Nascono i Foulard rossi
Nato in sordina, in Francia guadagna consensi nel frattempo il movimento dei ‘Foulard rossi’, che protesta contro le violenze dei ‘gilet gialli’ ed è pronto a scendere in piazza il 27 gennaio per dire la sua sulla crisi sociale che paralizza il Paese da novembre scorso.
Il movimento dei ‘Foulard rossi’, creato nel sud-est della Francia lo scorso 26 novembre, conta 35 mila persone registrate sul suo sito. Il volto più noto è il suo portavoce, un giovane panettiere bretone, il 23enne Théo Poulard. Nelle ultime settimane i 'Foulard rossi' hanno guardato con interesse all'iniziativa di un altro detrattore dei 'Gilet gialli': un ingegnere di Tolosa, che si presenta soltanto col suo nome, Laurent, con simpatie neanche tanto nascoste per il presidente Emmanuel Macron. Lo scorso 10 dicembre, poco dopo il discorso distensivo pronunciato dall’inquilino dell’Eliseo, Laurent ha aperto una pagina Facebook intitolata “Gilet gialli, ora basta”, poi rinominata “Stop. Ora basta”, spiegando di non essere contrario al movimento nel suo insieme ma a quanti si sono radicalizzati.
IL 27 tutti i foulard dietro a Poulard
La sua proposta di organizzare una manifestazione di “sostegno alla Repubblica” ha riscosso successo e Laurent è stato contattato da Théo Poulard e dai suoi 'Foulard rossi', con posizioni molto vicine. La prima manifestazione dei ‘Foulard rossi’ a sostegno della Repubblica è convocata per il 27 gennaio, a Parigi, nella simbolica piazza della Repubblica. “Sarà l’appuntamento della Francia silenziosa che rispetta la democrazia ma vuole difendere le libertà. Sarà una marcia repubblicana, pacifica, allegra e portatrice di speranza” si legge nel comunicato a firma di Laurent, Théo Poulard e dai membri del movimento formalmente costituito in associazione lo scorso 21 dicembre.
La marcia, presentata come “apolitica” intende protestare contro “aggressioni, inciviltà e reati” commessi da alcuni ‘gilet gialli’, precisando tuttavia che “i foulard rossi non sono anti gilet gialli, in quanto le cause iniziali delle proteste – l’aumento del prezzo dei carburanti – sono condivisibili”. Poulard e i suoi difendono il diritto di espressione e di protesta, ma deplorano la strumentalizzazione del movimento dei Gilet gialli da parte di forze politiche estremiste – sia di destra che di sinistra – che “mettono in pericolo la democrazia e le istituzioni, in vero e proprio golpe”.
Parigi trema nell’attesa
La giornata del 27 gennaio si preannuncia come complessa nella capitale francese: lo stesso giorno e nello stesso luogo vorrebbero manifestare gruppi ambientalisti e non si escludono proteste dei Gilet gialli. La prefettura di Parigi deve ancora pronunciarsi sulle richieste presentate dai vari movimenti.
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