Matteo Salvini e lo staff da 1000 euro al giorno
- Nello staff di Matteo Salvini al Viminale ci sono anche i guru della comunicazione social che hanno contribuito al boom della Lega
- I compensi in alcuni casi sfiorano o superano i 100mila euro l'anno
- Il Fatto Quotidiano ha pubblicato una lunga lista di collaboratori
Una lunga lista di collaboratori con alti compensi. È lo staff tra segreteria, ufficio stampa e altri incarichi, che al Viminale lavora fianco a fianco con il ministro dell’Interno e vicepremier Matteo Salvini. A parlarne è oggi il Fatto Quotidiano (articolo di Tommaso Rodano e Carlo Tecce) elencando nomi, i curriculum e il ruolo di ogni membro della squadra del leader della Lega.
Matteo Salvini, staff della comunicazione social da 1000 euro al giorno
Nella lista ci sono innanzitutto i responsabili della comunicazione social che molto ha contribuito ai successi elettorali di Salvini: il guru Luca Morisi e il suo socio Andrea Paganella. Il primo, indicato come consigliere strategico del ministro, percepirebbe un compenso di 65mila euro annui. Il secondo invece, capo della segreteria particolare, ogni dodici mesi dovrebbe portare a casa ben 85.979 euro. Ma i due sono retribuiti doppiamente per il lavoro svolto per il capo leghista, perché oltre allo stipendio del Ministero godono di un contratto da 170mila euro l’anno che la loro società ha stipulato con la Lega. Con Morisi e Paganella al Viminale ci sono poi quattro ragazzi della squadra social: Daniele Bertana, Andrea Zanelli, Fabio Visconti e Leonardo Foa, che guadagnano 41.600 euro all’anno.
Per quanto riguarda l’ufficio stampa, il Fatto Quotidiano ricorda che a guidarlo il ministro ha chiamato un giornalista di Libero, Matteo Pandini, che fino a poco tempo fa ha realizzato anche inchieste sulla Lega. Ha curato l’autobiografia di Salvini ‘Secondo Matteo’. Ora percepisce 90mila euro l’anno. Negli uffici al Viminale si è aggiunto poi Gianandrea Gaiani, esperto di Difesa, 65mila euro l’anno.
Nella lista spuntano anche Alessandro Amadori, sondaggista dell’Istituto Piepoli, con un compenso di 65mila euro come consigliere per l’analisi politica e sociale. La storica portavoce di Salvini, Iva Garibaldi, che ha accompagnato l’attuale vicepremier durante tutta la sua ascesa, guadagna 120mila euro. Altra donna nel teeam è Susanna Ceccardi, 65mila euro come consigliera per il programma di governo. Per le attività strategiche internazionali invece c’è Claudio D’Amico, 65mila euro, che cura i rapporti con Russia Unita e ha accompagnato il leader della Lega dal presidente russo Vladimir Putin. Lorenzo Bernasconi, poco più che trentenne, è uno dei più giovani collaboratori di Salvini. Gli fa da segretario particolare. Guadagna 100mila euro.
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