ROMA - A rischio gli indennizzi ai risparmiatori truffati dalle banche. Una lettera della Commissione Europea ha stigmatizzato tutti i punti della procedura stabilita dalla legge di Bilancio che risultano in contrasto con le norme sul bail in. Il vicepremier Luigi Di Maio replica "Noi lo facciamo e basta". Ma il Pd ricorda che i rilievi della Ue erano emersi nel corso dei lavori di preparazione della legge di Bilancio, e il governo non ha voluto tenerne conto. Mentre le associazioni dei risparmiatori si mostrano preoccupate: "Se il governo Salvini-Di Maio farà un passo indietro sarà evidente che è stato condotto un gioco spericolato sulla pelle dei risparmiatori", denuncia Letizia Giorgianni, presidente dell'Associazione Vittime del Salvabanche.
Un portavoce della Commissione, intervenendo sulla questione, ha ricordato che per risarcire i risparmiatori truffati ci sono diverse possibilità, in linea con le regole Ue, e che Bruxelles "ha lavorato con l'Italia per attivare queste soluzioni nel passato, ed è in contatto con l'Italia sulle nuove misure proposte". Tuttavia sono diverse le norme europee apertamente violate dalla procedura stabilita dalla legge di Bilancio: a stabilire che ci sia stata vendita fraudolenta deve essere un Tribunale o un arbitrato indipendente, mentre la legge di Bilancio non ricorre ad alcun tipo di arbitrato e prevede una semplice richiesta da inoltrare al ministero dell'Economia, che istituirà una apposita commissione per vagliare le domande.
Inoltre la banca che ha venduto i prodotti fraudolenti deve uscita dal mercato e quindi non essere in condizione di compensare le vittime. La misura deve essere limitata alla clientela retail, mentre nel caso italiano sono state include anche le società . Inoltre la compensazione può essere pagata solo dopo che il 'bail in' e il 'burden sharing' (la condivisione degli oneri) sono avvenuti, ovvero gli investitori hanno già subito le perdite connesse alle nuove regole dei salvataggi bancari.
Mentre ieri il viceministro dell'Economia Massimo Garavaglia (Lega) si era detto disponibile a correggere le norme per rispettare la normativa europea, oggi Di Maio sembra voler sfidare Bruxelles: "Oggi è arrivata una lettera dell'Unione europea - dice il vicepremier - sembra dirci non lo potete fare e noi lo facciamo e basta. E' assurdo che Ue ci debba dire anche come dobbiamo risarcire i truffati delle banche. E' una misura che si sommerà ad altre, adesso abbiamo messo in sicurezza la ascia dei risparmiatori che aveva perso tutto".
Ma i risparmiatori non gli credono, non tutti, almeno: "Continue docce fredde per i risparmiatori in attesa del promesso rimborso dal governo gialloverde: - afferma Letizia Giorgianni - scopriamo oggi, tramite le parole del vicepremier Di Maio, dell'arrivo di una lettera che contesta la scelta di concedere un ristoro senza valutazione preventiva sulle modalità con cui sono state vendute le azioni e obbligazioni 'azzerate'. Il rischio ormai era nell'aria e temuto fortemente dalla nostra associazione". "In breve - conclude Giorgianni - quindi la norma rischia di cadere sotto la 'tagliola' dell'Europa e di incappare in una procedura di infrazione: se così fosse si correrebbe il rischio del congelamento dei primi 525 milioni che il governo aveva stanziato in manovra per il rimborso".
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