Patrick Zaki condannato a tre anni: dovrà scontare altri 14 mesi di carcere
Patrick Zaki "è stato condannato a tre anni". Lo ha reso noto uno dei quattro legali dell'attivista al termine dell'udienza a Mansura, in Egitto. Zaki è stato portato via dall'aula attraverso il passaggio nella gabbia degli imputati tra le grida della madre e della fidanzata che attendevano all'esterno. "Calcolando la custodia cautelare" già scontata, "si tratta di un anno e due mesi" di carcere ancora da scontare, ha precisato l'avvocato difensore Hazem Salah. Lo studente universitario tornerà in carcere per tutto il tempo della procedura necessaria a fare appello al governatore militare, chiedendo l'annullamento della sentenza o la ripetizione del processo.
Zaki: "La mia battaglia per i diritti umani non si ferma"
"Rassicurazioni sulla grazia di Al-Sisi" - Il segretario del Comitato per i diritti umani della Camera dei deputati egiziana e componente del Comitato per la grazia presidenziale, Mohamad Abdelaziz, ha scritto su Facebook che il proprio organismo "ha ricevuto rassicurazioni sul ricercatore Patrick George Zaki e altri. Dalla riattivazione del comitato per la grazia presidenziale e dall'avvio del dialogo nazionale, percepiamo uno spirito positivo e continuiamo a confidare nella volontà del presidente Al-Sisi di usare i suoi poteri costituzionali per il bene pubblico e per creare un clima democratico per il dialogo nazionale", ha aggiunto.
Zaki è stato arrestato mentre si trovava in tribunale e sarà trasferito di nuovo in carcere. Il verdetto è inappellabile. "Un addetto alla sicurezza è venuto e ci ha detto solamente 'tre anni', poi hanno preso Zaki e lo hanno fatto uscire da una porta", ha riferito il legale Salah. Il portavoce di Amnesty Italia, Riccardo Noury, ha definito la decisione dei giudici "la peggiore degli scenari possibili".
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La vicenda giudiziaria di Zaki è iniziata con l'arresto tra il 7 e l'8 febbraio 2020 e dura da più di tre anni, di cui 22 mesi passati in carcere. Lo studente dell'università di Bologna è accusato di "diffusione di notizie false dentro e fuori il Paese" e di avere scritto un articolo nel 2019 sulle discriminazioni subite dai copti egiziani.
Meloni: "Continua l'impegno per una soluzione positiva" Sulla vicenda è intervenuta anche Giorgia Meloni. "Il nostro impegno per una soluzione positiva del caso di Patrick Zaki non è mai cessato e continua. Abbiamo ancora fiducia".
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