domenica 13 gennaio 2019
In attesa che il Governo e Macchietta -Toninelli decidano, come stanno le cose, stanno come dice quest'articolo di 'Lettera 43'?
"Slitta ancora la scelta del governo sulla Torino-Lione. Il ministro Toninelli ha annunciato che l'analisi costi-benefici, «arrivata come bozza», sarà completa «a fine gennaio». Un tentativo di «scavallare le elezioni europee senza decidere», secondo il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino, che rischia di costare molto caro all'Italia. Per ogni mese di ritardo nel far partire gli appalti, Paolo Foietta, commissario di governo per l'opera, aveva calcolato un danno di 75 milioni di euro. Il conto è presto fatto: per il 2019 l'Unione Europea ha assegnato - a Italia e Francia - un contributo complessivo di 813 milioni di euro. Soldi subordinati al varo, entro l'anno, di lavori per 1,9 miliardi. Un obiettivo che rischia di diventare un miraggio, dal momento che le procedure d'appalto prevedono tempi tecnici da rispettare alla lettera. Anche per questo, nelle scorse settimane la Commissione europea ha più volte invitato l'Italia a rispettare i tempi, ricordando che, come per tutti i progetti della Connecting Europe facility, i ritardi comportano la riduzione dei fondi forniti. Lo stop definitivo, invece, sarebbe da 'profondo rosso': si parla di una cifra compresa tra i 3 e i 4,1 miliardi, sempre stando ai conti fatti a suo tempo dal commissario Foietta, contro i 2,9 miliardi a carico dell'Italia per realizzare i 57 chilometri del tunnel 'della discordia'. Ad oggi, di tutti gli scavi della sezione transfrontaliera è già stato scavato il 15,5%, pari a 25,5 chilometri. Una percentuale ancora maggiore se si prende in considerazione il cantiere francese di Saint-Martin-la-Porte: qui i lavori hanno superato il 64%, con la fresa Federica che procede a una velocità media di 18 metri al giorno e ha di poco oltrepassato i 6,1 chilometri".
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