studenti - suddivisi in gruppi più piccoli - sono diventati protagonisti: a rotazione, partecipano ai concerti del Festival Pianistico al Teatro Grande di Brescia con il compito di raccontare la serata costruendo una narrazione che potrà utilizzare strumenti diversi (testi, fotografie, video).

Le recensioni dei ragazzi saranno diffuse online sul sito del Giornale di Brescia (li trovate qui di seguito, in aggiornamento data dopo data) e alcuni articoli selezionati saranno pubblicati anche su carta. Il progetto si concluderà con un viaggio musicale per assistere ad un concerto al Teatro alla Scala, il 29 maggio 2023.

Papa Francesco: missione di pace in Ucraina (da Il Mattino)

 

Papa Francesco: «Santa Sede ha in corso una missione di pace. ​L'incontro col patriarca Kirill si farà»


Papa Francesco: «Santa Sede ha in corso una missione di pace. ​L'incontro col patriarca Kirill si farà»
Papa Francesco: «Santa Sede ha in corso una missione di pace. ​L'incontro col patriarca Kirill si far໩ Ansa

Papa Francesco, durante il volo da Budapest, ha risposto ai giornalisti se i colloqui con Orban e il metropolita Hilarion possono favorire il dialogo con Mosca e il processo di pace. «Credo che la pace si fa sempre aprendo canali, mai si può fare con la chiusura. Invito sempre ad aprire rapporti, canali di amicizia. Questo non è facile. Lo stesso discorso l'ho fatto con Orban e un pò dappertutto», ha detto. «Abbiamo parlato di tutte queste cose, non certo di Cappuccetto Rosso. A tutti interessa la strada della pace. Io sono disposto a fare tutto il necessario. Adesso è in corso una missione: per ora non è pubblica, ne parlerò quando sarà pubblica», ha aggiunto Francesco.

Papa Francesco dall'Ungheria di Orban chiede all'Europa: «Per favore aprite le porte» ai migranti e ai "diversi"

L'incontro con Kirill 

«C'è in sospeso l'incontro col patriarca Kirill che dovevamo avere lo scorso anno in giugno a Gerusalemme. È stato sospeso per la guerra, ma questo incontro si dovrà fare. Il metropolita Hilarion è una persona che rispetto tanto - ha affermato il Pontefice, interpellato sull'incontro avuto nella capitale ungherese con l'ex ministro degli esteri di Kirill -. Con lui ho sempre avuto un bel rapporto. Ha avuto la cortesia di venirmi a trovare e poi è stato alla messa. È una persona intelligente, con cui si può parlare. Sono rapporti che è importante mantenere: noi abbiamo la mano tesa con tutti». «Per quanto riguarda il rapporto con Kirill - ha proseguito Francesco - ci ho parlato una sola volta dall'inizio della guerra, 40 minuti. Poi tramite il metropolita Antonij, che ha preso il posto di Hilarion: tramite lui tengo il rapporto con Kirill». «Poi con la parte russa ho un rapporto buono con l'ambasciatore presso la Santa Sede - ha aggiunto -, che adesso lascia dopo sette anni. Una persona colta, seria, molto equilibrata. Il mio rapporto con i russi sostanzialmente è con l'ambasciatore»...



Il Carro della sposa, ritrovato a Pompei, esposto a Roma, dopo il restauro ( da Quotidiano.net)

 

Il carro della sposa di Pompei Eros e pathos, splende il restauro


Il carro della sposa di Pompei Eros e pathos, splende il restauro
Il carro della sposa di Pompei Eros e pathos, splende il restauro© Fornito da Quotidiano.Net

Abbracci voluttuosi e amplessi rubati, violenza e piacere che si mischiano, eros e pathos. Restaurato in ogni suo pezzo e assemblato con un’operazione che non ha precedenti, torna in vita dopo duemila anni lo stupefacente carro della sposa ritrovato due anni fa a Pompei, nel portico della villa di Civita Giuliana, la stessa da dove emersero, grazie ai calchi, i corpi dei due fuggiaschi. "Un lavoro straordinario che recupera un manufatto unico al mondo" sottolinea Massimo Osanna, il dg musei del Mic che lo ha voluto, in prima assoluta, per “L’istante e l’eternità“, la mostra in programma dal 4 maggio al 30 luglio a Roma alle Terme di Diocleziano. "Un’autentica perla che dimostra ancor più, ove ve ne fosse bisogno, l’unicità del nostro patrimonio", applaude il ministro della cultura Sangiuliano.

Strappato per un soffio ai tombaroli, che lo cercavano da anni e che quasi l’avevano trovato scavando cunicoli a più non posso alla ricerca dei tesori della lussuosa villa alle porte di Pompei, questo carro che i romani chiamavano pilentum, era conosciuto in realtà quasi soltanto dalle immagini di mosaici e bassorilievi e dal racconto delle fonti antiche, Livio, Virgilio, Claudiano, che l’associavano ai culti femminili descrivendone lo splendore e la comodità. "Quasi più una lussuosa carrozza", sottolinea Osanna: "Un veicolo rilucente di bronzi e di argenti, fatto per stupire e incantare".

Cesena. Primo festival della libertà ( da Il Resto del Carlino,di Luca Ravaglia). Ma quale libertà? e Libertà da chi?

 Un festival nel luogo più alto della cultura cittadina per parlare di libertà. Libertà di espressione, libertà a scuola, libertà d’impresa, libertà in ambito culturale e pure politico. Ecco il programma del primo Festival Malatestiano della Libertà (appunto) che il 5 e il 6 maggio si svolgerà alla Biblioteca Malatestiana organizzato da ‘Nazione Futura’, ‘il Crocevia’ e ‘Valori e Libertà’, col patrocinio del Comune di Cesena e il contributo di Confcommercio. Proprio l’associazione di categoria ha ospitato la conferenza stampa di presentazione dell’evento, nel corso della quale è intervenuto anche il presidente Corrado Augusto Patrignani: "Non è la prima volta che interveniamo in questo ambito e lo facciamo a ragion veduta. La libertà è la bellezza dell’anima, tutti dovremmo perseguirla in ogni ambito, compreso quello del fare impresa che è un valore imprescindibile da salvaguardare sempre. Senza gli imprenditori non ci sarebbe lavoro. Eventi di questo genere permettono appunto di affrontare il tema della libertà sotto diverse sfaccettature, grazie alla presenza di importanti ospiti che arriveranno in città da tutta Italia, richiamando probabilmente tanto interesse e visitatori. Cesena meriterebbe di averne molti, a vantaggio dell’intera comunità, perché la cultura è anche una risorse per l’economa di un territorio".

Entrando nello specifico, la firma del progetto è di Francesco Giubilei, editore e consigliere del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano: "L’intento - ha spiegato – è quello di rendere questo appuntamento a cadenza annuale, tenendo costantemente alto il livello delle partecipazioni, che questa volta vedranno per esempio la presenza del capo della segreteria tecnica del Ministro della Cultura Emanuele Merlino e giornalisti come Marcello Foa, Paolo Petrecca, Maria Del Vigo, Francesco Borgonovo o Mario Giordano".

L’evento sarà aperto dal saluto del sindaco Enzo Lattuca e tra lista degli invitati ci saranno anche l’economista Ettore Gotti Tedeschi e, come new entry dell’ultimo minuto, Camillo Langone, contestato in queste ore a Forlì dopo la sua designazione nell’ambito del premio Verdocchi. "Abbiamo voluto mandare un segnale – ha commentato Giubilei – invitando una persona contro la quale in queste ore si sono schierate tante associazioni che contestano il suoi pensiero (fece scalpore, tra le altre, una sua riflessione sul fatto che se le donne leggessero meno libri farebbero più figli, ndr). Il punto non è difendere o condividere quello che ha detto, ma riconoscere a tutti il diritto di esprimere la propria opinione, altrimenti di quale libertà parliamo? Abbiamo deciso di organizzare questa rassegna in Malatestiana per lanciare un segnale: Cesena deve avere una politica culturale improntata verso l’organizzazione di grandi eventi".