Che il cosiddetto reddito di cittadinanza non si sappia ancora perfettamente cosa sia, a chi spetti e come esigerlo, è cosa ben nota; ma non lo sanno neppure i Cinquestelle che comunque lo difendono, prima ancora di chiarirlo a se stessi, ne vantano la paternità ed anche di aver costretto Bullo-Salvini, detto 'il nero,' a votarlo, mandando giù l'amaro calice, e loro 'quota 100' per via dello scambio di favori.
A questa incertezza un'altra se ne è aggiunta, contingente: la stagnazione dell'economia italiana, piovuta come un macigno sulle teste calde dell'attuale governo che corre ai ripari, distraendo l'opinione pubblica.
E così i due 'capiscioni' Dibba e Giggino che sanno tutto su tutto, parlano per assiomi, sono 'apodittici', non sono mai presi da qualche dubbio, si mettono in marcia su un van e marciano sul parlamento bis di Strasburgo, provando a fare opera di distrazione di massa.
Strasburgo è una marchetta a favore del governo francese e dei francesi, costa molto è inutile e va chiusa. Bum
Dibba aggiunge il carico: costano molto anche gli alti politici europei, dal presidente della commissione ai vari commissari. Junker (fosse stato Salvini nel gruppo, avrebbe chiarito: è finita la pacchia!) prende oltre 27.000 Euro al mese, la commissaria italiana agli esteri, Mogherini, 26.000 circa e Moscovici 24.000... non se la passano male, poi a fine mandato hanno delle liquidazioni e per i due anni successivi godono di una pensioncina, ( mentre se eurodeputati la pensione la prenderanno al compimento dei 63 anni di età, appena inferiore a quella che tanti poveri pensionati italiani percepiscono dopo relativo versamento di contributi: 1500 Euro, netti però, al mese).
Alla domanda, scusi Dibba, come si è mantenuto all'estero in questi mesi, con quali soldi, la risposta chiara e forte è stata: sono cazzi miei! Capito l'antifona?
Qualcuno gli ha fatto quattro conti, ricordandogli che anche lui, nei quattro anni in cui è stato parlamentare ha versato in un fondo dei Cinquestelle una somma pari a circa 50.000 Euro ad ann: cioè 200.000 Euro circa; ma ha trattenuto per sè ben oltre 600.000 Euro. Insomma se non se la passano male a Bruxelles, male non se la passano neanche gli omologhi romani.
A proposito, qualche ora prima delle sparate su Strasburgo e Bruxelles, Giggino non aveva detto che era pronto il decreto per ridurre di otre 350 i parlamentari italiani e di ridurre anche i loro stipendi ed i troppi benefit, alcuni dei quali si protraggono anche dopo la fine del mandato? Che fine ha fatto quest'altra manovra di distrazione di massa?
Ora il loro pensiero fisso è mettere in atto, alla bell'e meglio 'reddito' e 'quota 100' anche il giorno prima delle Europee, non un minuto dopo, altrimenti i voti li prendono col ciufolo.
Dibba ha poi confermato anche da Fazio - e se lo ha detto lì è come la bibbia - che non si candiderà alle Europee, e che subito dopo le elezioni - che saranno un bagno di sangue per tutti, fuorchè per i Cinquestelle e la Lega in bella compagnia a che se correranno su fronti avversi!- ripartirà, questa volta destinazione India (non era il Congo?). Mica scemo, lui si candiderà alle prossime politiche quando Di Maio, a causa del doppio mandato, potrà fare politica fuori dal Parlamento; lo sostituirà lui, e allora vedremo come si sfascia tutto in quattro e quattr'otto per far rinascere una 'nuova' Italia, più grande e più bella che pria, sotto il cielo a Cinquestelle. E ancora con la Lega. Altrimenti con chi? Con la Lega continuerà a stare al governo del paese, anche se sarà sua avversaria alle Europee e nei governi sul territorio. La coerenza non è acqua!
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