Cominciano a filtrare le prime notizie sui rispettivi cavalli di battaglia delle due forze politiche alleate per governare: reddito di cittadinanza e pensioni quota 100.
Intanto del reddito di cittadinanza si è venuti a sapere - in attesa del relativo decreto, emanato a giorni: 1. che potrebbe restringersi a fisarmonica, sia il numero che la portata del reddito, che potrebbe verosimilmente scendere anche al di sotto dei fatidici 780 Euro: ne avrebbero diritto gli italiani ed anche i 'residenti', solo nel caso in cui lo siano da almeno dieci anni. 2. Nel caso i fondi stanziati non fossero sufficienti a soddisfare tutte le richieste, saranno ampliate le condizioni per ottenerlo o diminuita la sua entità. 3. Ad oggi si stima che dovrebbero essere all'incirca 4.500.000 cittadini o residenti, di cui un terzo circa i residenti, stranieri cioè che sono in Italia da non meno di dieci anni. 4. il meccanismo per averlo è semplice: occorre farne richiesta, avendone i requisiti e la risposta - udite udite - verrà data al richiedente, entro cinque giorni, cinque. Ci credete? Noi no, perchè dovremmo pensare che con il Governo del Cambiamento, siamo davvero un altro paese. mentre invece riscontriamo che il nuovo Governo è il governo del CambiaNiente. E per i calcoli: non potevano farli prima?
5.Naturalmente, prima che tutta la macchina si muova e si dia il via all'operazione, occorre aspettare qualche mese, comunque prima - assicura Giggino - delle Europee: altrimenti come prendono i voti con i disastri e le inefficienze sotto gli occhi di tutti?
Per quota 100, assicura Salvini - tanto il Consiglio dei ministri farà quello che dice lui - partirà ad aprile. ne avrà diritto chi ha maturato i requisiti ( 62+38) entro il 31 marzo. La pensione gli arriverà a luglio, dopo tre mesi. Quanti saranno non si sa, perché andare in pensione è facoltativo, anche dopo aver raggiunto i requisiti richiesti, perché la pensione sarà ridotta e perché vi sono altre clausole che il Nero non dice ad alta voce, probabilmente per non deludere i suoi elettori. Per gli statali - che sarebbero circa 150.000 mila - se ne parla dopo.
Ma sulla testa degli statali pende già un'altra tegola.
Spiega Salvini che il cosiddetto TFR: leggi liquidazione( purtroppo non ancora del Governo), gli statali lo prenderanno al compimento dei 67 anni, come prescritto dalla Legge Fornero - che non solo non l'ha abolita, ma vi si attiene per la liquidazione del TFR; la ragione è facile da capire: se il Governo già fatica a trovare i fondi per soddisfare il Nero su 'quota 100', e non è detto che li trovi tutti, i soldi per il TFR dove li va a prendere?
Quindi il TFR gli statali lo prenderanno fra cinque anni, ma non tutto se è superiore - senza farsi illusioni, perchè sono pochi colore che matureranno un TFR di tale entità - a 100.000 Euro, nel qual caso lo prenderanno, per la quota parte che supera quella soglia, fra otto anni, dunque al compimento del Settantesimo anno di età. Benedetta Fornero!
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