domenica 24 febbraio 2019

Il Futuro di Riccardo Muti ( Valerio Cappelli sul Corriere della Sera)

" Non accetterò altre direzioni musicali ( dopo quella della Chicago Symphony Orchestra che terminerà nel 2022, ndr.), ridurrò un pò l'attività didicandomi all'insegnamento, continuerò a lavorare con le poche orchestre che prediligo. Qualche opera la farò ( solo con sua figlia Chaira, regista? ndr), ma preferisco in forma di concreto, non ho più voglia di perdere tempo a convincere un regista, com'è successo nel Don Pasquale, che 'mi volete fiera', non significa bestia feroce. La vita è troppo breve. Se ho un rimpianto per un'opera mai diretta? Tristano e Isotta".

" Sono orgoglioso di essere italiano, ma la parola cultura che prima era stata abusata perdendo di significato, è quasi sparita. C'è una corsa al godimento immediato. La lettera di Mattarella ( il presidente ha scritto al direttore in occasione dell'esecuzione della Sinfonia n.9 del compositore americano William H.Schuman, scritta nel 1967, sotto l'impressione della visita alle Fosse Ardeatine,a 75 anni dal tragico eccidio nazista ndr.) è un segnale che dovrebbe essere accolto da chi la politica la fa tutti i giorni".

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