mercoledì 30 gennaio 2019

Siamo in recessione, attesta l'ISTAT. Che si fa, di chi è la colpa?

  Dopo la dichiarazione di Conte ieri a Milnao,  durante la sua visita ad Assolombarda,  anticipando quel che stamattina l'ISTAT attesterà, sappiamo che  il Paese è ripiombato  nel panico. Anche se Conte per primo e Tria  dopo, dall'America, hanno tentato di gettare acqua sul fuoco. Siamo in recessione, ed anche le nostre previsioni sulla crescita vanno riviste al ribasso, con tutto ciò che ne consegue.

 Sì, ha detto Conte, è vero, dovremo soffrire nel primo semestre di quest'anno ma sono fiducioso che con le nostre misure - Reddito di cittadinanza a Quota 100 - nel secondo semestre supereremo le difficoltà. Davvero? Se siamo in recessione, anche se solo tecnica, e con  il PIL che dovrebbe crescere, nella migliore delle ipotesi, di mezzo punto percentuale, come faremo a trovare i 23 miliardi di Euro che serviranno a scongiurare, con la prossima manovra finanziaria, l'aumento dell'IVA?  E ci arriveremo, senza manovra aggiuntiva ad arrivare alla stesura della prossima?  E con le prossime elezioni europee come si mette per i soci al governo, che hanno promesso il paradiso e invece fanno ripiombare il paese nel  tragico purgatorio economico?

 L'allegra brigata del Governo gialloverde comincia a perdere quel sorriso spaccone che vedevamo sulle loro labbra ogni volta che  qualcuno, anche autorevole, faceva notare che i loro conti  avrebbero portato alla rovina il nostro paese.

 Adesso hanno tirato fuori anche che la recessione appena attestata è  frutto del fallimento del governo precedente. Padoan ha risposto per  le rime, all'ammissione di Palazzo Chigi, non di Conte in prima persona: dichiarazione infame! Il Paese, nonostante la crisi, dopo il Governo Monti, è cresciuto, sempre e con costanza, anche se di poco; mentre dopo l'avvento del Governo Conte, il Paese non cresce più. E sarebbero stati i governi precedenti a far ripiombare nella recessione il Paese? Ci vuole una bella faccia tosta. Si sa, quanto a faccia tosta, nel govenro Conte , ve ne è in abbondanza ed anche di riserva, a cominciare da Spaccone-Di Maio e Bullo-Salvini, per finire a quell'accozzaglia di  ignoranti che compongono l'esercito di 'franceschiello-Conte' - come ha dimostrato la prof. Tinagli nel suo recente volume.

 Adesso occorre trovare immediatamente altri fondi, e si sa già che i 4 miliardi circa necessari immediatamente  saranno tagliati alla sanità. Prima gli italiani con i loro bisogni - non è così Bullo-Salvini e Spaccone Di Maio?


Nessun commento:

Posta un commento