Il Festival Puccini di Torre del Lago ha scaricato Veronesi e lo ha esonerato dal dirigere le prossime tre repliche di Bohème, portando ragioni che con collimano con quelle del direttore.
Secondo il Festival avrebbe arrecato un grave danno di immagine al Festival ed a Puccini.
Veronesi non ci sta e dichiara che alla prima delle tre repliche si presenterà vestito di tutto punto, benda inclusa, per dirigere l'opera, per la quale è stato già scritturato Benzi. Il Festival lo accusa pure di aver armato il casino di cui poi Sgarbi, alla sua maniera, si è appropriato.
Speriamo soltanto che alle prossime recite di Bohème non siano danneggiati gli spettatori costretti magari ad assistere ad una sfida fra i due direttori a suon di bacchette.
Comunque a chi gli rimproverava di aver diretto con la benda, Veronesi ha prontamente risposto: anche Karajan dirigeva ad occhi chiusi e nessuno mai si è sognato di protestarlo.
Comunque Veronesi, quali che siano le conseguenze di quel suo gesto fuori del normale, fa sapere che resterà a capo del Comitato nazionale per le celebrazioni del centenario pucciniano; lì nessuno può scalzarlo, può farlo solo il governo che lo nominò a suo tempo. Veronesi si sente sicuro perchè crede di poter contare sulle lungaggini burocratiche e sulla farraginosa legislazione in proposito. Se mi cacciano - minaccia - ci vuole del tempo prima che il governo stesso nomini un altro presidente e forse per questo si perderebbero i fondi per le celebrazioni: 9 milioni circa sui quali Torre del Lago, Lucca, l'intera Toscana e le varie fondazioni intitolate a Puccini contano.
Resta una curiosità, solo nostra. Vorremmo sapere chi suggerì all'allora Presidente del consiglio Draghi il nome di Veronesi per la Presidenza di quell'importante comitato. Forse è proprio lui la causa di tutti i mali di oggi e futuri, ai danni di Puccini. Altro che celebrazioni.
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