Al Governo, i due contraenti Cinquestelle e Lega hanno in comune, oltre la gran voglia di potere e occupazione di poltrone che distribuiscono ai loro fedelissimi, in egual misura fra i due, anche l'attitudine a 'sparare' , diciamo così. Con quella sostanziale differenza che vede i Cinquestelle, per bocca dei suoi massimi esponenti, SPARARLE GROSSE, e Salvini che SPARA VERO. QUANTO MENO NON ARRETRA DI FRONTE ALL'USO DI ARMI VERE.
Il caso recentissimo del BOOM economico che si inaugurerebbe, secondo GIGGINO, con le cosiddette 'autostrade digitali', complice il reddito il cittadinanza, sta a dimostrarlo, e la necessaria, dura contestazione del governatore di Bankitalia, Visco, il quale ha suonato il campanello d'allarme per segnalare che ci avviamo, se non siamo già, verso la recessione , altro che boom, ne è la logica conseguenza e reazione. GIGGINO ha detto: Bankitalia ha sbagliato sempre le sue previsione, le sbaglierà anche ora; comunque ora sono sbagliate, e guai a chi si mette di traverso.
MATTEO 'il nero', invece non le spara come il suo socio, lui spara ( sparerebbe) vero. Vuole armare i cittadini perché si difendano da soli, preferisce le ruspe distruttrici al dialogo - che invece invoca nel caso dei vaccini, perchè è meglio non imporre nulla - armerebbe di mitragliatrici e cannoni le navi della nostra guardia costiera, per far fuoco su gommoni e barconi con i quali i migranti fuggono dall'inferno libico, e affondarli; e costruirebbe una barriera protettiva, antimigranti, lungo tutte le coste - Trumpino italico? - non contento di aver chiuso porti ed aeroporti.
Oltre questa comunanza di intenti sull'uso di armi, proprie o improprie, le divergenze fra i due restano tante. E, del resto, chi ieri ha guardato la conferenza stampa televisiva dei tre - 'i magnifici' - si è reso conto delle divergenze ostentate fra i Cinquestelle, compreso l'arruolato Giuseppe Conte, e Salvini.
I primi due mostravano i cartelli con i risultati ' portati a casa' - locuzione che tutti usano ogni piè sospinto dato il loro ridottissimo vocabolario - e cioè 'reddito di cittadinanza' e 'quota 100', Salvini invece il suo, con la sola 'quota 100', per non scontentare l'elettorato del nord della Lega, che non ha mai manifestato simpatia con il provvedimento-bandiera dei Cinquestelle, il cosiddetto 'reddito ...'.
Voleva dire Salvini ai suoi - perchè al paese comincia a non darla più a bere - che per restare al potere ha dovuto bere 'l'amaro calice' del reddito di cittadinanza.
Eppure non vanno dicendo, facendo coppia vera o finta, che con quella misura 'metteranno soldi nelle tasche degli italiani' - non 'le mani nelle tasche degli italiani', come hanno sempre fatto i governi precedenti - e gli italiani spendendoli avvieranno il nuovo 'boom' economico?
Nel corso della trattativa con Bruxelles sulla Legge di bilancio 2019, erano gli euroburocrati, le agenzie di rating, e vari altri organismi ' indipendenti', che solo per loro non erano da considerare tali, a remare contro - 'buon segno' nella esegesi del governo gialloverde: "hanno portato il Paese sull'orlo del burrone, se ora ci danno addosso, vuol dire che siamo sulla buona strada e stiamo facendo il bene del nostro Paese - adesso è Bankitalia, oltre tutte le opposizioni parlamentari ed anche alcuni ex alleati della Lega, a mettersi 'di traverso'- anche in questo caso un linguaggio chiarissimo da capirsi - la quale per bocca del suo GOVERNATORE, HA STIMATO CHE IL PIL NEL 2019 CRESCERA' SOLO DELLO 0,6% - e non dell'1 virgola come presumono i fautori del nuovo 'miracolo economico che, invece, se condo le stime di questi fautori, sarebbe, per il prossimo triennio, dietro la spinta delle loro misure, intorno all'1% ogni anno. E questo sarebbe il miracolo?
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