sabato 26 gennaio 2019

Aldo Ceccato narra la storia della direzione d'orchestra, senza sconti per nessuno. E riserva, in chiusura, frecciate anche per i suo colleghi

Pendragon editore ha mandato in libreria un testo a firma Aldo Ceccato, dal titolo: Breve storia della direzione d'orchestra
(pagg.300, Euro 20,00)

Aldo Ceccato, direttore d'orchestra, che ha superato la soglia degli Ottanta e che ha avuto una lunga carriera,  se non proprio fulgida almeno lunga, e  che ha sposato la figlia di de Sabata  - un altro direttore, Gardiner, ne ha sposato la nipote: ritengono forse che l'arte si trasmetta anche con il matrimonio? - scherza e fa bene su una moda - cretina come tutte le mode - invalsa negli ultimi tempi, quella cioè di chiamare il direttore non più direttore, ma 'conduttore' o 'guida' con  relativi verbi al seguito, alla maniera inglese. Ma naturalmente traccia un panorama della direzione d'orchestra, sotto il profilo storico arricchendolo con particolari che la lunga carriera gli ha insegnato o messo sotto gli occhi. Buona lettura.

 Al lettore, però non potranno sfuggire gli aforismi con i quali Ceccato chiude il volume e che sono rivolti proprio ai direttori di ogni tempo, taluni usciti anche dalla bocca o dalla penna di altri direttori.

 Tre per tutti. Sibelius, ad esempio, a proposito dei direttori diceva: 'nessuna statua è stata mai eretta ai direttori (e in quel caso si sbagliava? no, perchè Karajan non era neppure nato!).

Puccini, andava giù duro nei confronti dei direttori (si sa della travagliata storia del rapporto perfino con Toscanini): 'i direttori amano la mediocrità e la coltivano con determinazione'.

Infine, il noto direttore Thomas Beecham che dei direttori, lui escluso, ebbe a dire: 'la migliore sedia per i direttori è la sedia elettrica' (per fortuna che dirigono in piedi, altrimenti sai che strage! e che la sedia l'adoperano soltanto in tardissima età, dunque sulla soglia del Paradiso... o Inferno?)


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