"Pleasure yacht" in inglese, ovvero "barca da diporto" in italiano. Cioè qualsiasi imbarcazione che non sia commerciale. In tutto il mondo le iscrizioni nei registri navali prevedono due categorie: barche commerciali o da diporto.
Dunque anche la Sea Watch, che ovviamente non è una nave commerciale, è un "pleasure yacht", senza che questo pregiudichi in alcun modo la legittimità ad effettuare attività di ricerca e soccorso come per altro espressamente scritto nei documenti depositati presso il governo olandese, stato di cui batte bandiera.
Ma ieri, quando ha sentito la definizione inglese, il ministro dei Trasporti Toninelli deve avere male interpretato e non ha perso tempo a lasciarsi andare a una presa di posizione sui social paragonando la Sea Watch ( che forse non ha mai visto neanche in foto) ad uno yacht inteso come panfilo di lusso ad uso vacanza. "Se tu, milionario, compri uno yacht, vai in navigazione per piacere, non per sostituirti alla Guardia Costiera libica o di altri Paesi".
Post ripreso e pubblicato anche da Il Blog delle Stelle. " Stiamo parlando di una imbarcazione registrata come “pleasure yacht”, che non è in regola per compiere azioni di recupero dei migranti in mare. E mi pare ovvio, visto che è sostanzialmente uno yacht. In Italia questo non è permesso.".
Paragone che ha scatenato l'ironia dei social soprattutto dopo che la Sea Watch ha replicato rendendo pubblica la documentazione ufficiale dell'ispezione effettuata dal governo olandese nei mesi scorsi in occasione del fermo amministrativo della nave disposto dalle autorità maltesi poi revocato con il riconoscimento che la nave aveva tutte le carte in regola.
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