Prosegue su Rai 2 la serie delle prime serate dal titolo 'C'è... L'ultima l'altro ieri con Benigni che tutti speravano, anzi erano certi a cominciare da Freccero, che sarebbe stato un successo, rispetto alle altre che sono state, con piccoli spostamenti fra l'una e l'altra, veri e propri flop uno dietro l'altro, senza eccezioni.
'C'è Benigni' ha fatto il 5,4% di share con circa 1.300.000 telespettatori, un punto in più rispetto a Grillo( share 4,3% e 1.031.000 telespettatori), ma sempre poco, molto poco, rispetto alle attese. Non sappiamo se Freccero vorrà rimandarlo, come ha fatto con Grillo (per ritoccare in su gli ascolti complessivi ed ammortizzare le spese), prima della prossima serata dedicata a Funari che sicuramente non guadagnerà alla serie nuovi telespettatori, perché oggi di Funari, senza che si chiamino come il celebre televenditore ed imbonitore, in tv ne girano parecchi e dunque giova mostrare un 'Funari' vecchio, anche se capostipite dei Funari di ogni tempo?
Ma ora si discute - secondo quanto si legge sul Fatto quotidiano di oggi - del costo per la Rai dei diritti pagati ai rispettivi possessori. A Benigni, che anni fa ricomprò dalla Rai i diritti di tutte le sue trasmissioni, sono andati 160.000 Euro ( mentre a tutti gli altri fra 30.000 e 60.000 Euro). E, invece, non si discute dei flop, uno dietro l'altro, della serie di trasmissioni voluta dal direttore Freccero. Perchè non si discute, e non si dovrebbe, anche e prima di tutto dei flop? Che fa il 'guru' della televisione? Perde colpi, di colpi da sparare ne ha sempre meno, o li ha finiti tutti?
Travaglio, come si leggeva nei giorni scorsi sul suo Fatto, fa sconti a Freccero? Ne ha motivo?
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