mercoledì 5 giugno 2019

Clive Britton insegnerà per la Scuola di Fiesole ad Arezzo. Allora quello che scrissero di lui i giornali veneti nel 2015 ( qui sotto riprodotto) è acqua passata e cosa di poco conto?


 Comunicato della Scuola di Fiesole
L’offerta formativa della Casa della Musica di Arezzo si arricchisce della presenza del pianista Clive Britton, che vi terrà dal prossimo anno accademico il corso di Triennio di pianoforte. Formatosi sotto la guida di Claudio Arrau, Britton è regolarmente ospite delle principali istituzioni concertistiche europee e statunitensi e tiene recital e seminari presso università ed istituzioni culturali internazionali.
È direttore artistico di Camerata Asolo, e dal 2016 di Brera/Musica presso la Pinacoteca di Brera, Milano.

Le iscrizioni online saranno attive dal 1° giugno al 1° settembre

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PADOVA . Sarebbero cinque le cause principali della rescissione del contratto del direttore artistico Clive Britton, secondo il vicepresidente dell’Orchestra di Padova e del Veneto Vittorio Trolese. «Anzi, in totale, ne ho contate 34; ma quanto alle maggiori, sono: incapacità di programmare la stagione 2015-2016; mancato rispetto degli impegni con i musicisti e assenza di sponsor che avrebbero dovuto coprire un cartellone ambizioso e il cui costo supera del 300% quello medio delle passate kermesse ( 600.000 e u r o  c o n t r o 200.000); rapporti non buoni con i musicisti; riscontri negativi sul suo passato professionale; infine, un comportamento inspiegabile, che ha determinato la perdita di contatto con importanti società di concerti e festival». In sintesi, Trolese non fa sconti a Britton, la cui nomina di un anno fa sarebbe stata suggerita da «alcuni, pochi musicisti, gli stessi che di recente hanno seminato zizzania» e valutata «in base a un curriculum che però non corrispondeva a realtà».
Tutto ciò mercoledì mattina di fronte alla stampa un po’ sbigottita: si tratterebbe di chiarimenti (è una versione di parte) che potevano essere resi prima. Dalla data del recesso, fine maggio, ad oggi, la vicenda ha riempito le pagine dei giornali. Il sindaco Massimo Bitonci, presidente dell’ente, ha chiesto a Trolese le carte, per capire cosa sia successo. E ha messo in dubbio alcuni «doppi incarichi » relativi a docenti di conservatorio (e quindi dipendenti pubblici) al contempo impegnati in Opv in quanto professionisti. Trolese ieri, ha illustrato alcuni aspetti: «Figure del genere, dal 30 giugno non ce ne sono più. Ora sono collaboratori a chiamata. E poi siamo a disposizione di chiunque voglia verificare la corretta gestione amministrativa e economica. Il primo cittadino avrà tutte le carte, anche quelle che riguardano il caso Britton. Va precisato che i bilanci 2013 e 2014 si sono chiusi in attivo: di 202 e di 4.902 euro. L’ente è sano. L’anno scorso abbiamo realizzato 129 tra concerti e recite d’opera; in totale, 9.941 gli spettatori».
Su Britton, Trolese ha usato la mano pesante: «Si pensi che il suo stipendio è pignorato, da parte di terzi e per motivi professionali ». Comunque sia, il «caso Britton » sarebbe diverso dalla vicenda relativa al direttore artistico Mario Brunello, il cui siluramento, nel 2003, costò all’ente 300mila euro, a seguito di azioni legali. «Nel contratto di Britton, l’articolo 8 prevede la facoltà di recesso». Bitonci, però, non desiste: «La scelta di Britton, è stata incoraggiata da Trolese (che però smentisce, ndr), e dai componenti dell’orchestra. Mi amareggia constatare che, ad un anno di distanza, le stesse persone che ne hanno richiesto o disposto la nomina, sostengano l’inadeguatezza di Britton, smentendo se stesse. Evidentemente sono ancora stati compiuti degli errori. In qualità di presidente mi riservo, una volta appurati i fatti, di prendere ogni decisione necessaria per risolvere finalmente le criticità ereditate da anni di gestione a dir poco superficiale, intervenendo in prima persona».
                                                                                            ( Corriere del Veneto, 6 agosto 2015)

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