Non volevo destare alcuno scalpore; d’altra parte, ho ricevuto diffide a riportare qualsiasi commento pubblico su questa versione della Bohème con un atteggiamento questo sì censurabile. Di fronte alla scelta registica dallo stile sovietico, molto diversa rispetto a quella accordata, ho deciso di calarmi sugli occhi una fascia e ho cominciato a dirigere l’orchestra bendato senza dire una sola parola. Poiché non gradivo scene e interpretazioni, mi sono limitato a considerare la parte musicale».
Così il Maestro Alberto Veronesi spiega la scelta che sta facendo molto discutere, incline con un personaggio che non risparmia mai sorprese anche nella politica, e dopo aver militato a lungo a sinistra ed essendosi schierato a Milano con il sindaco Sala, nelle ultime Regionali ha scelto di candidarsi con Fratelli d’Italia. Con un coup de theatre degno dei migliori performer - chi ama l’arte contemporanea avrà riconosciuto una certa familiarità con le azioni dell’americano James Lee Byars che si presentava davanti al pubblico, simbolicamente, con gli occhi bendati per sottolineare l’importanza degli altri sensi - ha deciso ugualmente di dirigere la Bohème all’inaugurazione del 69° Festival Pucciniano di Torre del Lago, protestando così con un gesto silenzioso ma efficace contro la discutibile regia sensazionalistica del francese Christophe Gayral e le scenografie di Christophe Ouvrad.
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