Ripulita la scritta "Dux" impressa nella roccia: polemiche in Abruzzo
«A Villa Santa Maria, in Provincia di Chieti, riappare per la seconda volta la scritta DUX, impressa dalla propaganda fascista, grazie alla volontà della amministrazione comunale, che in passato aveva sollevato polemiche arrivate in Parlamento e nelle cronache nazionali».
A denunciarlo allora, alla Camera dei Deputati, era stato il deputato Camillo D’Alessandro, che oggi fuori dal Parlamento non rinuncia alla sua battaglia «Siamo a Villa Santa Maria, nel Sangro dei patrioti della Brigata Majella, a uno sguardo dal loro sacrario. Per la seconda volta il Sindaco ha deciso di fare riemergere la scritta DUX, impressa sulla roccia dalla proponga fascista, cioè di un criminale che firmò le leggi razziali e condannò alla morte milioni di italiani - attacca l’ex deputato, oggi coordinatore regionale di Italia Viva, che ricorda -Quando ero parlamentare sollevai il caso, se ne occupò la stampa e testate televisive nazionali. Il tempo e il disonore nel tempo hanno cancellato quella scritta, il Sindaco la fa riemergere per la seconda volta. Non vorrei che per farlo siano addirittura stati impiegati fondi pubblici. Libero di farlo proprio perché non c’è più un DUX che domina ormai solo sulla pietra.» «Ma la domanda è perché? Può darsi che non ci si renda conto che proprio quel nome, proprio nel Sangro, proprio anche a Villa Santa Maria ha rappresentato dittatura, morte, dolore, fame? Quando si normalizza la vergogna che è stata, la vergogna continua a vivere».
Secca la replica del sindaco di Villa Santa Maria, Giuseppe Finamore: «Già nel 2019 venne considerata un bene storico culturale da preservare. Da parte mia nessun intento politico o di propaganda. La prima volta fu ripulita per il progetto la via della risalita con 52 percorsi previsti, dopo il consolidamento di sicurezza del costone, per 3,5 milioni di euro. Dai primi 26 sentieri siamo già arrivati a 31. Già alla prima polemica sono accorsi a Villa Santa Maria centinaia di turisti e tanti giornalisti. Mai avuta tanta pubblicità. Dietro a quel progetto c’è proprio il turismo. Col muschio che ha ricoperto la scritta sono giunte anche segnalazioni da parte di persone che hanno scritto alla Forestale o al Prefetto perché venisse pulita. Non c’è mai stato clamore qui, si tratta solo di iniziative di nostalgici per fare polemiche».
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