Allora era vero che fino a quando fosse rimasto Lissner al Teatro San Carlo, Muti non ci avrebbe messo più piede? Sua figlia Chiara sì, per mascherare l'insanabile rottura. Adesso, dopo l'uscita del sovrintendente francese, lo ha ammesso pubblicamente anche Manfredi, sindaco di Napoli e presidente del San Carlo.
E Muti e De Simone, come anche Isotta per non dimenticare nessuno, non erano i soli oggetti di allergie di Lissner negli anni italiani, sia alla Scala che al San Carlo. Nessuno potrà dimenticare che durante il suo doppio mandato milanese, Puccini, sì proprio il nostro grande operista, venne bandito dal teatro milanese, per decisione di Lissner, complice Barenboim, il quale però a Berlino, dove pure comandava, lo dirigeva.
Adesso che lui ha attraversato le Alpi - almeno crediamo - per tornarsene in patria, ma non con la coda fra le gambe, bensì con un portafogli ben gonfio, per la buonuscita che ha scucito al San Carlo, per certi verso meritata (noi la avremmo fatta pagare di tasca loro alla Meloni e a Sangiuliano non allo Stato), tutti questi veti - ed anche vezzi INUTILI - cadrebbero. Cadranno?
Non è che Manfredi s'è spinto troppo avanti, pensando che Fuortes, sbarcando a Napoli, farà in un sol colpo tutti questi quasi miracoli?
Non bisogna dimenticare che Muti uscì dall'Opera di Roma con Fuortes sovrintendente, e dopo allora, nonostante Fuortes ci sia rimasto per parecchi anni ancora ed abbia insignito il direttore del titolo onorifico (per noi ridicolo) di 'direttore onorario a vita', Muti non ci ha messo più piede.
Anzi la comunicazione dell'uscita inviata direttamente a Fuortes, interruppe una amicizia lunga decenni, quella fra Isotta ed Muti. E Isotta che certamente se l'era legata al dito ( venire a sapere tale importante decisione da altri, per lui era un'offesa ed uno sgarbo irreparabili!) negli anni successivi, e in tutti i libri scritti successivamente, ha sputato veleno sul suo ex amico, sulla sua famiglia e su certi modi di guidare, lui e signora, teatri e festival.
Adesso Manfredi è sicuro che con l'arrivo di Fuortes ci sarà anche il ritorno di Muti al San Carlo? Ne è sicuro? Ha sentito il direttore? Lui gli ha dato una qualche assicurazione? Sia lui che Fuortes? Il quale ultimo, salvo l'attribuzione di quel titolo onorifico ( che per noi, lo ripeteremo fino alla noia è ridicolo, perchè solitamente lo si attribuisce ad un direttore che ha lavorato a lungo in una istituzione e che, andando via, viene salutato con baci e abbracci, come non è stato per Muti a Roma) non ci pare abbia lavorato per riportare il noto direttore all'Opera dopo la sua clamorosa uscita, a pochi anni dallo sbarco.
Comunque il tempo ci dirà.
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