Il Pavimento del Duomo Nuovi spot e riaperture
Il Pavimento del Duomo di Siena sarà visitabile per altri dieci giorni per apprezzarne l’unicità artistica. "Fino alla fine di luglio, e poi dal 18 agosto al 18 ottobre va in scena la scopertura del pavimento della Cattedrale – ha raccontato il professor Giovanni Minnucci, rettore dell’Opera della Metropolitana di Siena -. Vasari definì il pavimento ’il più bello e magnifico che fosse mai stato fatto’. Un mosaico di 56 tarsie di marmo, opere di scultori senesi, tranne quella realizzata da Pinturicchio. E’ un percorso di natura spirituale ma anche di altissimo livello culturale". Il pavimento del Duomo nei periodi di scopertura rappresenta per Siena un’attrazione primaria a livello turistico.
"Dopo i difficili anni della pandemia, e le difficoltà dovute alla guerra in Ucraina, credo che le persone abbiano bisogno di nutrirsi di bellezza – ha detto il rettore Minnucci ¬-. Venire in un luogo come questo credo sia molto utile e che testimoni la volontà di entrare in relazione con il livello spirituale attraverso le opere d’arte". Un luogo ricco di spiritualità quanto di storia e di memoria.
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"A partire dalla fine del Trecento gli studenti universitari venivano qui a laurearsi perché le cerimonie di laurea si tenevano in Cattedrale o nell’attiguo Palazzo vescovile – ha continuato Minnucci -. Ho sempre immaginato gli studenti universitari che hanno attraversato questo luogo per laurearsi; questo cantiere aperto deve esser stato una cosa incredibile. Io credo che sia una delle testimonianze più belle della capacità dei nostri predecessori e dei nostri avi di intraprendere e di fare cose spettacolari".
Un’opera d’arte dalla grandissima portata storica e spirituale, che Siena mostra ed esibisce, quasi con gelosia, come un gioiello prezioso, solo in ben determinati periodi all’anno. "La città è una bellezza assoluta nella sua interezza – ha detto Minnucci -. Va fatto comprendere che non è una bomboniera, non è una ‘Disneyland’, ma è un luogo vissuto quotidianamente".
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