mercoledì 20 febbraio 2019

Giorgio Barberio Corsetti è il nuovo direttore del Teatro di Roma. Auguri!

A mò di biglietto augurale per Giorgio Barberio Corsetti, appena nominato direttore del Teatro di Roma, ripubblichiamo il suo 'appunto' di progetto per l'Expo di Milano del 2015. 
L'idea di chiedere a musicisti e creativi italiani di formulare dei progetti da offrire, non richiesti, ma gratuitamente agli organizzatori dell'Expo milanese, ci venne dopo aver riletto la storia delle Grandi Esposizioni Universali, in occasione delle quali avevano visto la luce molte opere anche musicali, scritte da musicisti grandissimi, da Verdi a Messiaen.  
Inviammo una lettera-invito alla quale risposero i più con entusiasmo  allegando progetti e idee che noi pubblicammo, suddivisi in due  numeri, nel 2009, sul bimestrale Music@, edito dal Conservatorio 'Casella' e da noi fondato e diretto. 
Con notevole anticipo sull'Expo, inviammo agli organizzatori  il prezioso dossier, per il quale ricevemmo anche ringraziamenti ufficiali (anche dalla sindaca Moratti che si impegnò a girarlo agli organizzatori dell'Expo) ma poi- come accade spesso, anzi quasi sempre in Italia - non se ne fece nulla ( come si può capire leggendo sotto ciò che su Music@ lamentammo ancora nel 2012). 
Si preferì, per la musica, far arrivare a Milano gruppi di giovani scelti fra i migliori dei nostri Conservatori, e farli suonare per divertire ed intrattenere i visitatori. Nella migliore tradizione italiana: la musica colonna sonora,  o peggio ancora: sottofondo della vita quotidiana. ( P.A.)



                                                           Raccontare l’Italia 
"Vorrei fare uno spettacolo sull’Italia. Raccontare le storie di vari personaggi di diverse regioni italiane che si incrociano a Milano, dove vivono per ragioni di lavoro. Cosa resta delle origini quando ci si trasferisce in una grande città? Come sono le famiglie di provincia, ora, e cosa resta della cultura contadina? lavorando con parole, dialoghi, immagini, musiche, con attori di luoghi diversi, con influssi dialettali che si mischiano all’italiano, vorrei fare un affresco sulla confusione e l’identità del nostro paese. Poche parole per un progetto".
                                                                                                       Giorgio Barberio Corsetti
                                                                       
                                      ( Progetti e idee per l'Expo di Milano 2015. Music@, gennaio-febbraio 2009)


                                                                 *******

              'SUONI PER L'EXPO'. A che punto siamo? ( Music@, gennaio-febbraio 2012)

Nei  mesi a cavallo del tragico terremoto del 2009, che sconvolse L’Aquila e l’Abruzzo, Music@ pubblicò un bel florilegio di progetti e di idee, intitolato‘Suoni per l’Expo 2015’ a firma di noti artisti italiani, indirizzandolo a mò di proposta agli organizzatori dell’Expo milanese, senza averne ricevuto formale richiesta. Semplicemente, per scongiurare che l’Esposizione milanese si trasformasse in un sacco della città, in una nuova annunciata cementificazione di Milano, nonostante le buone intenzioni. Con quei progetti Music@ voleva ricalcare le storie di tante altre precedenti esposizioni, che oggi ancora si ricordano, non solo per i paesi che vi si fecero conoscere per la prima volta, obiettivo oggi inutile da perseguirsi nel villaggio globale, quanto per le manifestazioni culturali che le accompagnarono. La gran parte di progetti nacque all’insegna del tema che l’Esposizione milanese s’era prefissa come parola d’ordine: ‘ Nutrire il pianeta, energia per la vita’. La sig.ra Moratti, allora sindaco di Milano, alla quale inviammo la nostra rivista, volle gratificarci di una sua lettera di ringraziamento nella quale ci assicurava che avrebbe passato quei progetti, che anche Lei giudicava molto interessanti, ai responsabili delle manifestazioni culturali da affiancare all’Esposizione; di conseguenza quei progetti sarebbero finiti nelle mani di Francesca Colombo, responsabile dei progetti culturali per l’EXPO, ed in quelle nobilissime della principessa Borghese , incaricata di coordinare le proposte culturali, con devota attenzione. Poi le elezioni hanno mandato a casa la sig.ra Moratti e, immaginiamo, anche la principessa Borghese; mentre Francesca Colombo è frinita a Firenze a fare il sovrintendente del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino Al loro posto ci sono ora il sindaco Pisapia, il direttore generale Sala, e l’architetto Boeri. Che fine hanno fatto quei progetti? Se Sala e Boeri ne hanno perso le tracce ce lo dicano, glieli inviamo volentieri nuovamente. Ce lo chiedono gli autori di quei progetti.

 Giorgio Barberio Corsetti, Giorgio Battistelli, Paolo Cavallone, Azio Corghi, Emma Dante, Filippo del Corno, Lorenzo Ferrero, Francesco Filidei, Mauro Lanza, Michelangelo Lupone, Franco Marcoaldi, Riccardo Panfili, Marco Stroppa.

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