mercoledì 5 giugno 2019

Salvini, il temibile cazzaro nero che dice di non volere posti per sè e per i suoi fedelissimi, ma di badare solo agli interessi degli italiani. L'assunzione in Rai di Poletti, suo biografo e ex direttore di Radio Padania, come la chiama?

Nuovo caso in Rai. Al centro delle polemiche è finito Roberto Poletti, ex direttore di Radio Padania, biografo del vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini, che sarebbe stato assunto per la conduzione di UnoMattina, il programma di informazione di Rai1. La denuncia è arrivata via Facebook dal deputato Michele Anzaldi (Pd), segretario della Vigilanza Rai: «Nel silenzio del presidente della Camera Fico, del vicepresidente della commissione di Vigilanza Primo Di Nicola, dei senatori M5s Alberto Airola e Gianluigi Paragone, la Rai avrebbe proceduto ad assumere Roberto Poletti per consegnargli UnoMattina, trasformata in UnoSalvini a spese di tutti i contribuenti». 
«Un’assunzione che rientra — prosegue Anzaldi — in una imbarazzante infornata di esterni, tra autori e conduttori, che vengono assunti per condurre e gestire le principali trasmissioni estive di Rai1. Come fa la Corte dei Conti, che ha un proprio rappresentante che partecipa alle riunioni del Cda Rai, a non intervenire? Come fa la magistratura contabile a non dire nulla? Non c’è soltanto la vergogna di occupare l’informazione del servizio pubblico con giornalisti palesemente di parte, ma l’evidente danno erariale di ricorrere a costosi contratti esterni quando la Rai può contare su 1.700 giornalisti dipendenti, oltre ai collaboratori».

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