mercoledì 20 febbraio 2019

Difesa del diritto d'autore. Il Tribunale di Roma dà ragione a Mediaset e condanna Facebook

Ancora un passo avanti nella protezione dei contenuti prodotti dagli editori. Per la prima volta in Italia, Facebook è stata condannata dal Tribunale di Roma per  violazione del diritto d’autore e per diffamazione, illeciti commessi ospitando link  non autorizzati sulle pagine della propria piattaforma.
Questa svolta nella giurisprudenza italiana a tutela del copyright nasce da una  causa avviata da Mediaset, un contenzioso dal valore economico modesto ma  cruciale nei principi che intendeva tutelare e dai risvolti delicati per il precedente  che crea.
I fatti, in sintesi. Nel 2012, utenti anonimi aprono una pagina Facebook dedicata a un cartoon trasmesso da Italia Uno, “Kilari”. Alcuni link della pagina conducevano  da un lato a contenuti tutelati da diritto d’autore illecitamente caricati su Youtube,  dall’altro a pesanti insulti e commenti denigratori indirizzati all’interprete della sigla della serie animata.
Nonostante numerose diffide, Facebook ha scelto negli anni di non rimuovere i  contenuti e i link incriminati costringendo Mediaset a ricorrere alla Magistratura. E  oggi, con sentenza n. 3512/2019 del Tribunale di Roma, i giudici hanno condannato Facebook sia per diffamazione sia per violazione del diritto di autore. La decisione è la prima a riconoscere in Italia la responsabilità di un social network  per una violazione avvenuta anche solo attraverso il cosiddetto “linking”, ovvero la  pubblicazione di link a pagine esterne alla propria piattaforma, recependo in questo  modo anche da noi l’ormai consolidata giurisprudenza europea in materia di  violazioni del copyright.
A tal proposito, Mediaset auspica che la Direttiva europea sul diritto d’autore nel digitale – oggetto nei giorni scorsi dell’accordo del trilogo – venga approvata per  dare un quadro definitivo alla difesa dei contenuti, frutto dell’ingegno e della  creatività degli editori.
Cologno Monzese, 20 febbraio 2019

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