lunedì 28 gennaio 2019

I migranti sono forse il primo più grande problema italiano? No, ha risposto Giggino a Giletti. Ma allora perché i giornali parlano solo di questo- si è chiesto?

La domanda se l'è fatta , da solo, Giggino Di Maio, intervenendo a 'Non è l'Arena'- la trasmissione  che, a detta del suo conduttore, Giletti,  'va fino in fondo', salvo che in questo caso. Quando Giletti avrebbe dovuto replicare a Giggino: ha ragione Lei, ministro. I giornali ne parlano perchè il suo socio Matteo parla solo di migranti come fossero la prima più grave emergenza del paese. Lei se la prende con i giornali che  parlano solo di migranti e della politica del governo al riguardo, mentre diovrebbe prendersela  con il suo socio, convincendolo ad affrontare i veri problemi del paese?

 Forse perchè al poliziotto-carabiniere-pompiere-militare-finanziere Salvini, che fra breve andrà sotto processo per il caso della NAVE DICIOTTI se gli togli quell' argomento sul quale attizza la paura dei cittadini  ottiene il successo che neanche immaginava di avere - non ha altro nella sua agenda di governo? Gli altri argomenti, come quello sulla sicurezza,  sono complementari a quello dei migranti.

 E allora, ciò  che Giggino non chiede a Bullo-Salvini, detto anche 'il Nero', proviamo a chiederlo noi.
Ora che il flusso migratorio si è ridotto di molto, stando l'indifferenza dell'Europa che Lei ed il suo Governo non riuscite a coinvolgere, perchè non si occupa oltre che di sicurezza, di ordine pubblico - indipendentemente dai migranti -  anche di lavoro, di scuola, di giovani?  Si tratta di problemi che non si risolvono con i 'porti chiusi', decisione sulla quale lei va continuamente ricordando che non intende 'arretrare neanche di un millimetro', ma attraverso un lavoro lungo, articolato, fatto di discussioni e confronti e non di diktat, come è più abituato a fare nella sua azione di governo.

 Come del resto ha fatto e sta facendo con il CARA di Castelnuovo di Porto, dove rivendica di essersi comportato come un 'buon padre di famiglia' - almeno risparmi insulti ai buoni padri di famiglia. Cioè?

Il CARA alle porte di Roma costitutiva una bella spesa -  sei milioni circa di affitto all'anno - che Lei, sempre da 'buon padre di famiglia', ora risparmierà. Senza gettare i  mezzo alla strada gli abitanti del centro, come invece non ha problemi a fare con quelli della nave  Sea Watch, altro serio problema per Lei, che si è messo da solo nei guai e non sa come uscirne dignitosamente  -  ma forse a Lei non importa neppure  di uscirne dignitosamente.

 Ieri sera il suo socio Giggino in tv ha rivelato che il proprietario dell'immobile che ospitava i migranti - Giggino non l'ha mai detto, ma è l'INAIL - essendo scaduto il contratto, chiedeva una rinegoziazione del canone di affitto. Che, secondo Giggino, era stato proposto a 12 milioni di Euro - 'per più anni', ha aggiunto sottovoce per non turbare i sonni del socio. Allora quanto costava tenere i migranti in quell'immobile, in un paese alle porte di Roma dove sembrava realizzarsi una qualche integrazione fra migranti e abitanti del luogo? Le cifre sono altra cosa dalle opinioni, come non sembrano capire i due soci di governo.

 A noi non interessa chiederci che ne sarà ora di quel grande immobile, una volta trasferiti tutti gli occupanti - ma anche questo sarebbe argomento di discussione - ma ci interessa sapere  dei migranti ospitati che  nel giro di pochi giorni sono stati trasferiti in altre regioni, senza preoccuparsi di implicazioni umane e famigliari, questo  deve  essere argomento di discussione. Come anche l'altra operazione già annunciata dal 'Nero', e cioè lo svuotamento del CARA di Mineo,il più grande d'Europa. Anche i suoi attuali occupanti andranno nei CARA di altre regioni, evidentemente vuoti e quindi con possibilità di ospitare anche richiedenti asilo? Ma allora, Bullo-Salvini, gli sbarchi in Italia sono diminuiti e di molto se tanti piccoli CARA disseminati sul nostro territorio sono quasi vuoti  ed hanno possibilità di ospitare altri migranti.

Ancora più incomprensibile diventa perciò la sua azione da 'duro', anzi da 'Nero', di Salvini nei confronti dei 47 migranti ancora in mare e che ora, d'accordo con i suoi due soci nel governo , con i quali  c'è lotta per vedere chi è più geniale,  medita di trasferire in aereo in Olanda, paese la cui bandiera è issata a bordo ella nave.  Gli è che se molla anche su 47 poi chiunque gli potrebbe gridare in  faccia : ma era poi necessario tutto il chiasso fatto intono a quei poveri disgraziati?

 Il 'Nero', non sente ragioni e  minaccia di  poter dimostrare che le navi ong siano in stretto rapporto coi trafficanti di esseri umani, gli scafisti;  che a bordo stanno tutti bene - quasi come stava lui abbracciato alla sua Elisa  in motoscafo sotto il sole estivo, secondo le foto della vacanza del nero diffuse in rete - e  che intende accusare i parlamentari che hanno voluto salire sulla nave  per verificare le reali condizioni dei migranti, di 'fiancheggiamento degli scafisti'. E' pazzo!
 Non c'è altra spiegazione.

 Il Presidente della Cassazione, l'altro ieri, aprendo l'anno giudiziario, ha sottolineato che non si può derogare dall'impegno di difendere i diritti delle persone - inteso Salvini? - e  che non si può assistere, nel nostro paese, all'illegalità, come di chi sì occupa, senza averne titolo, immobili pubblici ( ma questo l'ha detto il Procuratore generale della Cassazione). Il Procuratore generale si riferiva forse a Casa Pound? Certo che sì, anche a Casa Pound, compagni - absit iniuria verbo - del Nero.

Un sorriso, per non metterci a piangere. La 'sorella d'Italia' Meloni ha spiegato la gaffe dei Cinquestelle su Lino Banfi, nominato nella Commissione UNESCO Italia. Di Maio, il capo politico, l'ha nominato nell'UNESCO, confondendo l'UNICEF, del quale peraltro Banfi è già ambasciatore, e dove Giggino intendeva nominarlo, con l'UNESCO.  Fossero questi gli strafalcioni vivremmo in uno dei più bei paesi del mondo, nonostante gli strafalcioni. Mentre, invece...

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