È tempo per il cda Rai in agenda mercoledì 12 giugno (ore 10.30) di varare un nuovo concorso per i giornalisti. L’amministratore delegato, Fabrizio Salini, su richiesta del board – e del consiglio sindacale – ha verificato le reali carenze d’organico, a partire dalle sedi regionali che sono quelle dove si registrano le maggiori sofferenze. Inoltre ha valutato gli esodi che ci saranno da qui al 2023 e le reali necessità d’implementazione dell’organico. A quanto apprende loSpecialista.tv, alla Rai da qui ai prossimi anni serviranno 93 giornalisti. Per questo la Tv di Stato – con il via libera del cda – procederà col “concorsone” su base regionale, indicando i posti vacanti nelle singole sedi.
Per quanto riguarda gli studenti della scuola di giornalismo Perugia, circa 70 diplomati negli ultimi tre bienni in attesa di collocazione, sembra (ma è meglio aspettare domani per la certezza) che non saranno assimilati e che non avranno neanche una corsia preferenziale a questo concorso. I pareri legali sulla materia avrebbero infatti sconsigliato passi falsi… Brutte notizie, infine, anche per i cosiddetti “idonei” del precedente concorso del 2014. Anche loro sembra che non verranno presi in considerazione dall’azienda.
Un accenno lo meritano anche i cosiddetti lavoratori atipici della Rai. Hanno la qualifica di programmista regista, specialista web, tecnico di produzione, assistente alla regia, operatore di ripresa, montatore, consulente musicale e così via… Tutti contratti di lavoro autonomo (partite Iva) che – qualora volessero – potranno provare a trasformare in un lavoro a tempo indeterminato. In Rai si racconta di una selezione interna da avviare entro l’estate 2019 con il controllo delle candidature ricevute. Tra settembre ed ottobre è previsto l’avvio delle prove selettive con l’obiettivo di chiudere la partita entro il 2019.
Ps: nel cda di mercoledì 12 giugno all’ordine del giorno anche l’audizione del direttore della radiofonia, Roberto Sergio; una prima illustrazione dei palinsesti autunnali (occhi puntati su Rai1) e la firma di alcuni contratti.
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