martedì 29 gennaio 2019

Il Governo gialloverde è sempre più unito su tutto. Anche sulla questione della nostra missione in Afganistan. No, per ora, ma lo saranno in seguito dopo il rituale e ben noto scambio di favori!

I dissensi all'interno del nostro governo su qualunque nodo al pettine, sono apparenti, e servono semmai a rinsaldare la coesione fra i componenti geneticamente diversi. Questa la lettura che ne darebbero i diretti interessati.  Infatti, nei casi, giornalieri, di dissenso, raggiungono sempre un accordo, nella logica; dell' io do una cosa a te, tu  dai una cosa a me. Una volta cede la Lega un'altra i Cinquestelle,  e successivamente il giro ricomincia, all'incontrario ma seguendo la medesima logica.

E così vanno avanti. Fino a quando? Le elezioni  europee sono considerate il punto di svolta; l'attuale assetto del Parlamento di Bruxelles sarà spazzato via e i due soci, anche fuori d'Europa,  si rimetteranno insieme per governare. Belle aspirazioni, ma tutte da dimostrare.

Nel frattempo gli osservatori si domandano: come faranno la campagna elettorale: insieme od ognuno per la sua strada? La domanda non è inutile. Dovranno in qualche modo separarsi e correre autonomamente,  come del resto fanno già in Italia nelle elezioni regionali o comunali, dove sono avversari politici, mentre  restano soci nel governo del paese.

 Una soluzione per non fottersi con le proprie mani, la troveranno, altrimenti a cos'altro servirebbe continuare a pagare quello stuolo di consulenti di cui  l'uno e l'altro socio di governo si avvalgono?

 E nel frattempo, come la mettono sui problemi che giorno dopo giorno, senza saltarne neppure uno, emergono ed per i quali i due soci sembrano offrire ogni volta una soluzione diversa, l'uno dall'altro?

 Come la metteranno ora sull'ultimo argomento di discussione: il ritiro del nostro contingente militare dall' Afganistan, dopo l'annuncio di una  uguale decisione del governo americano?
 E' una decisione del Ministro della difesa Trenta, non concordato con il Governo, tuona Bullo-Salvini; Palazzo Chigi fa sapere di aver concordato tale decisione con al ministra;  Moavero, Ministro degli esteri, commenta. io non ne son nulla. Troveranno sicuramente una soluzione che salva tutti. Ma dietro l'angolo c'è già pronto il prossimo argomento di discussione: magari il taglio al numero dei parlamentari ed anche ai  loro compensi, sul quale, oltre Salvini, questa volta non sarà d'accordo l'intero Parlamento. Mica scemi che si danno le martellate sui c...

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