Il ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, ha criticato in un post su Facebook, poi rimosso, la scelta del Comune di Milano e del sindaco, Giuseppe Sala, di aumentare il biglietto del trasporto pubblico, sostenendo che a Torino, città governata dal Movimento 5 Stelle, il prezzo del ticket è più basso. Invece non è così: nel capoluogo piemontese il biglietto urbano ordinario dal luglio 2018 costa 1,70 euro e dura 100 minuti. A Milano oggi costa 1,50 euro ed è valido per 90 minuti, mentre dal prossimo mese di marzo dovrebbe costare 2 euro ma consentirebbe di raggiungere anche i comuni dell'hinterland. Il piano delle nuove tariffe in ogni caso è ancora allo studio.
"Differenze. Questo è quello che accade quando governa o amministra un 5Stelle. I super esperti ci alzano i prezzi di mezzi pubblici e pedaggi e noi invece li abbassiamo - aveva scritto il ministro nel post cancellato -. Non me ne voglia il sindaco Sala ma dopo anni di continui aumenti la musica è cambiata".
In realtà, come si diceva, a Torino il prezzo del biglietto è più alto rispetto a Milano e il sindaco Sala lo ha sottolineato a margine di un evento dedicato a Giulio Regeni, dove ha replicato.
"Non mi pare sia vero che siamo più cari. Con garbo però dico che il servizio di Milano rispetto a quello di Torino è incomparabile - ha detto -. A Milano c'è un prezzo per il servizio, ma c'è una qualità e un rapporto qualità-prezzo eccellente". "Comunque non facciamo polemiche, andiamo avanti e speriamo di andare avanti nel modo migliore. Noi ci stiamo lavorando all'aumento - ha concluso Sala -, però non so dire ancora niente perché stiamo cercando le soluzioni e le formule. Spero che le troveremo".
A Torino l'aumento del bus, è scattato, tra mille polemiche, nel luglio dello scorso anno. Il biglietto ordinario è passato da 1,50 euro a 1,70.
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