giovedì 31 gennaio 2019

La 'libera scelta' di trasferirsi da Roma a Milnao secondo SKY

31.1.2019 - Dopo la strage dei tecnici, con l'anno nuovo le giornaliste del Tg24 licenziate dalla multinazionale SKY diventano cinque. Sì, tutte donne. No, non è un caso, né un dettaglio. Con un altro particolare non trascurabile: le ultime due, Chiara e Giovanna, sono dirigenti sindacali, per giunta USB, la sigla che due anni fa ha infranto il monopolio del sindacato unico della stampa, il solo a resistere come tale dai tempi del fascismo.Ma come è stato possibile???? Prendete un lavoratore. Anzi, una lavoratrice. Il suo capo le chiede: vuoi trasferirti a più di 500 km di distanza dalla tua casa e dalla tua famiglia? Tranquilla, è una libera scelta, a Sky il cambio di sede avviene solo ‘su base volontaria’: se vai ti do anche degli incentivi, firma qui. Lei risponde: beh se è una libera scelta vi rispondo di no: io voglio lavorare, ma non posso allontanarmi dalla mia famiglia, sono disponibile a lavorare a Roma - la mia sede da sempre - dove Sky ha una redazione nuova di zecca, con oltre 30 giornalisti. Se invece è un obbligo, allora trasferitemi voi così io potrò rivolgermi alla magistratura per chiedere se tra quei 30 proprio io sia obbligata ad andare a Milano. E sapete che succede? L'azienda non la trasferisce ma neppure la fa lavorare su Roma. Ed infatti prima viene cacciata dall'azienda e relegata NOVE MESI a casa, in pieno reparto confino, del tutto illegittimamente privata del posto di lavoro e della sua professione. Poi, in pieno agosto, è improvvisamente ‘comandata’ per due mesi in redazione a Milano, con 48 ore di preavviso e senza alcuna motivazione: ‘trasferta comandata’, la chiama Sky. Trasferta punitiva, diciamo noi. Lei obbedisce, si organizza in fretta e furia e si presenta. Ma giunta finalmente a fine settembre la scadenza della trasferta, senza nessun preavviso arriva un altro ordine di lavorare ancora un mese a Milano e poi ancora un mese e poi ancora. Quella lavoratrice allora dice: se non mi dite definitivamente se devo lavorare a Roma o Milano, io non posso organizzami la vita e finché non me lo direte io non posso andare a Milano. E che fa Sky? Nulla (o quasi nulla): semplicemente smette di pagare lo stipendio e continua a ordinare trasferte una dopo l'altra. Finalmente, dopo sei mesi di mobbing mascherato da trasferta, a fine gennaio non arriva nessun nuovo ordine. Ma il festeggiamento dura pochi minuti: ieri infatti è arrivato il licenziamento in tronco. Chiara e Giovanna, "gravemente insubordinate", sono licenziate per MANCANZA DI CORRETTEZZA, BUONAFEDE, DILIGENZA, FEDELTA' E LEALE COLLABORAZIONE! Menomale che andare a Milano era una libera scelta! E poi: chi ha avuto un comportamento gravemente scorretto? Le due lavoratrici o Sky? A voi la risposta, noi abbiamo la nostra: Sky confonde ‘l'obbligo di fedeltà all'azienda’ con l'obbedienza cieca al padrone, quella che noi umani preferiamo lasciare agli animali addomesticati. Le lavoratrici e i lavoratori - ma ancor più i giornalisti - hanno invece l'obbligo di essere leali anche verso se stessi, nel rispetto della propria Dignità: difendendo le loro Libertà e i loro Diritti.  (USB)- IN https://www.usb.it/index.php?id=1132&tx_ttnews[tt_news]=107456&cHash=9330b39643


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