Colonne di marmi colorati, capitelli di alabastro, foglie d'oro a riverberare sugli stucchi, le imponenti murature che disegnano la cavea e il palcoscenico. Bisogna solo immaginare, lui, Nerone, imperatore visionario e potente, che si esibisce, tra canti e versi accompagnati da cetre. Un'impresa archeologica ha riportato alla luce il "mitico" teatro del famoso imperatore in tutta la raffinata esuberanza architettonica e decorativa. Date a Nerone quel che è di Nerone, allora.
La meraviglia è riaffiorata a quasi cinque metri di profondità nel giardino del rinascimentale Palazzo della Rovere, sede dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme. E' qui che nel 2020 sono iniziati i lavori di archeologia preventiva condotti dalla Soprintendenza speciale di Roma diretta da Daniela Porro nell'ambito di un progetto di ristrutturazione e valorizzazione dell'edificio (di proprietà dell'Ordine) che in parte era utilizzato dall'ex Hotel Columbus (poi chiuso).
Tre anni di indagini che hanno portato alla luce uno dei monumenti antichi più citati dalle fonti storiche, ma mai intercettato dagli archeologi. Ora, il colpo d'occhio è impressionante.
Nessun commento:
Posta un commento