Al povero Giacomo Puccini ed alla sua musica non poteva toccare sorte peggiore, nonostante che ricorra il prima centenario della sua morte e per questo in ogni parte del mondo lo si celebra. Dette celebrazioni, in Italia, annunciate in parte, sono partite nei giorni scorsi.
Il concerto inaugurale ha visto sul podio la direttrice 'bellicapelli' e 'modella' che ha fatto parlare di sè soprattutto, se non esclusivamente, con l'esecuzione dell'Inno a Roma , contestatissimo. Come contestatissima era stata Lei, da alcuni membri del Comitato che la ritenevano non all'altezza delle celebrazioni.
A chi pensa ancora che la Venezi possa essere osteggiata nella carriera dalla sua adesione pubblica a FdI, vogliamo ricordare che prima di tale sua uscita pubblica, Lei ha esercitato, per modo di dire, la professione di direttrice d'orchestra per molti anni. Ed, essendo carina, non importa se anche stravagante per quel suo modo di presentarsi sul podio - se fosse stata brava, di carriera ne avrebbe già fatta tanata. Come delle sue colleghe molto meno carine ed eccentriche di Lei, ma di Lei molto più b rave e che la carriera l'hanno fatta.
Dopo quell'inaugurazione discutibilissima, ecco una seconda uscita fuori luogo. Veronesi, presidente del Comitato nazionale per le celebrazioni del Centenario pucciniano, ha diretto la Bohème ( spettacolo inaugurale del Festival di Torre del Lago, ma inserito anche nelle celebrazioni del centenario), con una benda agli occhi, che gli ha meritato l'appellativo di Buffone! spiegando quella stravagante decisione: non voglio vedere lo spettacolo che non condivido.
Ora capite perchè abbiamo a parlare di Puccini? Non per la sua musica, come sarebbe logico, ma per via di due direttori, non certo fra quelli che Puccini meriterebbe, la prima perchè si presenta a dirigere vestita come se andasse a sfilare su qualche tappeto rosso di non so quale manifestazione mondana, e provoca eseguendo, benchè sconsigliata, l'Inno a Roma, e il secondo perchè dal podio dirige l'opera bendato.
Benchè si sia trattato in questo caso di un equivoco, come ha spiegato il sindaco di Viareggio Del Ghingaro, deciso a salvare, ad ogni costo Puccini, la sua musica, e il festival dedicatogli: "Veronesi ha voluto dimostrare che conosce Bohème a mmeoria".
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