lunedì 17 giugno 2019

Tetro Regio di Torino. Stagione 2019-2020. Comunicato del teatro

Pubblichiamo il comunicato stampa del Teatro Regio di Torino che annuncia la prossima stagione d'opera e balletto, senza aggiungervi nè togliervi una sola virgola.
 A differenza di ciò  che spesso fanno  molti colleghi, i quali pubblicano il comunicato di una istituzione, senza toccarlo, ma poi ci mettono in calce la loro firma. Senza vergogna ( P.A.)

          TEATRO REGIO DI TORINO- STAGIONE 2019-2020


La Stagione d’Opera e di Balletto 2019-2020 del Teatro Regio si presenta come una delle più
ricche e articolate di sempre, con ben 17 titoli, tra cui 7 nuovi allestimenti. Un viaggio musicale
serrato e appassionante che spazia dall’opera di tradizione francese al grande repertorio italiano, dal
Singspiel alla musica sacra, dal balletto al musical. Non mancherà anche quest’anno una Guest Star
d’eccezione: Roberto Bolle con i suoi straordinari Friends. Una proposta che presenta il meglio della
storia dell’opera senza perdere il coraggio di esplorare, offrendo al pubblico i titoli più amati insieme
ad alcune gemme più nascoste. Una scommessa sulle capacità artistiche e tecniche del nostro Teatro e
sulla voglia del pubblico di scoprire nuovi allestimenti, nuovi titoli – tra cui una prima assoluta in
Italia – e nuovi interpreti. Una Stagione ispirata a uno dei valori più preziosi che abbiamo: la capacità
di unire il repertorio all’innovazione, la tradizione alla creatività, due aspetti inscindibili nell’arte, nel
teatro e nella musica.

La Stagione apre con una sfida: I pescatori di perle (Les Pêcheurs de perles) di Georges Bizet e
Tosca di Giacomo Puccini, due titoli diversissimi tra loro ed entrambi imperdibili, che si
alterneranno in palcoscenico, mettendo così insieme il meglio del teatro musicale e dello sforzo
tecnico e artistico.

Sarà I pescatori di perle di Bizet a inaugurare la Stagione il 3 ottobre. Titolo che mancava a
Torino da ben 60 anni, è considerato oggi il primo successo di un Bizet appena venticinquenne, opera
ambiziosa sia per sonorità sia per l’impegno vocale richiesto ai cantanti; al Regio, il tormentato
triangolo amoroso e di amicizia di Leïla, Nadir e Zurga sarà interpretato da Hasmik Torosyan,
Yaroslav Abaimov e Fabio Maria Capitanucci. La musica sensuale e intensa di Bizet sarà valorizzata
da un nuovo allestimento pensato da Julien Lubek e Cécile Roussat, coppia di artisti francesi che
aveva già affascinato, nel 2015, il pubblico del Regio con un meraviglioso Didone ed Enea. Alla guidadell’Orchestra e del Coro, il giovane statunitense Ryan McAdams, stella emergente della direzione. L’opera di Bizet sarà in scena dal 3 al 20 ottobre.

Dal 15 al 29 ottobre andrà in scena uno dei titoli più amati della storia dell’opera italiana, Tosca
di Giacomo Puccini, nel sontuoso allestimento firmato da Mario Pontiggia, con scene e costumi di
Francesco Zito, che ha raccolto ampi consensi al Maggio Musicale Fiorentino e al Teatro Massimo di
Palermo. Il ruolo principale sarà affidato ad Anna Pirozzi, protagonista del trionfale Macbeth che ha
vinto il Premio della critica nella nostra tournée a Edimburgo del 2017. Mario Cavaradossi sarà
interpretato da un vero fuoriclasse: Marcelo Álvarez; Scarpia sarà Roberto Frontali, artista di grande
charme. Alla guida dell’Orchestra e del Coro del Teatro Regio Daniel Oren, direttore apprezzatissimo
del repertorio pucciniano e verista.

Segue un mese interamente dedicato alla danza, con La bisbetica domata su musiche di Dmitrij
Šostakovič e Fuego su musica di Manuel de Falla eseguite dall’Orchestra del Regio.
Il primo appuntamento è con la grande danza classica: dal 6 al 10 novembre i danzatori de Les
Ballets de Monte-Carlo tornano al Regio dopo quasi 10 anni presentando La bisbetica domata con la
coreografia di Jean-Christophe Maillot. Lavoro inedito per il palcoscenico torinese, ma
celebratissimo sulla scena mondiale; ideato nel 2014 per il Bol’šoj di Mosca, ha vinto nel 2015 il
Golden Mask come miglior balletto. Maillot gioca a mettere in scena, più che la commedia di
Shakespeare, il carattere stesso dei personaggi, puntando tutto sulla straordinaria efficacia espressiva
dei movimenti, contemporanei nella resa ma sorretti da un’impeccabile tecnica classica, esaltata dalla
musica di Šostakovič. L’Orchestra del Teatro Regio è diretta da Igor Dronov.

Dal 14 al 17 novembre è la volta del flamenco con Fuego su musica di Manuel de Falla portato
in scena dalla Compañía Antonio Gades, un vero e proprio mito della danza andalusa, diretta da
Stella Arauzo. La coreografia, una rilettura de El amor brujo di De Falla, presentata per la prima volta
nel 1989, nasce come omaggio al motto di Gades: “evolvere tornando alla tradizione”; il movimento
prende forza dai suoni e dalla terra dell’Andalusia, spogliandosi di tutti i formalismi del balletto per
esprimersi appieno nella vitalità incontenibile, tormentata e passionale del flamenco. Il soggetto, la
coreografia e la regia sono di due mostri sacri della cultura spagnola come Antonio Gades e Carlos
Saura, autore tra l’altro di due mitici film sulla danza come Nozze di sangue e Carmen Story.

Dal 10 al 20 dicembre le atmosfere andaluse ritornano nelle note di Georges Bizet, con il suo
capolavoro assoluto Carmen. La regia di Stephen Medcalf – creata per il Teatro Lirico di Cagliari – è
valsa al suo autore il premio Abbiati nel 2006. Le scene e i costumi di Jamie Vartan trasportano il
dramma al tempo della guerra civile spagnola, con rara efficacia realista. Varduhi Abrahamyan,
mezzosoprano franco-armeno, molto apprezzata per la sua vocalità piena e corposa, sarà Carmen; il
tenore torinese Andrea Carè, vocalità di splendido colore e capacità attoriali straordinarie, sarà Don
José; Micaëla sarà Salome Jicia che, dal suo debutto al Rossini Opera Festival nel 2016, ha
conquistato il pubblico dei melomani italiani; debutta nel ruolo di Escamillo Lucas Meachem,
vincitore nel 2016 del premio Emerging Star of the Year dell’Opera di San Francisco. Il direttore sarà
Giacomo Sagripanti, vincitore degli International Opera Awards 2016 quale giovane direttore
emergente.

Come da tradizione, l’anno termina all’insegna della bellezza con gli assoli e i pas de deux più
celebri della storia della danza nel Gala Roberto Bolle and Friends. L’étoile Roberto Bolle è ormai di
casa al Regio per questo imperdibile appuntamento di fine anno che dal 29 al 31 dicembre riunisce i
migliori danzatori del mondo in un’antologia del balletto.

A gennaio un altro amatissimo titolo, Il flauto magico (Die Zauberflöte) di Wolfgang Amadeus
Mozart, in scena dal 15 al 24 gennaio. Ultimo lavoro teatrale del genio musicale per antonomasia,
composto due mesi prima della sua morte, impossibile da etichettare all’interno di un genere, uno
stile e un registro univoci: fiaba, opera massonica, storia d’amore e di potere. Il Singspiel di Emanuel
Schikaneder è una perfetta commistione di sublime e comico e non manca di affascinare,
commuovere e divertire il pubblico a ogni rappresentazione. Lo spettacolo, raffinato ed essenziale,
firmato dal grandissimo Pier Luigi Pizzi, gioca proprio sul contrasto tra simbolismo massonico e
spontaneità del mondo naturale. In prima linea, a rappresentare questa innocenza, l’amatissimo
personaggio di Papageno che, per la gioia del pubblico torinese, ancora una volta sarà interpretato da
Markus Werba, teatralmente e musicalmente perfetto nel ruolo. Nel cast il soprano australiano
Kiandra Howarth, il giovane tenore Giovanni Sala ed Eleonora Bellocci nel ruolo della Regina della
Notte, tutti al debutto al Regio. Sul podio dell’Orchestra e Coro del Regio torna il maestro Diego
Fasolis, uno dei protagonisti del grande successo dell’Agnese nel marzo scorso.

Dal 21 al 28 gennaio il palcoscenico del Teatro Regio ospita una prima assoluta per l’Italia,
Violanta di Erich Wolfgang Korngold. Il compositore austriaco, un enfant prodige icasticamente
definito da Mahler “un genio musicale”, visse in un periodo artistico e storico cruciale, quello dei
primi Novecento e dello scontro fra musica tardoromantica e d’avanguardia. Korngold, per sfuggire
al nazismo, si rifugiò negli Stati Uniti dove seppe reinventarsi, con una nuova, fortunatissima
carriera a Hollywood per diventare pioniere della musica da film. Violanta, dramma in un atto di
ambientazione rinascimentale, composto da un Korngold appena diciassettenne, andò per la prima
volta in scena nel 1916 con la direzione di Bruno Walter. Per la prima rappresentazione italiana
dell’opera, andrà in scena un nuovo allestimento firmato da Pier Luigi Pizzi. Sul podio torna
Pinchas Steinberg, uno dei direttori d’orchestra più stimati e apprezzati al mondo.

A febbraio, dal 12 al 22, va in scena un caposaldo dell’opera italiana, che gli spettatori del Regio
non vedevano da più di vent’anni: il primo capolavoro di Giuseppe Verdi, Nabucco, in un nuovo
allestimento del Teatro Regio in coproduzione con il Teatro Massimo di Palermo; Andrea Cigni
firma la regia. Opera risorgimentale per eccellenza, dove il vero protagonista è il popolo di Israele,
oppresso ma fermo nella sua perseveranza, cui sono affidate pagine corali entrate per sempre nel
cuore del pubblico fin dal 1842. Grande protagonista sarà Leo Nucci, interprete verdiano per
eccellenza, cui si alternerà il baritono Giovanni Meoni. Le altre parti solistiche saranno sostenute da
Saioa Hernández, Riccardo Zanellato ed Enkelejda Shkosa. A dirigere l’Orchestra e il Coro sarà la
bacchetta esperta e carismatica di Donato Renzetti.

Dopo Verdi, prosegue il filone dell’opera italiana con il secondo titolo pucciniano in cartellone,
La bohème, dall’11 al 22 marzo. Sul podio torna Daniel Oren, nel suo secondo impegno della
Stagione. L’opera più amata di Giacomo Puccini, che proprio al Regio debuttò l’1 febbraio del 1896 e
sancì l’immortale successo suo e del suo autore, sarà interpretata da un cast di voci fresche,
adattissime al ruolo, come Dinara Alieva, soprano azero che debutta al Regio, Fabio Sartori, Hasmik
Torosyan e Massimo Cavalletti; sul palcoscenico vedremo il nuovo allestimento che unisce la regia,
firmata da Paolo Gavazzeni e Piero Maranghi, a scene e costumi ripresi dai bozzetti e dai figurini
originali di Adolf Hohenstein, disegnati per la prima assoluta torinese del 1896.

Dall’8 al 19 aprile “torniamo” in Francia con La dannazione di Faust (La Damnation de Faust) di
Hector Berlioz. L’autore la concepì originariamente come una légende dramatique, non destinata
quindi alla scena, ma da eseguirsi in forma di concerto; però la potente carica simbolica e teatrale
della composizione, ispirata al dramma di Goethe, ne fece scaturire – già dalla fine dell’Ottocento – la rappresentazione in forma scenica. L’allestimento è una nuova coproduzione del Teatro Regio con il Teatro dell’Opera di Roma e il Palau de les Arts Reina Sofía di Valencia, pensato nel 150° anno dalla morte del compositore, con la regia di Damiano Michieletto, le scene di Paolo Fantin e i costumi di Carla Teti. 
Alla guida dell’Orchestra e del Coro Roland Böer, Direttore artistico e musicale del
Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano, che continua a rafforzare il suo legame artistico
con il pubblico torinese. Faust è interpretato da John Osborn, vincitore nel 2017 del premio Abbiati
come miglior tenore; Mefistofele e Margherita saranno rispettivamente i carismatici Alex Esposito e
Veronica Simeoni.

A questo “oratorio profano” segue la monumentale Passione secondo Matteo (Matthäus-Passion),
in scena dal 10 al 18 aprile, la più teatrale tra le composizioni sacre di Johann Sebastian Bach, dove
la narrazione evangelica diventa il motore dell’azione drammatica protagonista dei recitativi che
legano arie e corali. Composta nel 1727 come musica liturgica, e “riscoperta” grazie a Mendelssohn
che ne diresse degli estratti a Berlino nel 1829, viene presentata in un nuovo allestimento con la regia
di Andrea Bernard e le scene di Paolo Fantin. L’Orchestra e il Coro del Teatro Regio saranno guidati
da Alessandro De Marchi, figura di riferimento per il repertorio barocco nel panorama musicale
internazionale. Nel ruolo dell’Evangelista canterà Ian Bostridge, tra i più raffinati interpreti della
scena operistica e liederistica. Tra gli altri protagonisti: Roberta Mameli, Kathrin Wundsam, Carlo
Allemano, Luca Tittoto e Nicola Ulivieri.

A maggio, dall’8 al 24, va in scena il Don Pasquale di Gaetano Donizetti. L’opera buffa viene
presentata nello storico e apprezzatissimo allestimento del Regio firmato Eugenio Guglielminetti e
Ugo Gregoretti. Una Roma ottocentesca riprodotta con suggestioni da litografia fa da sfondo alla
vivacissima commedia degli equivoci, in cui i capricci della bella Norina porteranno Don Pasquale
alla disperazione. In palcoscenico avremo un cast di primo piano, con Paolo Bordogna, Maria Grazia
Schiavo, Antonino Siragusa e Roberto de Candia. Dirige l’Orchestra e il Coro Francesco Ivan
Ciampa, bacchetta emergente formatasi sotto la guida di Carlo Maria Giulini e Bruno Aprea.

Dal 16 al 20 maggio debutta Il mago di Oz di Pierangelo Valtinoni, versione operistica delle
celebri avventure di Dorothy e dei suoi compagni di viaggio: lo Spaventapasseri, l’Uomo di Latta e il
Leone Codardo. Dopo il successo di Pinocchio, un altro titolo firmato dal musicista Pierangelo
Valtinoni e dal librettista Paolo Madron; in scena un nuovo allestimento con regia di Luca
Valentino e gli stupendi pupazzi di Claudio Cinelli. Così come il film con Judy Garland ha
appassionato e unito numerose generazioni di tutto il mondo, anche questa suggestiva fiaba musicale
coinvolgerà sia il pubblico adulto e delle famiglie, cui sono dedicate tre recite, sia i ragazzi delle
scuole, che potranno assistere a due recite. Nata nel 2016 all’Opera di Zurigo, da cui fu
commissionata, sarà proposta al Regio in forma interattiva, formula capace di conquistare la platea di
piccoli e grandi spettatori, mentre protagonisti saranno giovani solisti selezionati per l’occasione e il
Coro di voci bianche del Regio e del Conservatorio “G. Verdi”. Sul podio dell’Orchestra e Coro del
Regio, il maestro Giulio Laguzzi.

Dal 9 al 21 giugno un altro titolo verdiano, Simon Boccanegra, che annovera un cast d’eccezione:
Carlos Álvarez, Rebeka Lokar, Michele Pertusi, Roberto Aronica e Roberto de Candia. Pier
Giorgio Morandi, affermato direttore che debutta al Regio, guida l’Orchestra e il Coro. Voci e
bacchetta di primissimo rango per una delle più complesse opere di Giuseppe Verdi, dalle tinte
scure ed evocative, in cui manca il classico triangolo amoroso a favore di un dramma tutto maschile,
dove amore paterno, devozione per la patria e responsabilità civile si scontrano sullo sfondo del
pittorico e raffinato allestimento di Sylvano Bussotti, presentato con successo anche nella tournée a
Hong Kong del 2016.

In cartellone dal 13 al 20 giugno un’altra opera buffa tra le più amate dal pubblico, Il barbiere di
Siviglia di Gioachino Rossini. Un successo che continua ininterrotto dal 1816, qui valorizzato da
uno dei più apprezzati, storici allestimenti “made in Regio”, con la regia di Vittorio Borrelli, le scene
di Claudia Boasso e i costumi di Luisa Spinatelli. In palcoscenico un cast di giovani talenti: René
Barbera, Chiara Amarù, Simone Del Savio e Marko Mimica. Sul podio dell’Orchestra e del Coro
Matteo Beltrami.

Chiude questa ricchissima Stagione l’ormai tradizionale appuntamento con il musical: dal 30
giugno al 5 luglio andrà in scena My Fair Lady di Alan Jay Lerner e Frederick Loewe, per la prima
volta al Regio. Il musical, ispirato al Pigmalione di George Bernard Shaw, divenne nel 1956 uno dei
più longevi successi, portato alla ribalta da Julie Andrews e Rex Harrison con ben 2.717 repliche a
New York, 2.281 a Londra e la conquista di sei Tony Awards. Fu per sempre immortalato nella
memoria collettiva grazie al film con Audrey Hepburn del 1964. Lo spettacolo è firmato da Paul
Curran, le scene sono di Gary McCann, i costumi di Giusi Giustino e la coreografia di Kyle Lang. A
guidare Orchestra e Coro del Regio il maestro Timothy Brock.
Grande impegno per le compagini del Regio: l’Orchestra del Teatro Regio prende parte a 16
spettacoli. Il Coro del Teatro Regio diretto da Andrea Secchi partecipa a tutte le 14 produzioni
operistiche. Il Coro di voci bianche del Teatro Regio e del Conservatorio “G. Verdi”, preparato da
Claudio Fenoglio, sarà in palcoscenico per ben 7 spettacoli. I Laboratori di Scenografia del Teatro
Regio realizzeranno 5 nuovi allestimenti.


La Stagione 2019-2020 presenta due importanti novità: un nuovo sito, pensato e sviluppato per
rendere più facilmente accessibili i contenuti offerti al pubblico. All’aggiornamento tecnologico, che
consente una migliore fruizione da tutti i dispositivi, si uniscono una comunicazione e un linguaggio
più immediati e diretti. L’attualità trova maggiore risalto e si armonizza alla ricca programmazione
del Teatro, che va dalla Stagione d’Opera e Balletto a tutte le proposte per i giovani e le
manifestazioni extra. Trovano ampio respiro tutti i servizi e le proposte dedicate alle persone e alle
aziende. Inoltre, il Teatro Regio ha scelto una nuova modalità di comunicare gli spettacoli della
Stagione, sviluppando un racconto per immagini. Un approccio diretto, un dialogo di sguardi a
partire dall’immagine guida che ci accompagnerà per tutta la Stagione, frutto del lavoro di Sara
Rambaldi. Artista milanese, ha studiato Lettere Moderne alla Statale di Milano e ha frequentato
l’Accademia di Brera. Lavora come illustratrice e grafica e collabora con Mondadori e Rcs.

La seconda grande novità riguarda la biglietteria on line: da quest’anno, l’acquisto sul sito del
Teatro di biglietti e abbonamenti, compresi i rinnovi, non avrà più costi aggiuntivi. Un notevole
risparmio, nonché la comodità di ottenere con un rapido clic il posto a Teatro. Abbonarsi al Teatro Regio conviene sempre di più: a seconda dell’abbonamento scelto, si possono ottenere sconti che vanno fino al 24%, con picchi del 46% per l’abbonamento Giovani Under 30 e del 65% per
l’abbonamento al Turno A Under 30. Il Teatro Regio utilizza la app Satispay: biglietti e abbonamenti
possono quindi essere acquistati direttamente dal proprio smartphone. Tutti gli abbonati riceveranno
in omaggio la Regio Card, una tessera che permette di usufruire di servizi, agevolazioni e
convenzioni e che sostituisce il tradizionale Carnet.
Gli Abbonamenti Ordinari si possono rinnovare già a partire da martedì 25 giugno e fino a
sabato 20 luglio, mentre i nuovi abbonamenti si possono acquistare in Biglietteria da martedì 27
agosto e on line sul sito del Regio da sabato 27 luglio. I rinnovi degli Abbonamenti Speciali sono
possibili da martedì 25 giugno e fino a venerdì 6 settembre.
Da sabato 29 giugno sono in vendita i biglietti per tutte le recite de I pescatori di perle, Tosca e
Roberto Bolle and Friends e per le seguenti recite: La bisbetica domata (8 novembre ore 14.30 e 9
novembre ore 20), Carmen (13, 17, 19 e 20 dicembre) e Il flauto magico (17, 22 e 24 gennaio).
Il Teatro Regio è diventato partner del progetto Torino City Lab, un percorso della Città volto a
ridisegnare strategicamente il supporto allo sviluppo locale tramite le nuove tecnologie. Il Regio
diventerà un Tech Hub, ovvero un campo di sperimentazione focalizzato sul Live Entertainment, un
laboratorio aperto all’innovazione di frontiera. Il Teatro accoglierà dunque un corollario di proposte
tecnologiche che investiranno tre livelli: multimediale, di accessibilità e artistico, con l’obiettivo di
proporre un’offerta ampia, diffusa e inclusiva.
Diciassette titoli da ottobre a luglio, un grande impegno tecnico e produttivo grazie al quale, per
ben 5 periodi nella Stagione, due spettacoli si alterneranno sul palcoscenico. Un’importante offerta
culturale riconosciuta dal sostegno della Città di Torino, dal fondamentale apporto dei Soci della
Fondazione, oggi più che mai presenti, dall’appoggio degli Amici del Regio e dal contributo delle
numerose Imprese che credono nel Teatro Regio.
Per ulteriori informazioni: www.teatroregio.torino.it.

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