sabato 22 luglio 2023

Il Governo versa gli otto milioni stanziati per il Comitato nazionale Puccini ( da La Nazione)

 

Otto milioni da Roma al Comitato per Puccini, Veronesi all’attacco: "Altro che dimissioni"

Dopo le polemiche per aver diretto bendato la Bohème sessantottina incassa il sostegno del governo. "In pochi mesi abbiamo organizzato due concerti a Lucca e Torre del Lago con diecimila persone"

Alberto Veronesi, presidente del Comitato per le celebrazioni pucciniane
Alberto Veronesi, presidente del Comitato per le celebrazioni pucciniane

     Mormora, la gente mormora. E praticando la lirica il maestro Alberto Veronesi, presidente del Comitato per le celebrazioni pucciniane, prova a farla tacere. Nell’occhio del ciclone per aver diretto bendato la Bohème "ipercomunista" nell’allestimento sessantottino del regista Christophe Gayral, e fresco di licenziamento dal Festival Puccini di Torre del Lago per quella contestazione, Veronesi ha incassato il sostegno dal governo Meloni che ha versato in un unico movimento 8milioni di euro (oltre al milione e mezzo già erogato) sul conto del Comitato istituito per celebrare Giacomo Puccini a cent’anni dalla morte.

    Presidente, questo versamento vale come un voto di fiducia.

    "Evidentemente il governo ha valutato bene il lavoro del Comitato, che rivendico in qualità di direttore artistico. In pochi mesi abbiamo organizzato due concerti, a Lucca e a Torre del Lago, che hanno richiamato diecimila persone. E mai, sui media, si era parlato di Puccini con tale intensità".

    Ogni mattina, però, qualcuno si sveglia e chiede le sue dimissioni.

    "Per qualcuno è un pensiero fisso, che sfiora l’ossessione. Come se ci fosse un velato piacere nell’augurarsi un fiasco per queste Celebrazioni. Parlano di mancanza programmazione, non riconoscendo al Comitato la forza di essere riuscito, in pochi mesi, a coinvolgere protagonisti del panorama musicale mondiale. Ma non mi preoccupo. Penso a Puccini, all’ostilità che ha vissuto nella sua Lucca. Aveva persino paura a varcarne le mura...".

    Dunque, oltre agli occhi, deve tapparsi anche le orecchie?

    "Non serve, il sostegno ricevuto mi permette di lavorare serenamente per riprogrammare lo spettacolo con Giancarlo Giannini, che il Gran Teatro di Torre del Lago si è rifiutato di ospitare (sarebbe dovuto andare in scena domenica). Mentre il 16 e 17 settembre sono in programma due concerti con la Filarmonica della Scala, a Lucca e a Milano, con il maestro Zubin Mehta. Padre nobile della direzione d’orchestra".

    E i contributi del governo? Come saranno investiti?

    "In parte per il recupero dei luoghi di Puccini e in parte per la valorizzazione della sua musica, baricentro delle Celebrazioni. E poi proporremo progetti nelle scuole, mostre e convegni. Uno vorrei incentrarlo sulla direzione che hanno preso le regie delle opere, invitando a confrontarsi mondi dal pensiero opposto".

    A proposito, il 29 luglio Bohème tornerà in scena a Torre del Lago. Lei che farà?

    "Mi presenterò. Ho già contestato il licenziamento. Non so se troverò la polizia all’ingresso, per fermarmi. Ma sono certo che l’allestimento riceverà dei fischi. Il pubblico è stanco delle regie che invece di dare qualcosa all’autore, la tolgono".

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