domenica 9 luglio 2023

Come nello scambio di figurine: io ti do Gasdia e tu mi dai Fuortes, magari in coppia con Battistelli



 Dal post precedente (segue)

La notizia, apparsa a metà giugno, ( Gasdia a Napoli e Fuortes a Verona) avrebbe dell'incredibile, e insegnerebbe almeno due cose, anche se non diventasse reale. 

 La prima è che il nuovo Governo non demorde dal voler metterci il naso in qualunque situazione dove può piazzare un suo fedelissimo - e Cecilia Gasdia presentatasi alle precedenti elezioni comunali di Verona come capolista di Fratelli d'Italia fedelissima di Meloni e Sangiuliano, ed anche di Mazzi, lo è: più chiaro di così? - la seconda è che per risolvere casi problematici ( vedi ad esempio il caso del 'passivo' economico al Maggio Fiorentino) chiede qualcosa in cambio. Che è poi sempre la stessa cosa. Metterci qualcuno di sua fiducia.  E nel caso dello scambio di Gasdia con Fuortes, tenta di risolvere maldestramente le provocate dimissione dalla rai e le dichiarazioni di Fuortes sulle mancate condizioni per il suo approdo a Napoli e che ora non potrebbe rimangiarsi. E nello stesso tempo  sanare l'insanabile turbolenta  convivenza di Gasdia, destrissima, con Tommasi, neo sindaco, di sinistra. 

 C'è poi anche una terza considerazione da fare, soprattutto per Sangiuliano, e cioè quella  che si erge INDEBITAMENTE, ignorante come è in materia, a giudice di stagioni d'opera che lui dichiara non all'altezza delle Istituzioni. Lo ha fatto assai maldestramente a proposito del San Carlo di Napoli, quando ha cominciato a lanciare le sue freccette avvelenate contro il sovrintendente Lissner,  allo scopo di 'abbatterlo', benchè in scadenza nel 2025.

 E solo perchè voleva liberare quella poltrona per spedirci Fuortes che era costretto, sempre da lui e Meloni, a liberare la poltrona in Rai, ora finalmente occupata, con lo slogan: Rai, di tutto, di tutti (i tesserati e simpatizzanti FDI).

Si è mai interessato Sangiuliano alle sorti artistiche ed economiche del Teatro di Cagliari, che il sindaco FdI ha affidato al fedelissimo Colabianchi? O alla cosiddetta 'fama internazionale - che noi abbiamo sempre letto, correggendolo, come FAME internazionale- della pupilla Beatrice Venezi, chiedendo in giro, a quelli che se ne intendono, quale sia il suo valore artistico? Che è - non ci stancheremo mai di ribadirlo - dozzinale ma che viene elevato all'ennesima potenza dalla sua fedeltà dichiarata a FdI, al ministro ed alla premier?

 Infine,  Fuortes, nel caso andasse a Verona, una volta spedita a Napoli Gasdia, avrebbe bisogno mdi un direttore artistico e per questo forse ci sarebbe Battistelli che a Verona ci è già stato ( un passaggio non glorioso), che si è dimesso da poco dal Festival Puccini di Torre del Lago, a completare l'enclave veronese di sinistra formata da Tommasi, Fuortes, Battistelli.

 Ma forse queste non sono che ipotesi.

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