Nel mezzo di nostra vita/ in una selva oscura/ ero smarrito.
Provate a pensare. Se in uno spot pubblicitario, non importa di quale prodotto, si ascoltasse l'incipit della Commedia dantesca, così ridotta, che cosa succederebbe? La società dantesca denuncerebbe per 'lesa poesia' i sacrileghi sfruttatori. Per due ragioni: perchè la poesia è stata manomessa e perchè il senso, pur non andato perduto completamente, risulta modificato.
Ora chi conosce la musica sa bene che, anche quando non vi sia aggiunta di parole a regolare e caratterizzare il suo andamento, essa si muove secondo una logica interna, che salta immediatamente agli occhi quando un bifolco la manomette.
Che è poi quello che hanno fatto alla Volvo, per reclamizzare i nuovi modelli della casa automobilistica che sotto il profilo delle vendite, risulta appannata negli ultimi anni. Hanno prso una celebre aria del Flauto magico mozartiano, quell'aria famosissima della regina della notte, tagliente ed affilata come i cristalli del gelo del nord europa, ed hanno pensato di aggiustarla, tagliandola con l'accetta per esigenze di minutaggio dello spot, senza rendersi conto che facevano una operazione simile a quella che abbiamo portato, a mò di esemplificazione, della Commedia di Dante. E senza che nessuno sia indignato, e solo perché non ci sono parole il cui di taglio avrebbe fatto indignare chiunque.
E ora che si fa? L'unica reazione possibile, fino a quando quelli della Volvo non si decideranno a rimettere nella sua interezza, la celebre aria di Mozart, perché non c'è macchina che autorizzi a manomettere, è quella di boicottarne in Itali ale vendite.
Facciamolo tutti per rispetto ed amore per Mozart: varrà ben più della Volvo, la sua musica!
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