domenica 6 gennaio 2019

Non è stato Freccero a cancellare la striscia satirica quotidiana, dopo il Tg2, di Luca e Paolo, che in due facevano tre Toninelli. L'ordine - EDITTO LIBICO - è partito da Salvini - rivelano fonti autorevoli ed informate

Cominciano già a gettare fango in faccia a quel vulcanico uomo di televisione che è Carlo Freccero, tornato a guidare Rai 2, senza preoccuparsi di sapere bene come sono andate le cose.

Per i detrattori del  vulcanico neodirettore - che resterà alla guida della rete Rai solo fino all'autunno, e gratuitamente, per vendicarsi di chi molti anni fa l'aveva mandato via, proprio da quella stessa rete - la striscia satirica quotidiana alla fine del Tg2 serale, sarebbe stata abolita proprio da chi, da quando è arrivato in Rai va dichiarando che la satira in tv è segno di democrazia; e per questo farà di tutto per ripertarvi Luttazzi, che fu vittima, come lui dell'editto  bulgaro di berlusconiana memoria.

Dunque o è un falso, una calunnia, oppure è frutto della scombinato dicotomico profilo caratteriale di Freccero. Ma vi pare che Freccero soffre di tali anomalie? Dunque è un falso ed un'accusa infame.

Ecco come sono andate le cose.
Luca e Paolo avevano preso a benvolere, facendolo oggetto delle loro attenzioni quasi giornaliere, il ministro Toninelli,  che hanno messo BONARIAMENTE alla berlina, imitandolo, senza alcuna volontà ed intento offensivi. Renzi ha twittato, dopo la cancellazione della striscia per ordini superiori, che non c'era neanche bisogno della striscia, perchè Toninelli fa ridere da solo, e perciò non ha bisogno di caricature.

 La cancellazione, però, rientrava 'a fagiolo' nella linea editoriale che Freccero intende dare alla sua rete, alla cui guida, a dio piacendo, resterà solo fino a novembre, che è quella dell'approfondimento giornalistico quotidiano, per non lasciare, nel caso della fascia serale, tale approfondimento solo alla Gruber ( veramente c'è alla stessa ora anche Rete 4 di Mediaset). Freccero ora vuole metterci anche Rai 2, nonostante che tale striscia satirica facesse buoni ascolti.

 Freccero, se si deve prestare ascolto a quello che va dicendo in questi ultimi giorni, vuole portare l'approfondimento giornalistico ad ogni ora sulla sua rete,  anche nella mattina nelle stessa fascia oraria in cui in Rai c'è già Uno Mattina ed Agorà che assolvono egregiamente tale ruolo. Tre, contemporaneamente, nella stessa Rai, è meglio di due - ragiona Freccero. Non importa se, per farlo, potrebbe dover cancellare trasmissioni collaudate che fanno buoni ascolti e sono fatte molto bene - parole di Freccero che, perciò, valgono una consacrazione.

E allora come sono andate le cose, se Freccero non può essere considerato, come vorrebbero i suoi detrattori, un pazzo e un esaltato?

 Ecco la vera verità.
La striscia quotidiana di Luca e Paolo, che si era concentrata su Toninelli e Conte, facendoli salire, indipendentemente dai meriti che pure hanno numerosi, nel gradimento popolare, aveva infastidito Salvini, 'il nero', della cui azione di governo, dura, muscolare, i due comici si erano  completamente fregati.

Ma come Toninelli e Conte sì e io no? E così dal vice premier, 'il nero', è partito l'ordine perentorio di cancellare la striscia satirica, fino a quando anche lui non verrà preso in considerazione. Si sa che, superato il primo impatto,  la satira fa DIVENTARE POPOLARI ANCHE SOGGETTI OSCURI ED INSIGNIFICANTI - non è naturalmente il caso di Toninelli e Conte, politici di rango - e tuttavia Salvini se l'è presa ed ha protestato, imponendo un suo editto, quello 'libico' che li ha rimandati a casa.

 E Freccero? Ha subito, obtorto collo, la cancellazione della striscia satirica, ma ha giurato che farà  tornare la satira in futuro,  con l'impegno, assunto con i vertici del governo gialloverde, che si occuperà di Salvini, prima e più  che di Toninelli e Conte.  Ma anche di Giggino.

P.S. Oggi Travaglio, il solito Travaglio che già  gode al pensiero della prossima serata in cui verrà rimandata in onda l'intervista che gli fece Luttazzi e che provocò il cosiddetto editto bulgaro per il comico ed anche per il direttore Freccero, si prende beffa dei giornaloni che tutti, indistintamente, dicono la bugia grande quanto una casa che Freccero sia agli ordini dei Cinquestelle e voglia eliminare la satira quando tocca i loro ministri, come nel caso di Luca e Paolo.
 E che la satira nonsarà censurata d Freccero, nella fascia serale dopo iltg, lo dimostra anche il fatto che sind a domani, al posto di quelladi Luca e oalo, andrà in onda una 'sketch comedy', e che, dal 15 gennaio, nello stesso orario, CUT, il programma di Gianluca Nannini, sui  50 anni di comicità in Rai; ci sarà spazio anche per  il comico Freccero che difende la satira dopo il TG, ma che prima la toglie e poi la rimette, in attesa di un nuovo programma? Ma allora,   non era meglio, più ragionevole e meno sfascista lasciare i due comici fino a quando non fosse stato pronto per il debutto il programma di approfondimento, che potrebbe essere condotto dallo stesso Travaglio che , però, dovrebbe abbandonare il salotto di Lilli?

Nessun commento:

Posta un commento