La scuola neppure esiste come articolo o semplice paragrafo nel contratto sottoscritto dai due semianalfabeti che guidano Conte ed il Governo gialloverde e che siano semianalfabeti Spaccone-Di Maio e Bullo-Salvini, detto anche 'il Nero' non c'è bisogno di dimostrarlo ulteriormente - parlano i loro eloqui, spesso senza capo nè coda, le frasi apodittiche usate in luogo di qualunque discorso che li impegnerebbe anche a livello sintattico, le frasi fatte, e quei mantra che dobbiamo sentire ogni giorno: ' la pacchia è finita', 'portiamo a casa il risultato'. 'prima gli italiani','gli emigrati aiutiamoli a casa loro' ( Salvini intende magari alla maniera del tesoriere della Lega, Belsito, che comprava, per aiutarli, pietre preziose in Africa?) - e pure dobbiamo sorbirci da loro una riforma radicale dell'esame di maturità nel segno della 'maggiore durezza' inutile, improduttiva ed anche semplicemente apparente, come molte cose che questo stesso governo ci propina.
Dicevamo della scuola come dell'università e della ricerca di cui non v'è traccia nel contratto di governo, e neppure nella Legge di bilancio 2019, dove fondi alla scuola non ve ne sono destinati. Ma aggiungiamo anche che il nuovo ministro è passato dalle palestre, dove insegnava la cosiddetta 'educazione fisica' direttamente a Viale Trastevere, per volere e decisione di Bullo-Salvini, al quale Spaccone-Di Maio ha lasciato mano libera non fregandogli niente della scuola.
E il nuovo ministro, alla stregua di tanti suoi predecessori, compresi quelli che provenivano dai rettorati di famose università che certamente non hanno lasciato il segno del loro passaggio, si è messo nelle mani dei burocrati che, in assenza di competenza specifica dei reggitori dei dicasteri, fanno il buono e cattivo tempo.
Il caso di Salvo Nastasi che ha spadroneggiato, per decenni, al 'Ministero dei beni e delle attività culturali' in assenza di ministri competenti, fa scuola. Abbiamo fatto questo esempio perchè questo settore lo seguiamo con attenzione, per ragioni professionali e non di carriera, da sempre.
Bene, che ti fa il ministero guidato da un dottore in scienze motorie? Ti riforma l'esame di maturità che è sempre stato agli occhi dei giovani studenti giunti al traguardo dell'ultimo anno di scuola superiore, uno scoglio difficile da superare e che genera in loro inutile angoscia, più irto di incognite e tranelli.
La seconda prova scritta non contemplerà una sola materia ma due, quelle che caratterizzano l'indirizzo di studio. Verrebbe da chiedere a brutto muso al ministro, che cosa pensi di verificare, al classico ad esempio, con la prova scritta, la seconda, con la doppia versione dal greco e dal latino?
E quale giudizio pensi di trarre dalla prova orale i cui argomenti vengono estratti a sorte?
L'attuale ministro, pensiamo a questo punto imbeccato da due semianalfabeti, non vuole che anche un domani si ripeta il caso dei due vicepremier che anche nella lingua italiana - e non solo in quella - mostrano gravi lacune, che non avrebbero avuto se avessero ripetuto più di una volta l'esame di maturità.
E comunque al ministro Bussetti vogliamo dire che la maturità degli studi di un giovane non si evince rendendo più difficoltosa la seconda prova scritta e affidando al caso il tema delle prove orali. Questo sistema - davvero idiota - lo abbiamo sperimentato in tanti anni di insegnamento, quando non potevano rifiutarci, pena la illegalità dell'esame, dal tirare a sorte gli argomenti da affrontare per la 'Licenza in Storia della Musica' nei Conservatori. Un insegnante, che peraltro conosce gli studenti, sa bene giudicare con correttezza ed aderenza alla realtà la preparazione di un allievo, anche quando gli conceda di affrontare un argomento di sua scelta.
Questo certo non lo può sapere un insegnante di educazione fisica , o 'motoria' come crediamo si dica oggi, come non lo sanno neanche Spaccone - Di Maio e Bullo-Salvini che le scuole solo dio sa come le hanno fatte e gli esami come li hanno superati..
Nessun commento:
Posta un commento