lunedì 18 febbraio 2019

Caso Diciotti. Il compagno contrattista se ne è lavate le mani

Qualcuno ha tirato in ballo il caso evangelico di Ponzio Pilato che non volendo assumersi nessuna responsabilità  sul destino di due  casi umani: Gesù e Barabba - l'uno un 'falso' profeta, l'altro un farabutto 'veroì -  chiede alla folla cosa farne: chi volete che vi liberi, Gesù o Barabba? E la folla rispose: Barabba, il farabutto.

 Se il popolo della rete Cinquestelle ha risposto a Di Maio alla stessa maniera della folla ebrea a Pilato, occorre trarne la necessaria conclusione, e cioè che  Colui al quale con il voto sulla Piattaforma Rousseau hanno evitato il processo, è un farabutto: Salvini come Barabba.

 E' chiaro che  Salvini non è un ladro e un farabutto nel senso in cui lo era Barabba, però... il reato di cui si è macchiato con il caso della nave Diciotti, non è poi tanto leggero: sequestro di persona indigente, debole e provata; insensibilità e mancanza di rispetto verso la vita,  potenziale torturatore di quei poveri naufraghi che lui avrebbe voluto rimandare nei lager libici.

Su tutte queste sue colpe i soci al Governo al momento non si sono interrogati, a loro basta avergli salvato il culo  - come si dice - lasciandolo posato sulla poltrona del potere che con lui condividono.

Ma forse fra il popolo Cinquestelle della rete non c'è la stessa uananimità che ci fu nella folla di ebrei sotto il palazzo di Pilato.
 Sulla piattaforma Roussea hanno votato una metà circa degli aventi diritto, che sarebbero intorno ai 100.000: votanti 52.000 circa.

Il 59% ha votato a favore di Salvini, perché non sia processato - in tutto 31.000 mila voti; e il 41% - all'incirca 21.000 contro. L'esito del referendum - perchè di referendum 'tutto interno' ad un movimento si tratta e non di un votazione, perchè su di essa nessuna trasparenza, nessun controllo, e poi comunque esiguità dei votanti - apre,  anzi acuisce il fronte della 'fronda' interna, in aperto dissenso col vertici, e con Di Maio in particolare.

 Consentiteci, infine, una considerazione che ci viene proprio dall'aver chiamato in causa da parte di alcuni giornali, il 'caso Pilato, Gesù e Barabba'.

Barabba,  mandato in libertà dalla folla ebrea era un ladro accertato.  I due al governo, Spaccone e Bullo, si stanno comportando come farebbe una coppia di ladri professionisti che hanno scassinato un furgone portavalori portandosi via una montagna di soldi ( leggi: voti). Gli inquirenti sono già sulle loro tracce, perchè hanno saputo che  il furgone è stato rapinato da due soggetti in divisa (Salvini, Di Maio), mentre un terzo ( Conte) li attendeva in macchina con il motore accesso,  pronto a partire a tutta velocità per  far perdere le loro tracce.
Giunti nei loro nascondigli, compari, soci, familiari e parenti a conoscenza del colpo, chiedono loro la meritata ricompensa per il silenzio e per il supporto nella preparazione del colpo. I due ladri professionisti  hanno già nascosto , mettendolo al sicuro, il malloppo, e non intendono per ora, distribuire soldi  a nessuno. Attendono che tutti si dimentichino del colpo, e solo allora, un pò alla volta, cominceranno a spendere quei soldi, rivelandosi per quello che sono: ladroni (di consenso) in doppiopetto.

 Pensando  ai due, ci vien spesso di domandarci per quanto tempo ancora godranno del consenso delle folle all'oscuro del colpo? E per quanto tempo ancora riusciranno a nascondere la loro vera natura e i loro propositi nefasti che già ora, ma  solo in nuce,  spesso emergono.

Si discute ogni giorno dell'immenso favore che essi godono nelle folle, ed anche della loro faccia 'buona', come quella che ancora una volta, con grande fatica, è andato ad esibire Salvini in Sardegna alla vigilia delle elezioni regionali, a fianco dei pastori dei quali vuole accaparrarsi i voti.

 La storia, anche recente, insegna  che arriva un momento in cui non è più possibile fingere, la natura umana è debole assai per resistere a lungo con una maschera sul viso, e allora d'un colpo,  toglieranno la maschera, il consenso crollerà e loro saranno mandati a casa, o dietro le sbarre, se per caso qualche colpo vero l'hanno anche fatto.
Noi quel momento lo attendiamo con ansia. Perché non vogliamo esser rappresentati da gente come loro - sia chiaro che  non sono i soli i soli a farci vergognare, anche se sono quelli che ci fanno vergognare più di chiunque altro.

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